In Italia nel 2024 si sono registrati circa 390.000 nuove diagnosi di tumore, un dato stabile rispetto agli anni precedenti. La mortalità oncologica è in calo, soprattutto tra i giovani adulti, grazie ai progressi nelle cure e alla diagnosi precoce. Anche la sopravvivenza a 5 anni aumenta, così come la prevalenza (persone che convivono con un tumore). Nelle donne il tumore più diagnosticato si conferma quello alla mammella, negli uomini quello alla prostata. Gli screening oncologici e i corretti stili di vita sono fondamentali per prevenire e intercettare la malattia nelle fasi iniziali.
Il cancro rappresenta ancora una delle principali sfide di salute pubblica nel nostro Paese. Eppure, se da un lato i dati più recenti mostrano una sostanziale stabilità dei nuovi casi, dall’altro emergono segnali incoraggianti, come la diminuzione della mortalità oncologica tra i giovani adulti e l’aumento della prevalenza di persone che convivono dopo una diagnosi di tumore. Trend che riflettono l’impatto positivo della prevenzione primaria e dei programmi di screening, essenziali per intercettare precocemente lesioni pretumorali e tumori in fase iniziale.
Gli ultimi aggiornamenti sul tema arrivano dal rapporto I numeri del cancro 2024, elaborato da AIOM, AIRTUM, Fondazione AIOM e dai sistemi di sorveglianza PASSI e PASSI d’Argento dell’Istituto Superiore di Sanità. Il documento aggiorna le stime sull’incidenza, la mortalità e la sopravvivenza, offrendo un quadro dettagliato dell’andamento dei tumori in Italia e dei progressi ottenuti grazie alla prevenzione, alla diagnosi precoce e alle terapie sempre più efficaci. Scopriamolo in dettaglio.
L’incidenza dei tumori in Italia: le stime 2024
I numeri del cancro in Italia è il rapporto annuale che raccoglie e analizza dati, statistiche e proiezioni sull’incidenza dei tumori nel nostro Paese. Secondo l’edizione 2024, si stimano non più di 390.000 nuove diagnosi di tumore (escludendo i carcinomi cutanei non melanomi): circa 214.000 negli uomini e 175.000 nelle donne. Numeri sostanzialmente stabili rispetto alle rilevazioni dell’anno precedente.
Escludendo i carcinomi non melanomi, nel 2024, i tumori più diagnosticati in assoluto sono stati quelli al:
- seno (circa 53.686 nuovi casi)
- colon-retto (circa 48.706 casi)
- polmone (circa 44.831 casi)
- prostata (circa 40.192 casi)
- vescica (circa 31.016 casi)
Tra le donne l’incidenza ha registrato le seguenti proporzioni:
- 30,3%: mammella (circa 53.065 casi)
- 12,1%: colon-retto (circa 21.233 casi)
- 7,4%: polmone (circa 12.940 casi)
- 4,9%: corpo dell’utero (circa 8.652 casi).
Negli uomini le percentuali sono così ripartite:
- 19%: prostata (circa 40.192 casi)
- 14,9%: polmone (circa 31.891 casi)
- 12,8%: colon-retto (circa 27.473 casi)
- 11,8%: vescica (25.227 casi).
Alcune neoplasie mostrano un trend in crescita, tra cui il melanoma cutaneo, con aumenti registrati in entrambi i sessi.
Incidenza, mortalità, sopravvivenza e prevalenza: di cosa si tratta?
Prima di riportare i dati più significativi che riguardano le diverse regioni italiane, è opportuno fare chiarezza su alcuni termini che si usano comunemente quando si parla di tumori.
- L’incidenza è il numero di nuovi casi di tumore (o di un’altra patologia) che si verificano in un periodo di tempo ben preciso su una popolazione di riferimento, che di solito è 100.000 abitanti.
- La mortalità si riferisce al numero di persone decedute per una determinata causa nel tempo preso in considerazione e all’interno di una popolazione di riferimento.
- La sopravvivenza è il dato che riguarda la durata della vita di un paziente dopo la diagnosi. In genere, per le neoplasie, si utilizza un lasso temporale di 5 anni.
- La prevalenza, nel caso dei tumori, è data dal numero di persone sulla popolazione complessiva che convivono con un cancro e non sono ancora guariti del tutto.

Mortalità, sopravvivenza e prevalenza in Italia
Negli ultimi anni la mortalità per tumore in Italia è in costante diminuzione, sia negli uomini sia nelle donne. Si tratta di un risultato significativo, attribuibile ai progressi della prevenzione, alla diagnosi precoce e all’efficacia crescente delle terapie. Nonostante ciò, il cancro rappresenta ancora la seconda causa di morte nel nostro Paese, preceduto soltanto dalle malattie cardiovascolari.
L’analisi delle tendenze a lungo periodo è particolarmente incoraggiante: tra il 2007 e il 2019 sono state evitate oltre 206.000 morti oncologiche negli uomini e più di 62.000 nelle donne rispetto a quanto atteso. Il miglioramento è evidente in tumori come polmone, prostata, stomaco, mammella e colon-retto, per i quali si registrano riduzioni consistenti della mortalità. Tra i giovani adulti (20-49 anni), il calo tra il 2006 e il 2021 è stato del 28% negli uomini e del 21,4% nelle donne.
Accanto alla mortalità, continua a crescere anche la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi. Secondo le stime più recenti, è pari al 59,4% negli uomini e al 65% nelle donne, valori in aumento rispetto alle precedenti rilevazioni. Per alcuni tumori molto comuni nella popolazione – come mammella, testicolo, prostata, melanoma e linfoma di Hodgkin – la sopravvivenza supera l’80-90%, avvicinandosi a quella delle persone che non hanno mai avuto una diagnosi oncologica. Restano invece più critiche le prognosi per i tumori del sistema nervoso centrale, del fegato, del polmone, dell’esofago, del mesotelioma e del pancreas, nei quali la sopravvivenza a 5 anni rimane bassa.
La prevalenza continua a crescere e rappresenta uno degli indicatori più positivi del progresso oncologico. In Italia oggi sono oltre 3,7 milioni le persone che hanno affrontato un tumore, pari a circa il 6,2% della popolazione (un abitante su 16). Di queste, circa 2 milioni sono donne e 1,6 milioni uomini, e una quota significativa ha ricevuto la diagnosi più di 10-15 anni fa.
Screening, stile di vita e prevenzione dei tumori
Il monitoraggio dei dati epidemiologici sui tumori in Italia permette di capire quanto le strategie messe in campo siano efficaci nel permettere di individuare precocemente la patologia tumorale, in modo tale da garantire una maggiore percentuale di successo per la cura e aumentare l’aspettativa di vita e il tasso di sopravvivenza.
Accanto alla diagnosi precoce, un ruolo determinante è svolto dalla prevenzione primaria, ovvero dall’adozione di stili di vita che riducono l’esposizione ai principali fattori di rischio. Fare attività fisica, praticare sport, curare l’alimentazione, smettere di fumare sono tutte buone abitudini che contribuiscono a migliorare la qualità di vita e a proteggere la salute nel lungo periodo.
Anche i controlli periodici rappresentano un tassello essenziale per monitorare il proprio stato di salute e intervenire tempestivamente in caso di sintomi o sospetti. Per sostenere le persone in questo percorso, UniSalute propone soluzioni assicurative dedicate alla prevenzione e alla diagnosi precoce oncologica, come le garanzie incluse nei piani Cure Oncologiche. Questi percorsi offrono accesso agevolato a visite specialistiche, esami diagnostici, trattamenti innovativi e supporto durante tutte le fasi della gestione della malattia, accompagnando gli assistiti in modo completo e personalizzato.
Scopri ora come le soluzioni UniSalute Per Te possono aiutarti a prenderti cura della tua salute

Le domande più frequenti dei pazienti
Quanti casi di tumore vengono diagnosticati ogni anno in Italia?
Secondo il rapporto I numeri del cancro 2024, in Italia si stimano circa 390.000 nuove diagnosi di tumore all’anno, pari a circa 1.000 nuovi casi al giorno. Il dato è stabile rispetto alle rilevazioni precedenti.
Quali sono i tumori più comuni?
I tumori più frequentemente diagnosticati sono mammella nelle donne, prostata negli uomini, colon-retto, polmone e vescica in entrambi i sessi.
La mortalità per tumore sta diminuendo?
Sì, negli ultimi anni la mortalità oncologica è in diminuzione in entrambi i sessi, con riduzioni particolarmente significative per tumori come polmone, mammella, stomaco e colon-retto. Il calo è ancora più evidente tra i giovani adulti, dove la mortalità è scesa di oltre il 20% in quindici anni.
Quante persone sopravvivono dopo una diagnosi di tumore?
La sopravvivenza a 5 anni è pari al 59,4% negli uomini e al 65% nelle donne, valori in crescita rispetto alle rilevazioni precedenti. Per alcuni tumori, come mammella, prostata, melanoma, linfoma di Hodgkin e testicolo, supera l’80-90%.


Nessun commento