Che cos’è il colesterolo?
Il colesterolo è un grasso presente nel sangue che viene prodotto per circa l’80% dal nostro organismo, mentre per il 20% viene introdotto tramite il cibo. Svolge diverse funzioni, in quanto è responsabile della formazione delle cellule nervose, ma partecipa anche al processo digestivo e alla produzione di vitamina D, importante per la salute delle ossa.
Esistono due tipologie di questo grasso:
- HDL, spesso definito colesterolo “buono”. Si tratta di lipoproteine ad elevata densità;
- LDL, considerato anche “cattivo” (lipoproteine a bassa densità).
Perché è importante monitorare il colesterolo, i suoi parametri e valori?
Come per i controlli contro i tumori nella donna, la prevenzione svolge un ruolo fondamentale per la salute e passa sia da stili di vita sani, secondo i quali sarebbe meglio non abusare delle diete iperproteiche, sia da controlli periodici, come semplici esami del sangue per la misurazione del colesterolo.
Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, le patologie cardiovascolari sono responsabili del 44% dei decessi che avvengono ogni anno in Italia. Si stima, inoltre, che annualmente siano 240.000 le persone che vengono colpite da infarto e ictus, danni cerebrali che, anche quando non comportano la morte del paziente, lo lasciano invalido.
Inoltre, è stato calcolato che il rischio di infarto entro i due anni è pari al 20% per una persona se l’LDL è a 180 mg/100 ml e scende al 10% circa se la quota è pari a 120 mg/100 ml, e cala ancora al 2% per i casi in cui il livello è a 50 mg.
Prevenzione e controlli periodici possono fare la differenza, ma sono oggi ancora sottovalutati, come sottolinea in un’intervista a La Repubblica il dottor Michele Gulizia, direttore della Cardiologia dell’Ospedale Garibaldi-Nesima di Catania e presidente della fondazione per il Tuo cuore dell’Associazione Medici Cardiologi Ospedalieri: “se la pressione alta e un eccessivo consumo di sale sono ormai fattori di rischio noti, il colesterolo alto, l’obesità, il fumo, l’uso di sostanze eccitanti e un’inadeguata attività fisica restano ancora incredibilmente sottovalutate”.
Esami del colesterolo: come leggere i valori
I dati relativi al colesterolo si ottengono attraverso un semplice esame del sangue. Nella maggior parte dei casi, nel referto si troverà il “profilo lipoproteico”, una sezione dedicata in cui sono indicati i valori complessivi del colesterolo, la quota di HDL, quella di LDL e i trigliceridi, anch’essi grassi che contribuiscono a comprendere qual è l’effettivo rischio cardiovascolare di un individuo.
Colesterolo: i valori ottimali di HDL e LDL
Fino ad oggi l’ipercolesterolemia veniva identificata con un livello ematico di colesterolo totale superiore ai 200 mg/dl. All’interno di questi valori vanno considerati:
- colesterolo LDL, i cui valori nella norma sono 70 – 180 mg/100 ml
- colesterolo HDL, i cui parametri di riferimento sono 40 – 80 mg/100 ml
I valori normali del colesterolo totale sono compresi invece tra 120 – 220 mg/100 ml. Questi parametri, tuttavia, sono stati recentemente rivisti dall’ESC, l’associazione no profit che riunisce oltre 90.000 esperti provenienti dall’Europa e dal Mediterraneo e studia come ridurre le malattie cardiovascolari in Europa.
Attualmente si è stabilito che esistono delle linee guida di massima che aiutano gli specialisti ad analizzare i referti, ma si è giunti alla conclusione che non esistono dei valori ottimali validi per tutti. Ci sono molti fattori che fanno la differenza a partire dal sesso e dall’età fino allo stile di vita e alla storia clinica del paziente.
Inoltre, quando i due meccanismi (HDL e LDL) si compensano non ci sono rischi per la salute, ma quando il livello di colesterolo LDL diventa eccessivo, nel sangue iniziano a formarsi le placche aterosclerotiche, che a lungo andare possono restringere i vasi sanguigni fino a occluderli, causando problemi all’apparato cardiovascolare. Dunque, mantenere i valori del colesterolo entro i limiti di salute è particolarmente importante per evitare l’ipercolesterolemia e le malattie ad essa connesse.
HDL alto: cosa significa e a quali rischi espone?
Il colesterolo HDL è considerato “buono”, come già anticipato, perché si ritiene che possa contribuire alla riduzione del rischio cardiovascolare. Ci sono, tuttavia, diverse modalità che possono spiegare un livello di colesterolo HDL alto e alcune di esse sono delle vere e proprie patologie. In questo caso, l’organismo produce una quantità elevata di HDL oppure non è in grado di eliminarlo abbastanza velocemente. L’elemento da tenere in considerazione è che un valore elevato del colesterolo HDL espone al rischio di infarto o ictus, poiché la malattia potrebbe avere anche altri effetti sull’organismo valutati da uno specialista.
Se, dunque, da un esame del sangue emergono valori di colesterolo HDL alto è probabile che il medico andrà ad indagare le cause e, nel caso sia necessario, potrebbe prescrivere una terapia adeguata.
Come si calcola l’indice di rischio cardiovascolare?
Esiste anche un Indice di Rischio Cardiovascolare (IRC) misurato in funzione dei livelli di colesterolo nel sangue, dato dal rapporto tra quello “cattivo” e quello “buono”. Il suo valore deve essere inferiore a 5 per gli uomini e a 4,5 per le donne.
Un’altra modalità per valutare il rischio cardiovascolare è quello del calcolo del colesterolo non-HDL che consiste semplicemente in una sottrazione tra il valore totale e la parte del colesterolo “buono”. Ciò poiché, in questa maniera, è possibile fotografare anche la presenza nell’organismo del colesterolo in chilomicroni e Vldl (che sta per very low density lipoprotein) associati ai trigliceridi. Ciò è rilevante poiché ci sono soggetti che vanno incontro a infarto anche se il livello di colesterolo LDL è basso: in questo caso è probabilmente rilevante l’ulteriore quota che si può ottenere attraverso analisi specifiche oppure attraverso la sottrazione.
Al di là dei numeri, ciò che non cambia sono le preoccupazioni attorno all’ipercolesterolemia e al rischio cardiovascolare, per cui le parole d’ordine devono essere prevenzione e esami.
Esami del colesterolo e prevenzione
L’importanza degli esami che misurano il colesterolo è legata al fatto che non ci sono sintomi osservabili della presenza di valori non ottimali. Valori alti di colesterolo totale e LDL possono essere scoperti solo attraverso esami periodici. Ecco perché la prevenzione permette di salvare la vita e questo vale ancora di più in caso di familiarità verso le patologie cardiovascolari. Le linee guida che regolano i parametri del colesterolo sono importanti sia nella prevenzione cardiovascolare, sia in quella oncologica. Vediamo come funziona il metodo enzimatico colorimetrico per misurare il livello del colesterolo, prima di dedicarci alle buone pratiche di prevenzione per il cuore.
7 raccomandazioni per un cuore in salute
L’American Heart Association ha stilato la lista di 7 regole salva-cuore, che si sono dimostrate utili non solo nella prevenzione cardiovascolare, ma anche in quella oncologica. Tra queste troviamo anche l’indicazione di mantenere il colesterolo all’interno dei limiti di salute. Vediamo l’elenco completo.
- restare fisicamente attivi
- mantenere un peso controllato
- seguire una dieta sana
- mantenere i livelli di colesterolo entro i limiti di salute
- tenere bassa la pressione arteriosa
- regolare i livelli di zuccheri nel sangue
- non fumare.
Non c’è dubbio, ormai, che stili di vita sani, con regolare attività fisica e alimentazione equilibrata, rappresentino i migliori alleati per la salute in generale e, in particolare, contro il colesterolo cattivo. Non è un caso, infatti, se in tema di prevenzione la Dieta Smart-Food e l’idea dell’immunonutrizione stiano acquisendo sempre maggior valore.
Come abbiamo già spiegato in altri articoli, l’alimentazione per abbassare il colesterolo si basa su una dieta povera di grassi e di proteine animali, inoltre è importante mantenere il proprio peso forma e fare regolare attività fisica, la quale aumenta i valori del colesterolo HDL.
Per mantenere il proprio cuore in salute e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari è dunque importantissimo coniugare controlli periodici e sani stili di vita, pratiche che tuttavia gli italiani non seguono regolarmente, per varie ragioni: ad influire sono certamente una cultura della prevenzione ancora scarsa e poco diffusa, una generica sfiducia nella sanità pubblica e i costi delle prestazioni private, spesso troppo alti.
Il rischio per la salute però è grande, anche perché valori elevati di colesterolo rappresentano un campanello d’allarme anche per la sindrome metabolica, ovvero per quell’insieme di fattori di rischio che aumentano la possibilità di sviluppare malattie a carico del cuore.
Vale la pena, dunque, di valutare alcune soluzioni vantaggiose offerte dalla sanità integrativa come, ad esempio, un piano di prevenzione personalizzato, come Protezione famiglia, che preveda esami periodici, una dieta personalizzata e un programma per l’attività fisica, stabiliti in base allo stato di salute del paziente, il tutto a prezzi contenuti.
Gli esami per conoscere i valori del colesterolo rappresentano una forma di prevenzione imprescindibile; voi avete già attuato tutte le 7 regole salva cuore?
Articolo redatto con la collaborazione di Elena Rizzo Nervo
6 commenti
Sono un malato cardiovascolare, con diverse altre patologie tra cui un K-prostatico e Diabete di tipo II. Sono stato operato di by-pass agli arti inferiori in passato e recentemente con degli stent all’arto inf. dx e all’iliaca e uno cardiaco. Vorrei porgere una domanda: Con questo quadro clinico ogni quanto tempo dovrei fare le analisi di toutine? Il mio medico curante sostiene che essendo le ultime analisi, fatte 6 mesi orsono, andavano abbastanza bene, in particolare il colesterolo, non può prescrivermelo in base alle normative vigenti, perchè, appunto, il precedente andava bene (una delle poche volte). Vi sarei grato se rispondeste a questo quesito e nell’attesa Vi porgo distinti saluti. Giacomo Celi
Buonasera Giacomo, e scusa il ritardo della risposta: a causa di un piccolo problema tecnico non vedevamo la notifica relativa al tuo commento.
Va bene fare le analisi ogni 6 mesi/1 anno, poiché il livello del colesterolo va controllato con la terapia, e la terapia di norma non può essere superata che entro certi limiti e tempi. La dieta, visti i suoi disturbi, deve essere sempre molto rigorosa: un accorgimento che va seguito con una certa costanza nel tempo, non per periodi di tempo limitati (non solo per mesi e neppure per anni). Detto questo però, ci tengo a sottolineare che solo il tuo medico curante, che conosce nel dettaglio il tuo quadro clinico, può avere una visione complessiva e dunque sapere cosa è giusto fare: i nostri consigli possono in alcun modo sostituire le indicazioni di chi ha in cura un paziente. Spero di esserti stato utile. Grazie per averci scritto.
Buona serata.
Professor Pier Roberto Dal Monte
Comitato Medico Scientifico UniSalute
Buona sera. Articolo ben fatto. Noi come farmacisti e come tutti i medici teniamo alla salute dei nostri pazienti. Negli ultimi anni, la tecnologia per la misurazione dei valori distinti uno a uno, ha fatto grandi passi e noi sian ben contenti, in quanto riusciamo a dare una stima abbastanza precisa sui valori e indirizzare dal medico qualora fosse necessario.
Farmacia Cavalieri
Bng, ho appena compiuto 49 anni, vado a correre 3 volte alla settimana, ho una familiarità con problemi cardiocircolatori (mio nonno ha subito 3 baypass, mio fratello a 40 anni 4 bypass e mio papà un mese fa 3 bypass). Dopo un recente screening a cui mi sono sottoposto, ho scoperto di avere un colesterolo totale = 271, HDL = 65, LDL = 163, glicemia = 103 con trigliceridi = 130. In piu’ sto riscontrando una pressione diastolica sempre vicina ai 90 (alcune volte sui 98) con una sistolica tra i 121 e 111. Mi sono sottoposto a holter pressorio 24 ore, ecodoppler parti superiori, eco cardio, ecg, prova sotto sforzo. A parte sbalzi di pressione durante la giornata con stabilizzazione alla sera, tutto il resto è nella norma. Da un mese sto seguendo una dieta priva di formaggi, sale, alcol (ma ne assumevo già poco), con maggiore consumo di pesce, verdure, frutta, lecitina di soia, con integratori a base di aglio (prima di ogni pasto) e la sera dopo cena un integratore al “riso rosso fermentato”, limitato il consumo di caffè a 2/3 al giorno (rispetto ai miei 6/7). Al mattino appena sveglio acqua tiepida con limone premuto e zenzero e grande consumo di centrifughe a base di arancia, zenzero, carote, sedano etc.
Buonasera ho 27 anni e sono già Mamma soffro di colesterolo alto perché è famigliare le mando i risultati
colesterolo totale: 189
Hdl:41
Ldl:104
Trigliceridi:200
Non hdl:146
Come sono ?
premetto che ho mangiato dolci e molto affettato
Rischio qualcosa di grave?
Salve sono una ragazza di 25 anni ho ritirato le analisi di controllo che effettuo una volta al l’anno vedo che il valore del colesterolo totale e basso pari 106 ,prima domanda che comporta un valore basso e quale potrebbe essere la causa..mi accorgo che un altro valore alto e la bilirubina tot.1.70-bilirubina diretta 0.70 e quella indiretta 1.00 ,nel attesa di consultare il medico mi chiedevo se potevo avere un impronta della situazione..grazie .