donna matura tocca il collo dolorante con entrambe le mani

Ipertiroidismo: cause, sintomi e trattamento


L’ipertiroidismo è una condizione caratterizzata da un’eccessiva produzione di ormoni tiroidei, da cui dipende un’accelerazione del metabolismo. I sintomi principali includono perdita di peso, tachicardia, nervosismo, tremori e intolleranza al caldo. Le cause più comuni comprendono il morbo di Basedow-Graves, la presenza di noduli tiroidei singoli o multipli, tiroiditi e interazioni farmacologiche. La terapia può prevedere l’assunzione di farmaci antitiroidei, iodio radioattivo e, in alcuni casi, intervento chirurgico. Una diagnosi precoce è fondamentale per evitare complicanze cardiovascolari e ossee.

L’ipertiroidismo rappresenta una delle disfunzioni più diffuse a carico della tiroide, una ghiandola situata alla base del collo, che svolge un ruolo di primaria importanza nella regolazione del metabolismo e in numerose altre funzioni dell’organismo. In questo articolo ne approfondiamo le cause e i sintomi, per poi analizzarne le possibilità di trattamento.

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Che cos’è l’ipertiroidismo?

L’ipertiroidismo è una patologia che si caratterizza per un’eccessiva produzione, da parte della ghiandola tiroidea, degli ormoni tiroidei (triiodotironina T3 e tiroxina T4) coinvolti nella regolazione del metabolismo energetico.

L’iperattività della tiroide accelera molte funzioni dell’organismo, provocando un aumento del metabolismo. Questo significa che il corpo “brucia” energia più rapidamente del normale. 

L’ipertiroidismo colpisce maggiormente le donne rispetto agli uomini, con un rapporto di circa 10:1, e può manifestarsi a qualsiasi età, sebbene sia più frequente tra i 20 e i 40 anni. Si distingue dall’ipotiroidismo, condizione opposta in cui la tiroide produce insufficienti quantità di ormoni, con un conseguente rallentamento del metabolismo.

Quali sono le cause?

L’ipertiroidismo può essere indotto da diversi fattori. 

  • Morbo di Basedow-Graves: si tratta di malattia autoimmune in cui il sistema immunitario produce anticorpi che sovrastimolano la tiroide spingendola a produrre quantità eccessive di ormoni tiroidei.
  • Adenoma tiroideo tossico o gozzo tossico multinodulare: talvolta uno (adenoma tossico) o più noduli della tiroide (gozzo tossico) iniziano a produrre ormoni in modo autonomo, senza rispondere al controllo dell’ipofisi. Questa condizione è più frequente negli anziani e nelle persone che vivono in aree caratterizzate da una carenza di iodio.
  • Tiroidite: l’infiammazione della tiroide (causata da infezioni virali, come nella tiroidite subacuta di De Quervain, o da forme autoimmuni, come la tiroidite post-partum e, meno frequentemente, la tiroidite di Hashimoto), può causare un rilascio transitorio di ormoni tiroidei accumulati nella ghiandola, determinando un ipertiroidismo temporaneo. Questa condizione è di solito seguita da una fase di ipotiroidismo, per poi risolversi spontaneamente nel giro di settimane o mesi.
  • Assunzione di farmaci e di iodio: l’iperattività della tiroide può essere correlata all’utilizzo di farmaci ad alto contenuto di iodio (come l’amiodarone, usato per trattare aritmie cardiache) o a un eccessivo apporto di iodio attraverso integratori o mezzi di contrasto radiologici.
  • Ipofisi iperattiva: in casi rari, può essere responsabile di un’eccessiva produzione di TSH, stimolando così la tiroide a secernere gli ormoni T3 e T4.

Quali sono i sintomi dell’ipertiroidismo?

I sintomi dell’ipertiroidismo possono essere più o meno intensi, e manifestarsi in modo graduale o improvviso. I segni più comuni includono:

  • perdita di peso non motivata da altre cause
  • intolleranza al caldo ed eccessiva sudorazione
  • sintomi cardiovascolari: tachicardia, palpitazioni e, nei casi più gravi, fibrillazione atriale
  • sintomi neuropsicologici: tremori, nervosismo, irritabilità, ansia, difficoltà di concentrazione, insonnia 
  • disturbi gastrointestinali: aumento della frequenza delle evacuazioni o diarrea dovuti al transito intestinale accelerato
  • modificazioni della pelle: pelle calda, umida e arrossata; capelli più sottili e fragili, più soggetti alla caduta
  • ciclo mestruale irregolare
  • affaticamento muscolare.

Quando l’ipertiroidismo è provocato dal morbo di Basedow-Graves, possono insorgere segni oculari distintivi come la sporgenza dei globi oculari (esoftalmo), retrazione palpebrale e visione doppia (diplopia).

Negli anziani l’ipertiroidismo compare a volte in modo atipico (si parla in questi casi di ipertiroidismo apatico), con sintomi atipici come depressione, confusione e debolezza.

donna con malessere tocca la fronte e il petto

Tra i sintomi dell’ipertiroidismo possono esserci tachicardia, affaticamento e irritabilità.

Come si cura?

Il trattamento dell’ipertiroidismo è calibrato in base alla causa sottostante e alla gravità dei sintomi, oltre che all’età e alle condizioni di salute del paziente. Gli approcci terapeutici che possono essere utilizzati, singolarmente o in combinazione, comprendono:

  • farmaci antitiroidei: agiscono bloccando la sintesi degli ormoni tiroidei e richiedono controlli periodici della funzionalità tiroidea e dell’emocromo per monitorare eventuali effetti collaterali
  • beta-bloccanti: vengono impiegati per controllare i sintomi cardiovascolari come tachicardia, palpitazioni e tremori specialmente nelle fasi iniziali, in attesa che i farmaci antitiroidei agiscano
  • iodio radioattivo (terapia radiometabolica): questo trattamento consiste nella somministrazione orale di iodio-131, che viene captato dalla tiroide e utilizzato per distruggere le cellule iperattive. È una soluzione definitiva, efficace e sicura, particolarmente indicata negli adulti e negli anziani. L’effetto può richiedere settimane o mesi e nella maggior parte dei casi porta a ipotiroidismo permanente, che richiederà terapia sostitutiva con levotiroxina per tutta la vita. È controindicata in gravidanza e allattamento.
  • intervento di asportazione della tiroide (tiroidectomia): il ricorso alla chirurgia è riservato a casi specifici: gozzo di grandi dimensioni che causa compressione, sospetto di neoplasia, inefficacia di altre terapie, oftalmopatia grave nel morbo di Basedow. Anche la chirurgia porta solitamente a ipotiroidismo permanente che rende necessaria una terapia ormonale sostitutiva.

Nei pazienti con morbo di Basedow e oftalmopatia, possono essere necessari trattamenti mirati come corticosteroidi, radioterapia orbitaria o chirurgia decompressiva nei casi più severi.

 

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Una delle opzioni di trattamento dell’ipertiroidismo prevede l’assunzione di farmaci antitiroidei.

Le domande più frequenti dei pazienti

Che differenza c’è con l’ipotiroidismo?

L’ipertiroidismo è dovuto a un eccesso di ormoni tiroidei e provoca un aumento del metabolismo, mentre l’ipotiroidismo è causato da una loro carenza e induce un rallentamento del metabolismo.

L’ipertiroidismo può guarire da solo?
In alcune forme temporanee, come la tiroidite subacuta, l’ipertiroidismo può regredire in modo spontaneo. Tuttavia, nella maggior parte dei casi si rende necessaria una terapia medica.

Quali esami servono per diagnosticare l’ipertiroidismo?
Gli esami del sangue (dosaggio di TSH, FT3 e FT4) sono fondamentali, spesso associati a ecografia tiroidea e scintigrafia per valutare la funzionalità della ghiandola.

L’ipertiroidismo è ereditario?

Esiste una predisposizione genetica, soprattutto per il morbo di Basedow-Graves che ha una componente familiare. Avere un parente con malattie autoimmuni della tiroide aumenta il rischio di sviluppare la condizione, ma non comporta che la malattia insorga necessariamente. 

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