Farmaci e bambini, le risposte alle domande e ai dubbi più frequenti

 

Una delle sfide più complesse da affrontare per un genitore è sicuramente la malattia o il malessere del proprio figlio. In questi momenti, è facile cadere preda di dubbi e incertezze, in particolare quando si tratta di capire cosa ci sta dicendo il bebè e quali farmaci sono i più sicuri e appropriati da somministrare, sotto consiglio del pediatra. Per contribuire a risolvere questi interrogativi, abbiamo raccolto le informazioni più utili per rispondere ad alcune delle domande più frequenti su farmaci e bambini.

Esistono farmaci “per bambini”? Cosa dicono gli studi

È bene sottolineare che i bimbi non sono semplicemente “piccoli adulti”: ogni fase della loro vita – da neonati, lattanti, bambini e poi adolescenti – ha infatti caratteristiche specifiche dal punto di vista fisiologico, cosa che si ripercuote anche sulle medicine da assumere in caso di malessere.

Quando si somministra un farmaco a un bambino, dunque, bisogna considerare diversi fattori: anzitutto è essenziale capire in che modo i farmaci vengono assorbiti, distribuiti, metabolizzati ed eliminati dall’organismo di un bimbo di ogni età. Bisogna poi tener conto che, durante la crescita, questi processi subiscono cambiamenti naturali, quindi è necessario adattare le terapie in base all’età del bambino su consiglio del pediatra.

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Fino a poco tempo fa, i farmaci utilizzati per i più piccoli erano gli stessi usati per gli adulti, ma con dosi più basse adattate alla fisiologia e alle esigenze del bambino. Questo metodo è chiamato “off-label” e viene utilizzato quando non esistono né un’autorizzazione specifica da parte delle autorità regolatorie né evidenze scientifiche consolidate.

Nel corso degli anni, questa pratica è stata studiata in modo approfondito e ad oggi molti farmaci per adulti sono utilizzati in modo sicuro ed efficace anche nei bambini. La SIF (Società Italiana di Farmacologia) riporta che il 65% dei medicinali utilizzati nelle terapie intensive neonatali è off-label, e che circa il 95% dei neonati in terapia intensiva viene esposto con successo ad almeno un farmaco di questa tipologia.

Dal 2007 è in vigore il Regolamento Europeo sui medicinali pediatrici, introdotto dall’Agenzia Europea dei Medicinali (EMEA), con l’obiettivo di migliorare la salute dei bambini in tal senso. Questo documento mira a evitare studi clinici non necessari e, allo stesso tempo, a garantire l’autorizzazione tempestiva dei farmaci.

In sostanza, poi, il Regolamento rende obbligatorio condurre studi specifici per i farmaci utilizzati nella popolazione pediatrica, rispettando però principi di etica e alta qualità, con l’obiettivo di ottenere un’autorizzazione ad hoc per l’uso pediatrico e aumentare la disponibilità di informazioni sull’uso dei farmaci nei bambini.

Negli ultimi anni, anche in Italia sono state avviate iniziative per promuovere la ricerca clinica pediatrica. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), ad esempio, ha avviato diverse campagne di comunicazione e sensibilizzazione, come quelle promosse per promuovere un uso consapevole dei farmaci nei bambini e stimolare la ricerca clinica in questo ambito.

Farmaci e bambini, quali tenere in casa

Quando dobbiamo creare un kit di pronto soccorso domestico per bambini, ci sono alcuni farmaci di base che possono essere molto utili per affrontare le situazioni più comuni, da piccole ferite a una febbre lieve: antibiotici, antipiretici o antinfiammatori. Come sottolineiamo spesso, però, ogni farmaco deve essere somministrato con attenzione, e sempre dopo aver consultato un medico o un farmacista.

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Antipiretici e Analgesici

Il paracetamolo e l’ibuprofene sono due dei farmaci più comunemente utilizzati in caso di febbre e dolore nei bambini. Entrambi questi farmaci sono disponibili in diverse forme, tra cui sciroppo e supposte: la dose ideale deve essere determinata in base all’età e al peso del bambino.

Antistaminici

Gli antistaminici come la difenidramina sono utili per gestire i sintomi delle allergie e il prurito causato da punture di insetti. È importante sottolineare, però, che non dovrebbero essere utilizzati in bambini di età inferiore ai due anni senza prima aver ottenuto il consenso di un medico.

Farmaci per disturbi gastrointestinali

In caso di vomito o diarrea, il rimedio più efficace è reidratarsi bevendo molto per recuperare i liquidi persi. Inoltre, può essere utile avere a disposizione un antiemetico adatto per uso pediatrico — ma solo sotto stretta supervisione medica.

Crema Antibiotica

Una crema antibiotica, contenente ingredienti attivi come neomicina, bacitracina o polimixina B, può essere utile per trattare piccole ferite e prevenire le infezioni cutanee.

5 consigli per un uso sicuro 

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Quando diventa necessario somministrare farmaci ai bambini, è fondamentale seguire alcune precauzioni per garantire la sicurezza e l’efficacia del trattamento. 

Ecco cinque consigli da tenere a mente.

  1. Controllare il principio attivo del medicinale. Lo stesso principio attivo può essere utilizzato in farmaci diversi per trattare malattie diverse, motivo per cui è buona norma leggere sempre attentamente il foglietto illustrativo del farmaco per verificare qual è il principio attivo presente nel medicinale. È importantissimo non somministrare lo stesso principio attivo più volte, soprattutto se il bimbo sta già assumendo altri farmaci.
  2. Attenzione alle interazioni con altri medicinali. Se il bambino segue già una terapia farmacologica, bisogna fare particolare attenzione alle possibili interazioni tra il nuovo farmaco e quelli in uso. Si tratta di informazioni utili che si possono reperire già sul foglietto illustrativo. In caso di dubbi, è sempre meglio consultare il pediatra o il farmacista.
  3. Seguire le indicazioni del foglietto illustrativo. A supporto delle indicazioni fornite dal pediatra, è sempre utile leggere i bugiardini dei medicinali, che fanno luce sulla posologia e la durata del trattamento. In caso di dubbi o preoccupazioni sul farmaco, non bisogna esitare a chiedere consiglio al pediatra o al farmacista.
  4. Considerare il peso e l’età del bimbo. Il tutto per evitare sovradosaggio o sottodosaggio, non corrispondenti cioè al peso e all’età del bambino. 
  5. Non modificare la dose. Le indicazioni del pediatra sono fondamentali anche in tal senso: mai ridurre la dose del farmaco per timore di effetti indesiderati, poiché potrebbe non essere sufficiente per ottenere una guarigione. Allo stesso modo, dobbiamo evitare di aumentare la dose solo perché sembra che il bambino stia molto male: un dosaggio eccessivo può causare effetti collaterali indesiderati.

Seguendo queste semplici linee guida, possiamo contribuire a garantire un uso sicuro dei farmaci per il benessere e la salute dei nostri bambini. Il pediatra e il farmacista saranno sempre pronti a rispondere alle domande e ai dubbi, e a fornire tutte le informazioni necessarie per vivere il decorso della malattia in totale serenità, sia per il bimbo che per i genitori.

È importante ricordare che la somministrazione dei farmaci, soprattutto nei bambino, richiede sempre un’attenzione particolare e una consulenza medica. 

 

Fonti:

aifa.gov.it 

ema.europa.eu

sifweb.org


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