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Emicrania: quante forme ne esistono e con quali sintomi si manifesta?

L’emicrania è una forma di mal di testa molto dolorosa, classificata tra le malattie del sistema nervoso, e colpisce in modo localizzato solo una parte della testa (dal greco emi, metà, e crania, testa).

È considerata la più grave tra le cefalee: durante un attacco è spesso impossibile svolgere anche le più semplici attività quotidiane, a causa del forte dolore e degli altri disturbi che ne derivano.

Si stima che il 10-12% della popolazione mondiale soffra di emicrania (dati Ministero della Salute), e che questo disturbo colpisca prevalentemente le donne, in una percentuale quasi doppia rispetto agli uomini. In circa il 25% dei casi, il disturbo insorge già in fase prescolare.

Approfondiamo insieme l’argomento, per comprendere meglio di cosa si tratta, quali sono le cause e i sintomi dell’emicrania e quali possono essere le cure e le misure preventive da adottare.

Emicrania: sintomi e caratteristiche di questo disturbo

emicrania tipologie

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Esistono diverse tipologie di emicrania, e ciò che le accomuna tutte è il dolore pulsante e ripetuto, localizzato da un lato della testa (con alcuni casi di bilateralità) che tende a peggiorare con il movimento fisico. Questo disturbo è caratterizzato da quattro fasi, che si differenziano proprio per i sintomi caratteristici, ma non si presentano necessariamente tutte in ogni paziente. .

  • La prima è la fase prodromica, che si manifesta nelle ore o i giorni precedenti all’attacco di mal di testa. Diarrea, irrigidimento muscolare, irritabilità, ipersensibilità agli odori sono i sintomi più ricorrenti.
  • Si passa poi alla fase dell’aura, non sempre presente, che ha sintomi molto specifici, dei quali parleremo più avanti in maniera approfondita.
  • La fase di cefalea è la fase acuta dell’emicrania, durante la quale il dolore è intenso, pulsante e ripetuto. Questa fase, negli adulti, può durare dalle 4 alle 72 ore.
  • L’ultima fase è quella postdromica, che può persistere per alcune ore o nei giorni che seguono la fase acuta. Il dolore può rimanere, con meno intensità, e il soggetto colpito può sentirsi particolarmente sollevato ed euforico o più stanco e depresso.

Per effettuare un’analisi corretta della situazione, il medico curante potrà invitare il paziente a compilare il cosiddetto “diario del mal di testa”, nel quale annotare le diverse fasi del dolore, la durata dell’attacco e i sintomi osservati, che cambiano a seconda della tipologia di emicrania. Questo è importante per comprendere di che genere di mal di testa si tratta e, qualora sia effettivamente emicrania, a che tipologia appartiene.

In presenza dei sintomi che abbiamo appena descritto, viene effettuata una prima diagnosi di emicrania. È però necessario effettuare anche degli esami diagnostici, come dei test neurologici, per escludere altre patologie, per esempio problemi cardiaci o circolatori, disturbi a livello della vista o delle articolazioni temporo-mandibolari. Se il dolore si manifesta con un attacco improvviso, accompagnato da sintomi insoliti e da febbre alta, è infine consigliato un controllo medico da effettuare con urgenza.

Quante tipologie di emicrania ci sono?

diagnosi emicrania

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Esistono principalmente due forme, con aura e senza aura.

L’aura, in generale, si può definire come un insieme di sintomi di natura neurologica originati da impulsi della corteccia cerebrale.

L’emicrania senza aura salta la seconda fase, e passa direttamente alla cefalea.

Le forme di emicrania con aura, di cui soffre circa un terzo dei pazienti colpiti, definite dall’ International Headache Society, sono:

  • emicrania con aura tipica, con mal di testa;
  • emicrania con aura senza mal di testa, detta anche silente;
  • emicrania emiplegica, in cui si intorpidisce notevolmente una parte del corpo, che può essere familiare (di natura genetica) o sporadica (non genetica);
  • emicrania retinica, che comporta una temporanea perdita della vista.

Cos’è l’emicrania con aura e con quali sintomi si manifesta

Si parla di emicrania con aura quando il mal di testa è preceduto da una serie di sintomi a cui segue l’inizio del dolore. I disturbi tipici dell’aura iniziano circa un’ora prima della comparsa del mal di testa, e talvolta possono proseguire anche dopo.

In particolare si tratta di:

  • Sintomi visivi, solitamente di breve durata, che colpiscono entrambi gli occhi: ipersensibilità alla luce (fotofobia), visione di lampi scintillanti (fotopsia), comparsa di macchie scure, vista sfocata o annebbiata, oscuramento di metà del campo visivo (emianopsia), visione di flash di forma geometrica (scotomi).
  • Formicolio e intorpidimento di alcune parti del corpo: solitamente il fastidio inizia da una mano e si diffonde al braccio fino ad arrivare al volto.
  • Sensazione di fastidio verso odori (osmofobia) e suoni (fonofobia).
  • Sensazione di nausea o vomito.
  • Disturbi del linguaggio e difficoltà a esprimersi (afasia).
emicrania

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Altre tipologie di emicrania con aura: emiplegica, retinica e silente

Un particolare tipo di emicrania con aura è quella emiplegica, in cui una parte del corpo si indebolisce sensibilmente, trasformandosi talvolta in emiparesi, ovvero paralisi momentanea, che può durare da alcuni minuti a un’ora circa.

Questo particolare tipo di emicrania può essere di natura familiare, trasmessa da un parente di primo o secondo grado: esiste infatti uno screening con cui è possibile isolare i tre geni-malattia (CACNA1A, ATP1A2, SCNA1). Si tratta di geni dominanti, quindi c’è il 50% di probabilità di ereditare l’emicrania emiplegica da uno dei genitori.

Si parla invece di emicrania emiplegica sporadica quando non viene individuata una familiarità con parenti di primo o secondo grado.

Un’altra tipologia di emicrania con aura è poi quella retinica, i cui sintomi sono: dolore ad almeno uno dei due bulbi oculari, disturbi visivi (lampi scintillanti e visioni puntiformi), a cui segue una temporanea perdita della vista, che solitamente si recupera entro un’ora.

Si parla, infine, di emicrania silente quando si presentano disturbi tipici dell’aura senza la comparsa del mal di testa.

sintomi dell'emicrania

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Le principali cause

Le cause all’origine dell’emicrania sono varie, e altrettanto vari sono i fattori che scatenano l’attacco in un determinato momento.

Tra le principali condizioni che scatenano questo male di testa, troviamo l’eccitabilità della corteccia cerebrale, la parte più esterna del nostro cervello che, se sollecitata in maniera eccessiva, scatena impulsi che propagano il dolore nel cranio. La corteccia può essere sovraeccitata, per esempio, a seguito di forti fonti di stress, o anche a causa di fattori ambientali, come l’eccessivo caldo o freddo, o sbalzi di altitudine. Anche l’alterazione dei livelli ormonali provoca attacchi emicranici, e questo spiega perché questo disturbo è così diffuso tra le donne nell’età dello sviluppo, o durante il ciclo mestruale o l’avvicinarsi della menopausa. Da non dimenticare anche la predisposizione ereditaria, specialmente per quanto riguarda l’emicrania emiplegica.

Emicrania, cura e prevenzione

Non esiste una cura specifica dell’emicrania ma, in accordo con il medico curante, si può trattare il dolore e i disturbi conseguenti con l’assunzione di farmaci, in particolare antidolorifici, triptani e antiemetici.

La prevenzione dell’emicrania passa innanzitutto dall’evitare i fattori scatenanti: per questo può essere utile compilare il diario del mal di testa, con l’obiettivo di comprendere i sintomi che accompagnano il disturbo.

Il paziente potrà quindi cercare di evitare quanto più possibile le condizioni che portano agli episodi, iniziando pian piano a migliorare la qualità della propria vita.

 

Voi avete mai sofferto di emicrania?

 

Fonti

Iss.it – Istituto Superiore di Sanità
Sisc.it – Società Italiana Studio Cefalee
Salute.gov.it – Ministero della Salute
Ihs-headache.org – International Headache Society
Fondazione Veronesi

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