Cos’è l’allergia alle arachidi
L’allergia alle arachidi è una delle allergie alimentari più comuni, con sintomi che variano da lievi a gravi, inclusa l’anafilassi, una reazione potenzialmente letale. Riconoscere i segnali di un’allergia alle arachidi, nocciole o altra frutta secca è fondamentale per proteggere la propria salute.
Questa guida completa vi fornirà informazioni dettagliate su sintomi, diagnosi e gestione dell’allergia alle arachidi, includendo anche accenni all’allergia alla frutta secca e alle nocciole.
Cosa sapere sull’allergia alle arachidi
L’allergia alle arachidi si manifesta quando il sistema immunitario reagisce in modo anomalo alle proteine delle arachidi, identificandole erroneamente come pericolose.
In caso di esposizione, anche minima, il sistema immunitario rilascia istamina e altre sostanze chimiche, scatenando i sintomi dell’allergia.
Sintomi dell’allergia alle arachidi
I sintomi dell’allergia alle arachidi possono manifestarsi entro pochi minuti oppure ore dall’ingestione e variano in intensità.
- Sintomi cutanei: prurito e orticaria, rossore, gonfiore di viso, labbra, lingua o gola.
- Sintomi respiratori: naso che cola, starnuti, respiro sibilante, difficoltà respiratorie, senso di costrizione alla gola.
- Sintomi gastrointestinali: nausea, vomito, diarrea, crampi addominali.
- Sintomi cardiovascolari: calo della pressione sanguigna, vertigini, svenimento.
- Anafilassi: reazione allergica grave e potenzialmente fatale.
Test per l’allergia alle arachidi e nocciole
Esistono diversi esami per diagnosticare un’allergia alle arachidi e alle nocciole.
- Prick test: applicazione sulla pelle di una piccola quantità di estratto allergenico per valutare la reazione cutanea.
- RAST test (esami del sangue): misurazione degli anticorpi IgE specifici per le arachidi e altri allergeni nel sangue.
- Test di provocazione orale: somministrazione di piccole quantità di arachidi sotto stretto controllo medico per valutare la reazione.

Il Prick test permette di individuare l’allergia alle arachidi valutando i sintomi cutanei e facilitando una diagnosi precisa e tempestiva da parte dello specialista.
Consigli per gestire l’allergia alle arachidi
Ecco alcuni consigli utili per gestire l’allergia alle arachidi.
- Leggere le etichette: verificare la presenza di arachidi, nocciole e frutta secca in alimenti trasformati, salse, condimenti e dolci.
- Informare l’ambiente circostante: familiari, amici e colleghi devono essere a conoscenza dell’allergia e delle procedure di emergenza.
- Portare l’autoiniettore di adrenalina: essenziale in caso di anafilassi.
- Evitare la contaminazione incrociata: utilizzare utensili e superfici pulite e prive di tracce di allergeni.
- Attenzione nei ristoranti: informare il personale dell’allergia e assicurarsi che il cibo sia preparato senza contaminazioni.
Prevenzione dell’allergia alle arachidi e intolleranza alla frutta secca
L’introduzione precoce di alimenti contenenti arachidi nella dieta dei bambini, a partire dai 4-6 mesi, potrebbe ridurre il rischio di sviluppare l’allergia alle arachidi. Consultate il pediatra prima di introdurre le arachidi, soprattutto in presenza di familiarità per allergie alimentari.
Non esiste una prevenzione garantita per l’allergia alle arachidi o l’intolleranza alla frutta secca, ma l’introduzione precoce, sotto controllo medico, può essere una strategia utile.
Vi ricordiamo che questo articolo ha solo scopo informativo e non sostituisce un consulto specialistico.

Il pediatra guida i genitori nel processo di introdurre la frutta secca ai neonati, minimizzando il rischio di sviluppare allergia e favorendo una crescita sana.
Fonti
Food Allergy Research & Education (FARE)
National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID)
World Allergy Organization (WAO)
Glossario informativo
Allergia: reazione anomala del sistema immunitario a sostanze normalmente innocue.
Anafilassi: reazione allergica grave e potenzialmente fatale che coinvolge più sistemi dell’organismo.
Anticorpi IgE: immunoglobuline E, anticorpi coinvolti nelle reazioni allergiche.
Allergologo: medico specializzato nella diagnosi e nel trattamento delle allergie.
Istamina: sostanza chimica rilasciata dal corpo durante una reazione allergica.
Orticaria: eruzione cutanea pruriginosa causata da una reazione allergica.
Prick test: test cutaneo per diagnosticare allergie.
RAST (RadioAllergoSorbent Test): esame del sangue che misura gli anticorpi IgE specifici per determinati allergeni.
Test di provocazione orale: procedura diagnostica in cui si somministra l’allergene sospetto sotto controllo medico.
Contaminazione incrociata: trasferimento involontario di un allergene da un alimento a un altro.
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