Inoltre, spesso crediamo che sottoporsi a dei regimi alimentari ristretti per qualche settimana sia sufficiente a ripristinare la nostra forma ideale, senza considerare invece che le scelte di benessere più virtuose sono quelle prolungate nel tempo e stabilite insieme a un professionista. Di seguito, approfondiremo insieme il tema del peso forma e cercheremo di fornire alcune indicazioni sul suo valore ai fini di una riduzione significativa dei fattori di rischio metabolico e di un miglioramento generale della nostra salute.
L’importanza del parametro “peso forma”
Il mancato raggiungimento del peso ideale rappresenta oggigiorno una problematica molto diffusa nei Paesi occidentali. Poiché il medesimo contesto è quello maggiormente afflitto da malattie connesse al sovrappeso, come quelle di tipo cardiovascolare, vale la pena porsi il problema della forma fisica non tanto in termini estetici, quanto da un punto di vista clinico. In altre parole, se il nostro aspetto fisico non ci soddisfa, è senz’altro nostro dovere cercare di migliorarlo, ma senza incorrere nel rischio di inseguire un canone di pura apparenza.
In via preliminare, è fondamentale quindi verificare se siamo in forma e, solo in un secondo momento, intraprendere il percorso nutrizionale e d’allenamento più adatto a ripristinare nel modo migliore la nostra forma fisica. Il peso forma, infatti, non è l’immagine di noi che vorremmo vedere riflessa nello specchio al termine di una dieta dimagrante: esso è a tutti gli effetti un parametro clinico, basato sul valore del cosiddetto ‘indice di massa corporea’ e determinato inoltre da una serie di fattori strutturali ed energetici.
Prima ancora di rivolgerci a un professionista che ci segua nell’attuare il nostro percorso verso la forma fisica più giusta per il nostro stile di vita, è quindi utile confrontarsi con il nostro medico, che potrà fornirci una valutazione globale della composizione della nostra massa corporea senza trascurare fattori essenziali quali:
- il nostro vissuto clinico
- le patologie di cui soffriamo attualmente
- gli obiettivi che vogliamo e possiamo raggiungere
- gli eventuali rischi connessi al praticare un regime alimentare non controllato.
Qualora lo desideriamo, potremo chiedergli cosa si intende per peso forma e aiutarci a determinare il nostro nella maniera più esatta possibile.
Cos’è l’indice di massa corporea e come calcolarlo
Tra gli indicatori del nostro peso forma, quello più diffuso per immediatezza e semplicità di calcolo è senz’altro l’indice di massa corporea, abbreviato in Italia come IMC (in inglese la sua connotazione è invece BMI, che sta per Body Mass Index).
Per calcolarlo, sarà sufficiente dividere il nostro peso (in chilogrammi) per la nostra altezza al quadrato, in metri. Il valore numerico ottenuto, generalmente compreso tra 16 e 40, rappresenterà la proporzione tra la nostra altezza e il nostro peso: essa è considerata non rischiosa entro una certa soglia (24), oltre la quale è necessario prendere dei provvedimenti per salvaguardare la nostra salute.
I vantaggi del IMC
La versatilità dell’indice di massa corporea, ci avvantaggia nel momento in cui desideriamo valutare correttamente un aumento o una diminuzione di peso alla luce dei nostri standard ponderali. Di certo è possibile effettuare il calcolo in autonomia tenendo conto del sesso di appartenenza, fatta salva però la necessità di chiedere aiuto a un professionista per integrare il dato con una serie di altri valori, che vediamo immediatamente.
I limiti del IMC
Purtroppo, l’indice di massa corporea non basta da solo a definire il peso forma ideale di un soggetto. Esso, infatti, non fornisce dati rispetto alla massa muscolare e non tiene conto del metabolismo peculiare di ciascuno di noi. Di sicuro il calcolo dell’IMC rappresenta un valido punto di partenza per prendere coscienza del proprio equilibrio ponderale, ma saremo in grado di definire il nostro obiettivo di forma fisica soltanto con l’aiuto di una consulenza adeguata, che consideri anche la nostra età, lo stato di salute generale e la localizzazione del tessuto adiposo sul corpo.
Pesarsi: quando e in che modo
Abbiamo fin qui citato molti degli elementi che influiscono sul nostro peso corporeo, che quindi possiamo definire come la risultante di:
– concentrazione della massa grassa
– concentrazione della massa magra
– consumo energetico quotidiano
– assenza o eccesso di attività fisica
– metabolismo e funzionalità ormonale
– eventuale ritenzione idrica
Di conseguenza, possiamo intuire come pesarsi non abbia lo stesso valore in qualsiasi condizione fisica. Secondo molti dietologi, la pesata ottimale è da effettuarsi al mattino, a digiuno e dopo aver evacuato, naturalmente sempre sulla medesima bilancia e possibilmente lontano da eventuali stravizi del weekend o comunque sempre nello stesso giorno della settimana.
Capiamo quindi anche che pesarsi ossessivamente o, peggio, più volte al giorno è errato perché contribuisce a focalizzare la nostra attenzione su un mero valore numerico piuttosto che sull’obiettivo principale di migliorare il nostro stato di salute.
L’argomento del pesarsi è infatti al centro di molte perplessità dei pazienti con necessità di dimagrire. Soprattutto se si è agli inizi di un percorso alimentare ipocalorico, pesarsi in maniera errata potrebbe infatti scoraggiare e minare l’autostima e la forza di volontà, necessarie per perseverare nelle buone pratiche.
Se poi alla dieta stiamo associando dell’attività fisica, a falsare la risultante ponderale potrebbe intervenire la nostra aumentata massa muscolare: per questi motivi è preferibile effettuare la pesata mensile dal dietologo, il quale saprà informarci con precisione circa gli effetti del nuovo regime dietetico sul nostro corpo, utilizzando tecnologie ambulatoriali, come ad esempio la bilancia impedenziometrica, che tiene conto della massa magra e dello stato di idratazione del paziente.
I rischi del sovrappeso sulla nostra salute
Nell’ambito delle malattie per cui il sovrappeso rappresenta un fattore di rischio importante, la sindrome metabolica appare certamente tra le più meritevoli di interesse clinico. Essa, infatti, è un insieme di condizioni potenzialmente patologiche per il nostro sistema cardiovascolare, ma è anche uno stato assolutamente migliorabile attraverso numerosi accorgimenti, tra cui, appunto, raggiungere e mantenere il proprio peso forma.
Proprio per questo abbiamo voluto qui porre l’accento sull’importanza di dimagrire sotto stretto controllo medico: il rischio di una dieta cosiddetta ‘fai-da-te’ è infatti quello di concentrarsi unicamente sulla riduzione dell’apporto calorico, senza focalizzarsi invece sull’assunzione equilibrata dei macronutrienti e sull’inserimento graduale di un’attività fisica adeguata alla nostra massa muscolare, all’età e al metabolismo.
Tra le tappe che abbiamo indicato come fondamentali per perseguire l’obiettivo del dimagrimento, la più difficile da raggiungere è probabilmente quella relativa al mantenimento di un regime alimentare ipocalorico e iposodico, improntato sul miglioramento delle nostre condizioni generali di salute nel tempo. Il sovrappeso, infatti, è purtroppo spesso associato a problematiche come ipertensione e colesterolemia; ciò ci fornisce un motivo in più per consultare periodicamente un professionista prima e durante il nostro viaggio verso il peso forma, che sappia illustrarci i numerosi accertamenti in grado di fornirci risposte sullo stato delle nostre arterie, La consulenza di un dietologo e il parere di un nutrizionista completano il quadro di una prestazione specialistica completa nel percorso verso il miglioramento delle nostre condizioni psicofisiche.
Proprio per rendere accessibile a tutti tale percorso, UniSalute ha messo in campo le proprie migliori risorse in termini di consulenza, specializzazione e tecnologia per ideare Protezione Famiglia, un programma specifico per la tutela della salute cardiaca che copre, per i soggetti aderenti, i costi delle prestazioni cliniche più utili a determinare correttamente di quale aiuto abbiamo bisogno. L’obiettivo? Quello di fornire a un numero sempre maggiore di pazienti gli strumenti per prendersi cura di sé in ogni fase della vita.
9 commenti
il calcolo IMC e’ errato: il peso va diviso per l’altezza al quadrato e non moltiplicato.
Buongiorno,
scusate ma a me sembra che questa frase sia sbagliata:
“Per calcolarlo, sarà sufficiente moltiplicare il nostro peso in chilogrammi per la nostra altezza al quadrato, ”
Se non erro bisogna dividere il peso per il quadrato dell’altezza in metri e non moltiplicarlo altrimenti l’indice verrà sbagliato.
Il calcolo dell’Imc non è corretto. Il peso va diviso per il quadrato dell’altezza e non moltiplicato
Secondo me è sbagliato il calcolo che suggerite per ottenere il proprio IMC.
“Per calcolarlo, sarà sufficiente moltiplicare il nostro peso in chilogrammi per la nostra altezza al quadrato, in metri”.Nn sn un matematico ma se trattasi di “rapporto” l’operazione è dividere e non moltiplicare!
Credo ci sia un errore quando si parla del calcolo del BMI. L’articolo infatti riporta: “Per calcolarlo, sarà sufficiente moltiplicare il nostro peso in chilogrammi per la nostra altezza al quadrato, in metri”. Suppongo che al posto di “moltiplicare” ci vada “dividere”…
Forse c’è un errore:
Per calcolarlo, sarà sufficiente moltiplicare il nostro peso in chilogrammi per la nostra altezza al quadrato, in metri.
Non è moltiplicare ma dividere…?
Buongiorno Massimiliano, in realtà bisogna proprio dividere, non moltiplicare: ci siamo accorti del refuso e abbiamo subito corretto l’articolo. Grazie per aver commentato e per averci segnalato l’errore.
A presto 🙂
C’è qualcosa che non mi torna nel calcolo del BMI. Dite che “Per calcolarlo, sarà sufficiente moltiplicare il nostro peso in chilogrammi per la nostra altezza al quadrato, in metri. ”
io sono alta 153 cm e peso 46. Quindi (1,53 x 1,53)*46…. fa 107. E io sono normopeso
Ho provato a calcolare l’Indice di Massa Corporea seguendo le indicazioni del vostro articolo, ed ottenevo un valore molto alto.
Facendo una rapida ricerca su Google ho trovato che il quadrato dell’altezza va DIVISO per il peso e NON MOLTIPLICATO. Un errore da sottolineatura rossa…