Panoramica globale sulla diffusione, sintomi e cura
La tubercolosi (TB) è ancora oggi una delle malattie infettive più diffuse al mondo. La Giornata Mondiale della Tubercolosi, che si celebra ogni anno il 24 marzo, è un momento fondamentale per richiamare l’attenzione sull’importanza della prevenzione, della diagnosi precoce e del trattamento.
Questo articolo analizza la situazione della tubercolosi nel 2017, soffermandosi su diffusione, fattori di rischio, sintomi, diagnosi, cura e strategie preventive.
La tubercolosi nel 2017: un’emergenza sanitaria globale
Nel 2017, la tubercolosi continuava a rappresentare una minaccia significativa per la salute pubblica. Nonostante i progressi scientifici e gli sforzi sanitari globali, circa 10 milioni di persone hanno contratto la malattia e 1,6 milioni sono morte a causa della TB, secondo il Global Tuberculosis Report 2018 dell’OMS. Le aree più colpite erano l’Asia Sud-orientale, l’Africa e il Pacifico occidentale.
Fattori di rischio e diffusione
La diffusione della tubercolosi era favorita da diversi fattori di vulnerabilità.
- Povertà e malnutrizione.
- Infezione da HIV/AIDS.
- Diabete e fumo.
- Condizioni abitative precarie, come sovraffollamento e scarsa igiene.
Un’ulteriore sfida era rappresentata dalla comparsa di ceppi resistenti ai farmaci, che complicavano la terapia e aumentavano il rischio di fallimento del trattamento.

Riconoscere i sintomi della tubercolosi, come la tosse persistente, è essenziale per intervenire tempestivamente.
Come riconoscere i sintomi
Individuare precocemente i sintomi della tubercolosi è essenziale per evitare complicanze e ridurre la trasmissione della malattia.
- Tosse persistente
- Febbre
- Sudorazione notturna
- Perdita di peso
- Affaticamento e inappetenza
Diagnosi e trattamento
La diagnosi di tubercolosi si basava su test specifici.
- Test cutaneo alla tubercolina (Mantoux).
- Esame del sangue QuantiFERON-TB Gold.
- Analisi dell’espettorato.
- Radiografia del torace.
Il trattamento standard prevedeva una combinazione di antibiotici per almeno sei mesi. Era cruciale completare il ciclo completo per prevenire lo sviluppo di resistenze farmacologiche.
Prevenzione: vaccino e strategie di contenimento
La prevenzione della tubercolosi comprendeva diverse strategie, a partire dalla vaccinazione con BCG, raccomandata nei paesi ad alta incidenza per i neonati e i bambini.
- Identificare e trattare l’infezione latente.
- Migliorare le condizioni di vita.
- Favorire l’accesso alle cure.
- Promuovere l’igiene e la ventilazione degli ambienti chiusi.
Un impegno globale per eliminare la tubercolosi
Nel 2017, l’OMS e i suoi partner globali avevano avviato strategie ambiziose per ridurre significativamente incidenza e mortalità della tubercolosi. Ricerca e innovazione erano considerate elementi chiave, grazie allo sviluppo di nuovi farmaci, strumenti diagnostici e vaccini. La vittoria contro la TB richiedeva un’azione collettiva da parte di governi, comunità scientifiche e cittadini.

Il vaccino contro la tubercolosi è raccomandato nei paesi ad alta incidenza per i neonati e i bambini.
Fonti
Global Tuberculosis Report 2018 – OMS
Istituto Superiore di Sanità
Glossario informativo
Tubercolosi (TB): malattia infettiva causata dal batterio Mycobacterium tuberculosis che colpisce principalmente i polmoni ma può interessare anche altri organi.
Mycobacterium tuberculosis: batterio responsabile della tubercolosi.
Infezione tubercolare latente: condizione in cui una persona è infettata dal batterio della tubercolosi ma non presenta sintomi e non è contagiosa.
Test cutaneo alla tubercolina (Mantoux): esame diagnostico che consiste nell’iniezione di una piccola quantità di tubercolina sotto la pelle per valutare la reazione immunitaria.
QuantiFERON-TB Gold: test del sangue utilizzato per diagnosticare l’infezione da tubercolosi.
BCG (Bacillo di Calmette-Guérin): vaccino utilizzato per prevenire la tubercolosi, specialmente nelle forme gravi nei bambini.
Espettorato: secrezione espulsa dai polmoni attraverso la tosse.
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