Tra le molte preoccupazioni che affollano la mente quando viene diagnosticato un tumore, vi è anche quella degli effetti collaterali della chemioterapia. Infatti, sottoporsi a questo tipo di cura provoca in genere delle reazioni nell’organismo, dalla stanchezza alla perdita di capelli, che possono peggiorare sensibilmente la qualità della vita del paziente.
Vediamo, dunque, quali sono gli effetti collaterali della chemioterapia più diffusi e qualche consiglio per affrontarli.
È bene, tuttavia, sottolineare sin da subito che si tratta di una cura fondamentale che può concretamente salvare la vita. Potrebbe, talvolta, sembrare un dettaglio, ma anche ripetersi questo particolare non indifferente può, dal punto di vista psicologico, trasformarsi in un piccolo supporto.
Effetti collaterali della chemioterapia
Ciascuno di noi è diverso, di conseguenza anche gli effetti collaterali della chemioterapia possono variare, e molto, di persona in persona. Inoltre, gli esperti evidenziano come molti di essi si possano curare o arginare, facendo attenzione ad individuarli in fretta, segnalarli al proprio medico che saprà suggerire cosa fare.

Indossare una parrucca o un foulard può aiutare a sentirsi più a proprio agio durante la chemioterapia.
Stanchezza
Il sintomo più comune degli effetti della chemioterapia è sicuramente il senso di stanchezza e affaticamento: dal punto di vista scientifico, si definisce come fatigue. L’impressione è quella di sentirsi completamente senza forze e, nel corso delle cure, può peggiorare: per questo motivo è importante poter contare sui propri cari anche per portare a termine alcune incombenze quotidiane. Gli esperti dell’Airc suggeriscono di prestare attenzione anche al lavoro: meglio ridurre gli orari, durante le fasi più dure della terapia, oppure continuare da casa, ricordando di rispondere alla richiesta di riposo dell’organismo che, in questo momento, ne ha molto bisogno.
Caduta dei capelli e disturbi della pelle
La principale preoccupazione, quando si parla di effetti collaterali della chemioterapia, riguarda poi la caduta dei capelli, a cui s’accompagnano anche disturbi della pelle e l’indebolimento delle unghie. La perdita dei peli è il segno più evidente del trattamento in corso, per questo è una questione molto delicata anche dal punto di vista psicologico.
Per provare a sentirsi ugualmente a proprio agio, il consiglio è di indossare cappelli, parrucche, foulard che coprano la testa. D’estate, tuttavia, possono creare ulteriore fastidio e provocare irritazioni, per cui è consigliato confrontarsi con il personale medico e infermieristico della struttura presso la quale si è in cura per valutare quale sia la soluzione più adatta.
La pelle, infatti, diventa in genere più sensibile e spesso il paziente oncologico segnala irritazioni cutanee. Per questo motivo è preferibile non dimenticare mai la protezione solare. Come abbiamo visto parlando del sole dopo il tumore al seno, l’esposizione all’aria aperta non deve necessariamente trasformarsi in un tabù, ma è fondamentale tutelare la propria salute in ogni momento della giornata.
Disturbi dell’apparato digerente

Un’alimentazione sana può aiutare a gestire gli effetti collaterali della chemioterapia.
Nausea, vomito, ulcere in bocca, alterazione del gusto, ma anche perdita di appetito, diarrea e stipsi. Le cellule che rivestono le mucose dell’apparato digerente sono esposte agli effetti collaterali dell’assunzione di farmaci. Per questa ragione, questo tipo di sintomi e patologie sono molto comuni in chi sta seguendo la chemioterapia.
Non tutti sono determinati dalla stessa causa o hanno la stessa soluzione: nausea e vomito, per esempio, sono spesso strettamente collegati all’assunzione dei farmaci, tant’è che compaiono a ridosso della somministrazione della terapia e vengono spesso trattati con una contro terapia farmacologica antiemetica.
Dolori, infiammazioni e ulcere, soprattutto in bocca, invece, possono fare capolino entro una decina di giorni dall’inizio del trattamento e possono essere trattate con risciacqui per evitare le infezioni, e antidolorifici per rendere il male più sopportabile e riuscire a bere e mangiare regolarmente.
Infatti, non è raro che il paziente oncologico perda l’appetito. L’Airc rassicura: “non preoccupatevi se non riuscite a mangiare il giorno del trattamento o quello successivo, purché torni l’appetito tra una seduta e l’altra.” Da non sottovalutare mai, invece l’importanza di una corretta idratazione e, quando torna l’appetito, di un’alimentazione sana e bilanciata, ricca di fibre.
Infezioni del sistema circolatorio
Anche il sangue e il sistema circolatorio in generale, possono subire gli effetti della chemioterapia. I medicinali, infatti, tendono ad ostacolare il rinnovamento delle cellule del sangue provocando così possibili infezioni, in particolare quelle causate da un drastico calo dei globuli bianchi.
Non sono rari i casi di anemia, connessi ad una carenza di globuli rossi, che contribuisce al senso di stanchezza e affaticamento. Così come vengono spesso segnalati sanguinamenti dalle mucose oppure ecchimosi, ovvero la formazione di lividi. La soluzione in questi casi è soggettiva, talvolta si rende necessaria anche una trasfusione, ma è il medico, volta per volta, a definire ciò di cui c’è bisogno.

La stanchezza è un effetto collaterale comune della chemioterapia. Scopri come gestirla.
Chemioterapia e infertilità
Preoccupazione molto diffusa, soprattutto tra i pazienti più giovani, riguarda l’impatto che il trattamento chemioterapico può avere sulla vita sessuale e sulla fertilità. Nel primo caso, gli esperti rassicurano: è normale, infatti, che la combinazione tra stanchezza e pensieri, nonché, per le donne, i danni subiti alle mucose, comportino un calo del desiderio o che i rapporti diventino dolorosi. Si tratta, però, di una flessione temporanea, per cui il consiglio è di parlarne apertamente con il partner e, eventualmente, farsi supportare da una figura professionale che sappia guidare la coppia attraverso questo periodo così complicato.
Anche dal punto di vista della fertilità, il dialogo e un rapporto di fiducia con l’equipe medica è imprescindibile. Insieme, infatti, è possibile tener conto del desiderio di una famiglia nel momento in cui viene pianificata la terapia. Talvolta potrebbe essere necessario ricorrere a strategie alternative, come la raccolta e il congelamento di sperma e ovociti prima dell’inizio della chemioterapia. Per questo è fondamentale essere sinceri e chiari da subito.
L’Airc, infine, sottolinea l’importanza di utilizzare sempre dei metodi contraccettivi sicuri durante la chemioterapia. Ciò per diversi motivi:
- alcuni farmaci impiegati durante il trattamento possono provocare delle malformazioni fetali;
- è possibile che piccole quantità di sostanze farmacologiche passino attraverso sperma e liquido vaginale.
Come prevenire gli effetti collaterali della chemioterapia

Parla con il tuo medico di tutti gli effetti collaterali che stai sperimentando durante la chemioterapia.
È vero che molti degli effetti collaterali della chemioterapia non possono essere previsti perché variano di persona in persona, tuttavia è possibile confrontarsi preliminarmente con gli specialisti e, come per il caso della fertilità, provare a vagliare insieme tutte le soluzioni possibili.
Infatti, le dosi di farmaco somministrate durante la chemioterapia sono state ridotte rispetto ad alcuni anni fa e si tende più spesso a combinare medicinali diversi, facendo diminuire l’entità degli effetti collaterali in alcuni soggetti. Gli esperti dell’Airc, inoltre, consigliano di chiedere esplicitamente al proprio medico quali farmaci e quali sostanze verranno incluse nella terapia prima dell’inizio, confrontandosi fin da subito su quali sono gli effetti collaterali più comuni.
È importante ricordare, infine, che la maggior parte dei sintomi e delle patologie che possono essere determinate dalla chemioterapia sono temporanee. Spesso svaniscono con la fine del trattamento ed è possibile tenerli a bada nei momenti peggiori grazie a farmaci specifici.
In conclusione è innegabile che la chemioterapia provochi degli effetti collaterali che possono condizionare e peggiorare la qualità della vita, ma non per questo bisogna arrivare alla conclusione che la chemioterapia faccia male: infatti, è ad oggi il trattamento più efficace per debellare definitivamente un numero alto di tumori. La prospettiva di una vita sana, dunque, può aiutare a superare la preoccupazione, lecita e naturale, della terapia in sé.
Giorni peggiori della chemioterapia: come affrontare i giorni più difficili
Durante il percorso chemioterapico, è comune sperimentare giorni particolarmente difficili, spesso definiti come i “giorni peggiori”. Questi possono variare da persona a persona, ma generalmente coincidono con i primi giorni successivi alla somministrazione della terapia, quando gli effetti collaterali raggiungono il picco.
Cosa fare durante questi giorni? Prima di tutto, è fondamentale ascoltare il proprio corpo e concedersi il riposo necessario. Non forzarsi a svolgere attività che richiedono troppe energie è cruciale. Mantenere un’alimentazione leggera e facilmente digeribile può aiutare a gestire la nausea e altri disturbi gastrointestinali. Inoltre, è importante non isolarsi: parlare con i propri cari, amici o un professionista può fornire un supporto emotivo prezioso.
Come superare questi momenti? Oltre ai farmaci prescritti per alleviare gli effetti collaterali, esistono diverse strategie non farmacologiche che possono fare la differenza. Tecniche di rilassamento come la meditazione, lo yoga leggero o semplicemente ascoltare musica rilassante possono aiutare a ridurre lo stress e l’ansia. Anche dedicarsi a hobby o attività piacevoli, seppur per brevi periodi, può contribuire a migliorare l’umore. Infine, è importante ricordare che questi giorni difficili sono temporanei e che, con il tempo e le giuste strategie, è possibile superarli e ritrovare un equilibrio.
FAQ: Effetti Collaterali della Chemioterapia
- Quali sono gli effetti collaterali più comuni della chemioterapia?
Gli effetti collaterali della chemioterapia variano da persona a persona, ma i più comuni includono:- Stanchezza (fatigue): Sensazione di debolezza e mancanza di energia.
- Caduta dei capelli: Perdita di capelli, un effetto collaterale molto noto.
- Disturbi della pelle: Irritazioni, secchezza e sensibilità al sole.
- Disturbi dell’apparato digerente: Nausea, vomito, alterazione del gusto, perdita di appetito, diarrea o stipsi.
- Infezioni: A causa della diminuzione dei globuli bianchi.
- Anemia: Carenza di globuli rossi, che contribuisce alla stanchezza.
- La chemioterapia causa sempre la caduta dei capelli?
La caduta dei capelli è un effetto collaterale frequente, ma non è detto che si verifichi in tutti i pazienti. Dipende dal tipo di farmaci utilizzati e dalla dose. Esistono anche opzioni per mitigare la caduta, come il raffreddamento del cuoio capelluto. - Come posso gestire la stanchezza durante la chemioterapia?
La stanchezza è molto comune. Ecco alcuni consigli:- Riposo: Ascolta il tuo corpo e riposa quando ne hai bisogno.
- Attività fisica leggera: Se possibile, fai brevi passeggiate o esercizi leggeri.
- Alimentazione: Segui una dieta sana e bilanciata.
- Supporto: Chiedi aiuto ai tuoi cari per le attività quotidiane.
- Cosa posso fare per alleviare la nausea e il vomito causati dalla chemioterapia?
Il medico può prescrivere farmaci antiemetici per prevenire o ridurre la nausea e il vomito. Altri consigli utili includono:- Pasti piccoli e frequenti: Evita di avere lo stomaco vuoto.
- Cibi leggeri: Scegli cibi facili da digerire come toast, cracker e brodo.
- Evita odori forti: Alcuni odori possono scatenare la nausea.
- Zenzero: Lo zenzero può aiutare a ridurre la nausea.
- Come proteggere la pelle durante la chemioterapia?
La pelle può diventare più sensibile durante la chemioterapia. Ecco alcuni consigli:- Protezione solare: Usa sempre una crema solare ad alta protezione.
- Idratazione: Applica regolarmente una crema idratante delicata.
- Evita prodotti aggressivi: Usa saponi neutri e senza profumo.
- Indumenti comodi: Indossa abiti larghi e in tessuti naturali.
- La chemioterapia può influire sulla fertilità?
Sì, la chemioterapia può influire sulla fertilità sia negli uomini che nelle donne. È importante parlare con il medico prima di iniziare il trattamento per valutare le opzioni per preservare la fertilità, come il congelamento di ovuli o sperma. - Gli effetti collaterali della chemioterapia sono permanenti?
La maggior parte degli effetti collaterali della chemioterapia sono temporanei e scompaiono una volta terminato il trattamento. Tuttavia, alcuni effetti possono persistere per un periodo più lungo o diventare permanenti. È importante discuterne con il medico. - Quali sono i giorni peggiori durante un ciclo di chemioterapia?
I giorni peggiori variano da persona a persona e dipendono dal tipo di farmaci utilizzati. In generale, i sintomi tendono ad essere più intensi nei primi giorni successivi alla somministrazione della chemioterapia. Il medico o l’infermiere potranno fornire indicazioni più precise in base al tuo piano di trattamento.
Nessun commento