Il frullato di barbabietola, carota e mela è un uno spuntino ideale per disintossicare il nostro organismo e fornirgli i nutrienti necessari per rafforzare le sue difese immunitarie.
Ricca di fibre, sali minerali, vitamine del gruppo B e C, antociani e antiossidanti, la barbabietola rossa è infatti un tubero ricchissimo di proprietà depurative e rinfrescanti. Conosciutissimi poi i benefici della mela, che grazie al suo contenuto di pectina, una fibra solubile di cui questo frutto è particolarmente ricco, contribuisce a regolarizzare la funzionalità intestinale.
Vediamo dunque come preparare questo frullato a base di barbabietola.

Porzioni |
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- 1 barbabietola rossa
- 200 ml acqua
- 2 cucchiai succo di limone
- 1 mela
- 1 carota
- 1 cucchiaio zenzero fresco grattugiato non troppo colmo
Ingredienti
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- Lavate e fare lessare la barbabietola.
- Pelate e fate lessare la carota
- Lasciatele raffreddare e affettatele
- Sbucciate la mela e tagliatela a cubetti
- Versate tutto nel frullatore, insieme ad acqua e succo di limone
- Aggiungete lo zenzero fresco
- Fate frullare finché il composto non avrà ottenuto una consistenza omogenea.
3 commenti
Un frullato di barbabietola, carota e mela … leggo con stupore che barbabietola e carota vanno lessate??? E le vitamine che fine faranno?? ma lo sapete che la barbabietola e la carota possono essere consumate a crudo? Ma quali competenze avete?
Se di questi ingredienti ne faccio un estratto, mantengo TUTTE LE PROPRIETA’ NUTRITIVE, COMPRESE LE VITAMINE e sono così certa di farmi del bene!
Buongiorno Silvia, è vero, con la cottura in acqua si registra una discreta perdita di principi nutritivi solubili in acqua, tuttavia abbiamo scelto la preparazione di un frullato, piuttosto che di un estratto, per dare a tutti i nostri lettori la possibilità di prepararlo, anche a chi non possiede un estrattore. Il tuo commento ci dà comunque la possibilità di ricordare che una regola da tenere presente per ridurre al minimo la perdita dei principi nutritivi è di iniziare la cottura con acqua calda, in modo da far avvenire la coagulazione delle sostanze proteiche presenti nel vegetale, che costituisce spesso una barriera alla fuoriuscita dei succhi cellulari. Questa regola è valida soprattutto nel caso che non venga utilizzata l’acqua di cottura per la preparazione del frullato: proprio come per le minestre, infatti, utilizzando quest’acqua riusciamo a recuperare tutti i componenti disciolti in acqua, mentre resta invariato il problema della parziale distruzione del corredo vitaminico.
Silvia mi hai intossicato il fegato con la tua risposta saccente e scontata. Ho ossidato tutte le vitamine che avevo appena assunto con il mio costosissimo estrattore. Take it easy.