Talvolta si sottovaluta (o non si conosce) l’impatto che alcune sostanze, cibi e bevande possono avere sull’efficacia dei medicinali assunti, quando invece le interazioni che determinate combinazioni potrebbero causare giocano un ruolo significativo nel successo di una terapia. Specie con l’avvicinarsi della bella stagione, spesso aumenta il consumo di succhi di frutta e molti si domandano se assumere un farmaco in contemporanea con un succo possa creare dei problemi. Vediamo insieme, allora, se sussistono possibili rischi in questi casi ed, eventualmente, quali tipi di succo è meglio evitare.
Farmaci e succhi di frutta: possono verificarsi interazioni?
Diversi alimenti e succhi di frutta possono avere un impatto sull’efficacia dei farmaci, potenziando o diminuendo il loro effetto terapeutico. Per quanto riguarda i succhi di frutta, si tratta di cibi ricchi di sostanze fitochimiche che, anche se gli studi clinici sono limitati – come riporta questo studio condotto dall’Accademia Sahlgrenska dell’Università di Göteborg, l’Università di Zagabria e l’Università Nord di Koprivnica in Croazia – combinate con determinati farmaci possono causare interazioni, stando a quanto suggerisce la letteratura scientifica. A causa della varietà della concentrazione di queste sostanze e delle differenze individuali, però, prevedere con precisione questi effetti non è semplice.
Quali succhi di frutta, in particolare, possono interagire con i farmaci?
Quando si parla di possibili interazioni tra farmaci e succhi di frutta, il pompelmo è sicuramente quello menzionato più spesso, in quanto ha ricevuto particolare attenzione da parte della comunità scientifica. È stato infatti rilevato che il succo di pompelmo può influenzare l’effetto terapeutico di diversi medicinali, agendo sull’attività degli enzimi coinvolti nel loro metabolismo: in certi casi può amplificarne l’impatto, mentre in altri ridurlo. In generale, solo per fare degli esempi, bisognerebbe quindi evitare di bere succo di pompelmo se si assumono medicinali come ciclosporina (immunosoppressore), buspirone e triazolam (ansiolitici), certi antistaminici, antipertensivi, calcio-antagonisti e alcune statine.
Per quanto riguarda altre possibili interazioni, qualora si facesse uso di ACE-inibitori in caso di disturbi cardiovascolari, il medico potrebbe suggerire di evitare un eccesso di alimenti ricchi di potassio, come banane, arance e verdura a foglia verde. Se si assumono anticoagulanti come il warfarin, invece, potrebbe consigliarci di non consumare succo di mirtillo o prodotti contenenti mirtillo perché in grado di interagire con l’azione di questi medicinali. Per questi farmaci, inoltre, sono state rilevate possibili interazioni anche con zenzero, ginkgo biloba e ginseng.
L’importanza di assumere farmaci nelle modalità corrette
Esistono anche altre sostanze, bevande e alimenti che non andrebbero assunti insieme ai farmaci. Esempi sono la caffeina – presente nel caffè, nel cioccolato e in alcune bevande energetiche – che può interferire con determinati medicinali, così come l’alcol che ha la capacità di amplificare o diminuire l’effetto di molti farmaci: ne abbiamo parlato meglio nell’articolo dedicato al binomio “farmaci e alcol”.
In generale, l’Istituto Superiore di Sanità consiglia di consultare sempre con attenzione il foglietto illustrativo e di rispettare le indicazioni fornite dal medico in merito alle modalità di assunzione. Inoltre, è fondamentale rivolgersi allo specialista o al proprio medico di fiducia per tutti i chiarimenti del caso, ad esempio se vogliamo sapere se il farmaco è tra quelli controindicati con il pompelmo e se possiamo consumare determinati succhi di frutta o altri alimenti in concomitanza con la terapia. Per evitare potenziali interazioni, in ogni caso, il suggerimento solitamente dato dagli esperti è quello di assumere i farmaci semplicemente con acqua.
E voi conoscevate i possibili rischi connessi all’assunzione di un medicinale insieme ad alcuni succhi di frutta?
Fonti:
Immagine in evidenza di Andrii Lysenko/gettyimages.it
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