Secondo l’84% degli intervistati spetta alle aziende provvedere al miglioramento della vita quotidiana dei propri dipendenti, ma secondo gli abitanti della città veneta manca ancora una corretta informazione
Bologna, 29 maggio 2017
A quanto pare il tema welfare sta diventando molto caro ai trevisani, che chiedono sempre più attenzioni da parte delle aziende, le quali, a loro volta, offrono sempre maggiori servizi, grazie anche agli incentivi introdotti dalla nuova Legge di Bilancio 2017. Questo il quadro che emerge dai dati raccolti dall’ultima ricerca di UniSalute, la compagnia del gruppo Unipol specializzata in assistenza sanitaria, che da oltre vent’anni si occupa di prestazioni integrative in ambito salute.
Secondo i dati dell’indagine, quasi la metà dei trevisani (45%) ritiene che nella valutazione di una opportunità lavorativa, la proposta da parte del datore di lavoro di una serie di servizi e agevolazioni aggiuntive sia molto importante o, in alcuni casi, fondamentale. Addirittura, secondo la quasi totalità degli intervistati (84%), spetta proprio alle aziende offrire beni e servizi per agevolare la vita quotidiana dei lavoratori che vorrebbero che piani di welfare aziendale venissero proposti sempre di più. Un dato che conferma quanto già rilevato dall’Osservatorio Sanità UniSalute nel 2016.
Da parte loro, le aziende si stanno muovendo verso una sempre maggiore attenzione nei confronti dei lavoratori, favorendo la costruzione di una serie di servizi sempre più efficiente, capace di rispondere in modo concreto alle esigenze dei cittadini.
In un momento di profondo cambiamento per ciò che riguarda il rapporto tra azienda e lavoratore, dalla ricerca emerge che ci sono tuttavia alcune cose da migliorare. Secondo i trevisani ciò che manca, ad esempio, è una corretta comunicazione di base. Il 12% degli intervistati risponde che nessuno, in sede di colloquio, ha mai parlato di questo argomento, mentre il 13% si dichiara confuso e ammette che da parte dell’azienda ci dovrebbe essere maggiore chiarezza.
Secondo Fiammetta Fabris, Direttore Generale di UniSalute, “il welfare aziendale sta vivendo un periodo di grande dinamismo e le aziende sono sempre più attente alle esigenze dei propri dipendenti, anche attraverso nuovi servizi quali i flexible benefit. Le novità nella normativa fiscale introdotte di recente rappresentano un passo importante per favorire la costruzione di un insieme di servizi di welfare più efficiente, di qualità e con costi sostenibili in grado di facilitare la conciliazione vita-lavoro e contribuire ad un sistema sempre più aderente ai bisogni delle persone”.
UniSalute
UniSalute è la prima assicurazione sanitaria in Italia per numero di clienti gestiti. Si prende cura ogni giorno della salute di 7 milioni di persone provenienti dalle più grandi aziende italiane, dai Fondi sanitari di categoria e dalle Casse professionali.
E’ l’unica compagnia in Italia che si dedica da più di 20 anni esclusivamente alla protezione della salute e offre piani sanitari personalizzati e integrati con un’ampia gamma di servizi per rispondere nel modo più efficace ai diversi bisogni di protezione per le aziende di ogni dimensione e tipo. Garantisce ai propri assistiti l’accesso in tempi rapidi alle migliori strutture sanitarie in Italia e all’estero tra cui ospedali, case di cura, poliambulatori, centri diagnostici e fisioterapici, studi odontoiatrici e di psicoterapia, operatori socio assistenziali anche a domicilio e veterinari. Monitora costantemente la qualità proprio network di migliaia di strutture: 9 clienti su 10 consigliano la struttura in cui hanno effettuato le cure.
Nel 2016 UniSalute ha fondato SiSalute, divisione di UniSalute Servizi, per la gestione e la commercializzazione di servizi sanitari non assicurativi per rispondere alle nuove esigenze di welfare aziendale e per offrire nuovi strumenti di protezione della salute accessibili anche dai singoli individui. A conferma degli elevati standard nella gestione del servizio per clienti e partner, UniSalute ha ottenuto la Certificazione UNI EN ISO 9001:2015.
Fondata dal Gruppo Unipol nel 1995, è l’operatore di riferimento nel mercato della sanità integrativa italiana.
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