I neonati riservano ogni giorno grandi sorprese, e non sempre i genitori sanno come reagire o comportarsi di fronte a queste. Soprattutto durante il primo anno di vita, molti genitori notano cambiamenti improvvisi nel proprio bambino, quasi al punto di non riconoscerlo e rompere la routine “pappa-nanna-coccole” che si era faticosamente creata. Ad esempio, capita spesso che un bambino tranquillo, che dorme bene e piange di rado, all’improvviso diventi irrequieto, pianga inconsolabile e cerchi il seno (o il biberon) con una frequenza insolita o per un tempo maggiore rispetto ai giorni precedenti. Cosa sta succedendo? Niente panico: tutti questi sono campanelli d’allarme di quelli che vengono definiti “scatti di crescita” nel neonato, ossia dei “salti in avanti” nello sviluppo fisico, motorio, psico-emotivo o cognitivo, che si verificano in alcune fasi precise del processo di crescita del bambino.
Sapere quindi che si tratta di episodi ricorrenti e fisiologici è senz’altro rassicurante, ma è comunque fondamentale che i genitori siano correttamente informati. In questo articolo vediamo quindi come riconoscere gli scatti di crescita e, soprattutto, come affrontarli con la giusta serenità.

Anche il sonno può essere influenzato dagli scatti di crescita. Impara a riconoscere i segnali e ad adattare la routine del sonno del tuo bambino.
Scatti di crescita nel neonato: cosa sono?
Anche dal punto di vista fisiologico, la crescita non è un processo lineare. In alcuni momenti della vita, il bambino evolve più velocemente, in altri invece sembra rallentare, se non addirittura fare passi indietro. Gli scatti di crescita sono proprio questo, delle accelerazioni nel percorso di sviluppo, una sorta di “picco” in cui peso, lunghezza e circonferenza cranica aumentano in maniera repentina. Un incremento significativo del tutto fisiologico: il bimbo è portato a mangiare di più e più frequentemente perché è aumentato il suo fabbisogno energetico. A volte, durante questo periodo di transizione, il piccolo potrebbe anche raggiungere una tappa cruciale nel suo sviluppo e magari imparare ad acquisire una nuova abilità.
Quando avvengono gli scatti di crescita?
Gli scatti di crescita iniziano già nelle prime settimane di vita del neonato e terminano durante la pubertà, quando avviene l’ultimo scatto che segna il passaggio definitivo dall’infanzia all’età adulta. L’aspetto positivo è che si tratta appunto di fasi episodiche, quindi dalla durata piuttosto limitata, al termine della quale i genitori riescono a ritrovare un nuovo equilibrio.
In genere, i cosiddetti scatti di crescita si hanno intorno a:
- 10 giorni/2 settimane
- 6 settimane
- 3/4 mesi
- 6 mesi
- 8-10 mesi
- 12 mesi.
Detto questo, è bene fare un’importante specifica. Ogni gravidanza è diversa e ogni bambino è diverso: gli esperti consigliano di “prendere con le pinze” queste finestre temporali, senza essere troppo rigidi nel tracciare delle scadenze definite e nel controllare lunghezza e peso in maniera ossessiva. Il rischio, infatti, è di suscitare preoccupazioni, ansia e sentimenti di inadeguatezza nei genitori che non vedono i propri bambini rispettare questi parametri. Inoltre, gli scatti di crescita possono verificarsi in altri periodi differenti rispetti a quelli “canonici”, soprattutto se ci sono difficoltà nell’allattamento; in alcuni casi, poi, i segnali di questi picchi possono essere molto evidenti, in altri invece possono addirittura non manifestarsi: il consiglio quindi è di non preoccuparsi troppo, ma comunque di tenere monitorato lo sviluppo del proprio bambino con il pediatra di riferimento.

L’allattamento al seno può aumentare di frequenza durante gli scatti di crescita. Assicurati di soddisfare le esigenze del tuo bambino e di prenderti cura di te stessa.
Come capire se si tratta di uno scatto di crescita?
In genere, gli scatti di crescita non passano inosservati e si accompagnano a “sintomi” abbastanza evidenti, come:
- maggiore richiesta di latte
- poppate agitate
- episodi di pianto frequenti
- alterazioni dello stato di sonno o dei momenti di calma, con difficoltà di addormentamento e risvegli frequenti
- sensazione di nervosismo e irrequietezza
- maggiore bisogno di rassicurazione e di contatto fisico
- ansia da separazione, specie della mamma.
Come accorgersene, quindi? Il bambino, di solito tranquillo e pacifico, all’improvviso inizia a mostrare segnali di fastidio, a chiedere maggiori poppate, a dormire meno, spezzando totalmente la routine che i genitori avevano creato fino a quel momento. Come specificato, però, si tratta di indicazioni di massima: in alcuni casi, più rari, la fame può diminuire e in altri il bambino può dormire di più. Gli scatti di crescita non sono uguali per tutti e anche la loro intensità può variare. Ci sono bambini che non vivono questi picchi in maniera molto sfumata, senza palesare particolari fastidi o cambiamenti comportamentali, oppure altri che non attraversano proprio questi periodi di crescita “eccezionale”.
Come affrontare gli scatti di crescita
Gli scatti di crescita possono avere un impatto negativo sui genitori, se non correttamente informati e presi alla sprovvista. Questi cambiamenti repentini possono gettare nello sconforto, destabilizzare e creare ansie e preoccupazioni, perché non si sa come comportarsi e, soprattutto, come gestirli.
La prima cosa da fare può sembrare banale, ma è anche quella più importante: bisogna avere pazienza, con la consapevolezza che i sintomi degli scatti di crescita in genere durano da un paio di giorni a una settimana al massimo e la situazione poi si stabilizza nuovamente. Per quanto sia difficile, quindi, è bene evitare il più possibile comportamenti o reazioni di rabbia, con il rischio di irritare ancora di più il neonato. È fondamentale assecondare le sue esigenze, accogliendo la richiesta aumentata di nutrimento o attenzioni. È essenziale anche essere di sostegno per la madre, soprattutto se allatta o se ci sono casi di depressione post partum. Se nessuno le ha mai parlato degli scatti di crescita e viene lasciata da sola ad affrontarli, la donna può vivere male questi sbalzi comportamentali del neonato e, soprattutto, la maggiore richiesta di latte, arrivando magari ad abbandonare l’allattamento al seno.
C’è un’altra specifica da fare: la gestione di uno scatto di crescita dipende anche dal modo in cui il bambino è nutrito. Si interviene cioè in modo diverso in base all’allattamento artificiale, materno o misto.

Durante gli scatti di crescita, i neonati possono richiedere più contatto e rassicurazione. Scopri come gestire al meglio questi momenti
Scatti di crescita e allattamento al seno
Una volta che i genitori hanno trovato una correlazione tra i segnali di uno scatto di crescita e l’effettiva maggiore domanda di latte, l’unica cosa da fare è assecondare le richieste del neonato. Se chiede più latte, quindi, è bene concedere un allattamento più frequente. Come riporta Uppa, se il neonato urina spesso, circa 5-6 volte al giorno e l’urina è chiara e vengono sporcati almeno cinque-sei pannolini al giorno con feci giallastre, vuol dire che prende una quantità corretta e sufficiente di latte.
In caso di uso di latte artificiale
Non sempre però è possibile procedere con l’allattamento al seno. Se il neonato viene nutrito con il latte artificiale, si consiglia di aumentare temporaneamente la quantità di formula, almeno finché non termina lo scatto di crescita. Una volta che la situazione si è stabilizzata e si è raggiunto un nuovo equilibrio, si può tornare alle quantità di latte consuete.
In caso di allattamento misto
In questo caso, si deve cercare il più possibile di procedere con l’allattamento al seno, integrando con il latte in formula solo in caso di stanchezza della madre, poppate molto ravvicinate o quando, dopo la poppata, il neonato appare ancora affamato.
Ogni giorno trascorso con il proprio neonato è una scoperta: il nostro consiglio è cercare di vivere quest’esperienza con serenità e senza incasellare il suo sviluppo in rigide tabelle. In caso di dubbi o preoccupazioni riguardo al benessere del bambino, però, la cosa migliore da fare è sempre quella di chiedere supporto al proprio pediatra. Non esitate a chiedere spiegazioni e sostegni aggiuntivi per stare bene e, soprattutto, far star bene il piccolo.
FAQ sugli Scatti di Crescita del Neonato: Guida Completa per Genitori
1. Cosa sono esattamente gli scatti di crescita nei neonati?
Gli scatti di crescita sono periodi di accelerazione nello sviluppo fisico, motorio, psico-emotivo e cognitivo del neonato. Durante questi “picchi”, il bambino può aumentare di peso e lunghezza più rapidamente, manifestando un maggiore bisogno di nutrimento e cambiamenti nel comportamento. Si tratta di fasi normali e fisiologiche.
2. Quando si verificano tipicamente gli scatti di crescita?
Gli scatti di crescita possono verificarsi in diversi momenti durante il primo anno di vita del neonato, in genere intorno a:
- 10 giorni/2 settimane
- 6 settimane
- 3/4 mesi
- 6 mesi
- 8-10 mesi
- 12 mesi
Tuttavia, è importante ricordare che ogni bambino è diverso e questi tempi sono indicativi.
3. Come posso capire se il mio bambino sta attraversando uno scatto di crescita?
I segnali più comuni di uno scatto di crescita includono un aumento della richiesta di latte, poppate più agitate, pianti frequenti, alterazioni del sonno, irritabilità, maggiore bisogno di contatto fisico e ansia da separazione. In alcuni casi, la fame può diminuire o il bambino può dormire di più.
4. Quanto durano gli scatti di crescita?
Generalmente, gli scatti di crescita durano da un paio di giorni a una settimana. Dopo questo periodo, la situazione tende a stabilizzarsi.
5. Come posso affrontare al meglio gli scatti di crescita del mio bambino?
La pazienza è fondamentale. Asseconda le esigenze del tuo bambino, offrendo più nutrimento e attenzioni. Se allatti al seno, concedi poppate più frequenti. Se utilizzi latte artificiale, aumenta temporaneamente la quantità di formula. È importante anche essere di supporto alla madre, soprattutto in caso di allattamento o depressione post-partum.
6. Cosa fare se il mio bambino viene allattato con latte artificiale durante uno scatto di crescita?
Se il tuo bambino viene nutrito con latte artificiale, puoi aumentare temporaneamente la quantità di formula per soddisfare il suo aumentato bisogno di nutrimento. Una volta che lo scatto di crescita si è concluso, puoi tornare alle quantità di latte consuete.
7. Quando dovrei preoccuparmi e consultare il pediatra?
È sempre consigliabile monitorare lo sviluppo del tuo bambino con il pediatra. Se hai dubbi o preoccupazioni riguardo al suo benessere, non esitare a chiedere supporto e consigli professionali.
8. Come si manifesta lo scatto di crescita intorno ai 10 giorni/2 settimane?
Durante questo periodo, il neonato potrebbe mostrare un aumento dell’appetito e delle poppate, con frequenti pianti serali che possono essere confusi con le coliche gassose. È importante assecondare le sue esigenze nutrizionali e offrire un ambiente tranquillo per favorire il suo equilibrio.
9. Come affrontare lo scatto di crescita a 6 settimane?
A 6 settimane, il bambino potrebbe richiedere più contatto fisico e mostrare un aumento dell’appetito. È fondamentale essere pazienti e rispondere ai suoi bisogni emotivi, assicurandogli un ambiente stabile e tranquillo.
10. Quali sono i segni di uno scatto di crescita a 3/4 mesi?
In questo periodo, il bambino potrebbe mostrare una crescita rapida e un maggiore interesse per l’ambiente circostante. Potrebbe richiedere più nutrimento e manifestare irritabilità. È importante assecondare le sue esigenze e offrire un ambiente stimolante ma tranquillo.
11. Come gestire lo scatto di crescita a 6 mesi?
A 6 mesi, il bambino inizia la dentizione e potrebbe essere introdotto ai cibi solidi. Potrebbe mostrare un maggiore interesse per il cibo e un aumento dell’appetito. È importante monitorare la sua alimentazione e introdurre gradualmente nuovi alimenti.
12. Quali sono i segni di uno scatto di crescita tra gli 8 e i 10 mesi?
In questo periodo, il bambino potrebbe mostrare un significativo sviluppo fisico e motorio, con un maggiore bisogno di esplorazione e attività. Potrebbe richiedere più nutrimento e manifestare irritabilità. È importante offrire un ambiente sicuro per l’esplorazione e assecondare le sue esigenze nutrizionali.
13. Come affrontare lo scatto di crescita a 12 mesi?
A 12 mesi, il bambino potrebbe mostrare una maggiore indipendenza e un inizio del cammino. Potrebbe richiedere meno nutrimento ma più attenzione e stimolazione. È importante offrire un ambiente stimolante e sicuro per il suo sviluppo motorio.
Fonti:
Il magazine di Santagostino.it
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