dormire troppo fa male

È vero che dormire troppo fa male?

Dormire poco e soffrire di insonnia sicuramente non fa bene, così come non è sano nemmeno dormire troppo: l’ipersonnia, disturbo del sonno che porta ad addormentarsi spesso e profondamente durante il giorno, è infatti un’altra problematica da non sottovalutare.

Il sonno equilibrato è un diretto indicatore del benessere di corpo e mente: basti pensare che, spesso, quando siamo stressati dormiamo meno e che il dormire troppo può essere la conseguenza di alcune forme depressive, così come ad altre patologie.

Come vedremo in questo articolo, dormire un numero eccessivo di ore può inoltre provocare squilibri cerebrali e cardiovascolari.

Approfondiamo quindi questo argomento, per comprendere a quali indicatori fare attenzione e come agire qualora si presentino problemi legati al sonno.

Quante ore bisogna dormire per notte? I consigli degli esperti

Per comprendere al meglio quali sono i problemi legati al dormire troppo, occorre innanzitutto fare una panoramica sulle ore di sonno davvero necessarie al nostro organismo per stare in salute.

Su questo tema si sono pronunciate la National Sleep Foundation e l’American Academy of Sleep Medicine, individuando che le ore per un corretto riposo notturno possono essere così divise:

  • da 6 a 13 anni si raccomandano dalle 7 alle 12 ore di sonno, con una fascia ottimale tra le 9 e le 11 ore
  • tra i 14 e i 17 anni le ore di riposo possono essere anche meno, senza però mai andare sotto le 7 ore né superare le 12
  • tra 26 e 62 anni, le ore ottimale sono minimo 6 e massimo 10
  • oltre i 65 anni il ritmo del sonno cambia, motivo per cui si può dormire tra le 5 e le 9 ore per notte.

In generale, le ore ottimali per il riposo, a qualunque età, oscillano tra le 7 e le 9: se per una notte ogni tanto si dorme meno o di più, non è da considerarsi indice di una problematica del sonno. Il campanello di allarme deve scattare se le ore di riposo sono ripetutamente superiori o inferiori, se il sonno viene interrotto frequentemente, se si cade spesso in uno stato di narcolessia, o se si prova particolare difficoltà nel risvegliarsi.

Ora che abbiamo individuato un range di ore che delineano il corretto riposo, vediamo perché dormire troppo non fa bene, anzi, in quali termini può essere dannoso o indice di un problema più serio in corso.

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Dormire troppo: quali possono essere le cause?

Dormire troppo può essere un’abitudine che si è assunta negli anni, oppure una condizione fisica dovuta a un vero e proprio disturbo del sonno.

Come accennato, sia nell’uno che nell’altro caso non è sano per il nostro corpo: vediamo meglio a quali patologie e problematiche questa abitudine può essere correlata.

Ipersonnia

Qualora il dormire troppo sia un vero e proprio disturbo di ipersonnia, ci si trova davanti a un disturbo del sonno patologico.

Si tratta, infatti, di un aumento eccessivo del tempo di riposo durante la giornata, fino a che il sonno diventa sempre più profondo, ed è difficile svegliarsi.

Dietro l’ipersonnia si possono nascondere altre patologie che coinvolgono il sistema nervoso, come:

  • ipersonnia post-traumatica, dovuta a un evento particolarmente sconvolgente che squilibra il sistema nervoso
  • narcolessia, disturbo caratterizzato da attacchi di sonno frequenti e profondi, con – nelle forme più gravi – allucinazioni e paralisi corporea nel momento del risveglio
  • sindrome da apnee notturne, problema respiratorio che provoca l’interruzione della respirazione durante il sonno, alterando l’intero ciclo del riposo.
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Sonno eccessivo e farmaci

Il dormire troppo può anche essere una conseguenza del consumo di alcuni farmaci, come ad esempio: indometacina, naprossene, ibuprofene, diclofenac, alcuni antistaminici, farmaci psicoattivi, antidepressivi e altri.

Eccesso di sonno e depressione

Alcuni stati depressivi possono portare con sé un aumento eccessivo delle ore di sonno, condizione dovuta a uno stato di tristezza, abbattimento e disinteresse verso alcune attività quotidiane. Questa condizione può, purtroppo, verificarsi sia in persone più giovani che più anziane.

Dormire troppo e problemi alla tiroide

Quando la tiroide funziona poco e male, e siamo quindi di fronte a problemi di ipotiroidismo, una delle conseguenze può essere una sonnolenza eccessiva, che provoca anche l’aumento delle ore di sonno. La tiroide, infatti, è direttamente collegata al buon funzionamento metabolico e ormonale: se questa ghiandola non funziona come dovrebbe, l’intero organismo si indebolisce e si avverte una necessità di maggior riposo.

Che disturbi può provocare il troppo sonno?

In altri casi, dormire troppo fa proprio male all’organismo: l’oversleeping, infatti, può provocare – nel tempo – alcuni disturbi e patologie. Vediamo insieme i risultati di alcuni studi che negli ultimi anni hanno fatto luce su questa tematica.

Dormire troppo può causare demenza senile

Uno studio recente ha evidenziato che c’è una correlazione tra la durata del sonno ed eventuali effetti negativi dal punto di vista neurologico. Chi dorme più di 9 ore a notte in età adulta ha un rischio più alto di sviluppare forme di demenza senile, come ad esempio il morbo di Alzheimer.

Sintomi alzheimer

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Oversleeping e ictus

L’American Academy of Neurology ha evidenziato come il dormire eccessivamente aumenta il rischio di ictus: lo studio, effettuato in Cina, ha monitorato le abitudini del sonno di oltre 30mila persone con età media di 62 anni. Di questi, circa 1.500 hanno avuto un ictus durante il periodo di trial, e il minimo comune denominatore è stato proprio il dormire molto sia di giorno che di notte.

Questo stesso studio ha evidenziato anche come, in modo analogo, anche chi dorme poco sviluppa questo stesso rischio, confermando quindi che la salute del nostro cervello e del sistema circolatorio è strettamente collegata all’equilibrio del sonno.

Dormire troppo aumenta il rischio di malattie cardiovascolari

Dormire più del dovuto può causare anche problemi al cuore: è quanto emerge da uno studio dell’Università di Philadelphia che evidenzia come l’oversleeping favorisca la produzione della proteina C reattiva, che a sua volta causa uno stato infiammatorio che aumenta la probabilità di sviluppare aterosclerosi.

Dormire troppo fa male: come gestire i disturbi del sonno

Come abbiamo visto, dormire troppo non fa bene al nostro organismo: una condizione di questo tipo può essere spia di un problema più serio oppure diventare causa scatenante di problematiche future.

Se le problematiche legate al sonno proseguono nel tempo, è opportunointervenire quanto prima, sia per fare accertamenti diagnostici che per comprendere quali abitudini e inclinazioni del singolo soggetto possono favorire l’oversleeping. Se si pensa di essere in una condizione di sonno alterato, il nostro consiglio è di rivolgersi a uno specialista per sottoporsi a una visita neurologica e a un check up completo, che potrebbe prevedere sia esami di laboratorio che una risonanza magnetica dell’encefalo e una PET.

sonno

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In generale, quindi, i disturbi del sonno non vanno sottovalutati, ed è opportuno adottare una serie di comportamenti che favoriscono il riposo equilibrato, tra cui:

  • andare a letto e alzarsi sempre alla stessa ora
  • usare il letto per dormire, non per guardare la televisione, mangiare o svolgere altre attività
  • ridurre fumo, caffè e alcol e seguire una dieta sana e bilanciata
  • svolgere esercizio fisico, anche di lieve intensità, come una camminata veloce, pilates oppure yoga  
  • esporsi regolarmente alla luce solare, così da favorire il ritmo circadiano dell’organismo.

Una condizione di benessere e stabilità generale, infatti, favorisce il buon riposo notturno: proprio per questo è importante avere sempre cura di adottare uno stile di vita sano e incentrato sulla prevenzione.

A tal proposito può essere utile sapere che esistono polizze assicurative personalizzate, come i Piani Individuali di UniSalute, grazie ai quali è possibile accedere a strutture sanitarie ed effettuare controlli a seconda delle proprie necessità, confrontandosi sempre con specialisti.

E voi, avete mai sofferto di disturbi del sonno? Come li avete affrontati?

 

Fonti:

humanitas-care.it
sleepfoundation.org
aasm.org
ncbi.nlm.nih.gov
aan.com
nature.com

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