Disostruzione pediatrica: le manovre per intervenire in caso di soffocamento del bambino

Il soffocamento da corpo estraneo rappresenta un importante problema di salute pubblica. Secondo il Ministero della Salute, infatti, è una delle principali cause di morte nei bambini al di sotto dei 3 anni, ma incidenti di questo tipo tendono a verificarsi spesso anche fino all’età di 14 anni. Oltre a sapere come prevenire episodi del genere – che, nella maggior parte dei casi, sono provocati dal cibo – è prioritario conoscere come intervenire se il bambino mostra segni di soffocamento. Grazie a un’adeguata informazione (esistono anche corsi specifici in merito) è infatti possibile agire con lucidità e mettere in atto le mosse corrette.

In questo articolo, quindi, vedremo come effettuare una disostruzione pediatrica e quali manovre utilizzare a seconda dell’età. 

Riconoscere l’ostruzione parziale dall’ostruzione completa

Per capire come comportarsi, innanzitutto, è importante distinguere tra ostruzione parziale e ostruzione completa. In presenza di ostruzione parziale, il corpo estraneo non blocca totalmente le vie respiratorie e consente il passaggio di aria, anche se in quantità minore rispetto a una condizione normale. In questo caso il bambino è ancora nelle condizioni di respirare, tossire, piangere ed, eventualmente, parlare. 

Quadro diverso è quello che si manifesta con l’ostruzione completa: la situazione è ben più grave perché il corpo estraneo ha completamente bloccato le vie aeree, impedendo il passaggio di ossigeno. A differenza dell’ostruzione parziale, il bambino non sarà in grado di tossire né di piangere o parlare, e in pochi istanti diventa scuro in volto

In entrambe le situazioni è prioritario mantenere la calma e la lucidità per non mettere in atto azioni scorrette. Vediamo, nello specifico, quali approcci adottare in caso di ostruzione parziale e di ostruzione completa.

Ostruzione parziale

Se ci rendiamo conto che il bambino è vittima di un’ostruzione parziale è importante:

  • assisterlo, tranquillizzarlo ed esortarlo a tossire;
  • non praticare nessuna manovra di disostruzione;
  • non dargli pacche sulla schiena perché, in questo caso, potrebbero aggravare la situazione;
  • se il bambino non riesce a liberarsi, chiamare il 118 o portare il bambino al Pronto Soccorso più vicino. 

Ostruzione completa

In questo caso serve un intervento diverso perché il bambino non è in grado di liberare le vie aeree attraverso la tosse. Sarà dunque necessario praticare le manovre di disostruzione pediatrica e chiamare i soccorsi. Vediamo meglio come comportarci a seconda dell’età del bambino. 

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Bambini fino a 1 anno: le manovre di disostruzione adeguate

Se il piccolo ha meno di 1 anno e manifesta i segni di un’ostruzione completa delle vie aeree, bisogna seguire questi passaggi:

  1. mettere il bambino in posizione prona (a pancia in giù) sul proprio avambraccio, afferrando la mandibola con la stessa mano con cui si tiene il corpo, facendo attenzione a non comprimere il collo;
  2. sedersi e appoggiare l’avambraccio sulla coscia, in modo che il bambino sia in posizione leggermente inclinata rispetto al tronco e con la testa rivolta verso il basso;
  3. quando il piccolo è stabile in questa posizione, dare 5 pacche vigorose tra le sue scapole (facendo attenzione a non colpire il capo) usando la parte iniziale del palmo della mano libera.

Se dopo questa manovra l’ostruzione persiste è necessario:

  1. girare il bambino a pancia in su, tenendolo sempre sull’avambraccio;
  2. con indice e medio fare 5 compressioni al centro dello sterno, tra i capezzoli.

È importante proseguire con le due manovre descritte finché il corpo estraneo non viene rimosso o fino all’arrivo dei soccorsi, alternando le 5 pacche interscapolari alle 5 compressioni sullo sterno. 

Qualora l’ostruzione non si risolvesse e il bambino perdesse conoscenza, si dovrà  cominciare con le manovre di rianimazione cardiopolmonare, assicurandosi che i soccorsi siano in arrivo.

Le manovre di rianimazione cardiopolmonare nei bambini con meno di 1 anno

Anche in questo caso esistono corsi specifici per imparare a eseguire la procedura nel modo giusto. Fatta questa premessa, vediamo gli step della rianimazione cardiopolmonare di un bambino con meno di 1 anno:

  1. mettere delicatamente il piccolo in posizione supina (sulla schiena) su un piano solido, possibilmente rialzato, come un tavolo;
  2. tenere la testa del bambino in posizione neutra (non deve essere né in flessione né in estensione);
  3. scoprirgli il torace e, con due dita, effettuare 30 compressioni sullo sterno, appena sotto i capezzoli (la profondità della compressione deve essere di circa 4 centimetri);
  4. dopo le 30 compressioni, coprire la bocca e il naso del bambino con la propria bocca ed effettuare 2 insufflazioni d’aria (ogni respiro dovrebbe durare circa 1 secondo), controllando con la coda dell’occhio che il torace del piccolo si sollevi durante queste operazioni;
  5. riprendere con le compressioni toraciche: dopo averne fatte 30, ripetere le 2 insufflazioni d’aria.

Le due manovre andranno portate avanti, in modo alternato, fino a quando il piccolo non si sarà ripreso o fino all’arrivo dei soccorsi.

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Bambini con più di un anno: le manovre di disostruzione da usare

In caso di ostruzione completa in un bambino con più di 1 anno di età si mette in atto la manovra di Heimlich, che è la stessa usata anche negli adulti. È bene precisare che in questa situazione il bambino più grande tenderà anche a portare le mani alla gola, un segnale, quindi, da tenere in considerazione. 

Pur non essendo una procedura complicata, la manovra di Heimlich va eseguita con attenzione e precisione per evitare ulteriori danni. Gli step da seguire sono i seguenti:

  1. chiamare i soccorsi;
  2. mettersi alle spalle del piccolo e abbracciarlo all’altezza della vita, passando le braccia sotto le sue: questa operazione può essere svolta in ginocchio oppure in piedi, a seconda di quanto è alto il bambino;
  3. stringere la mano in un pugno e posizionarlo sotto il diaframma del piccolo, ossia a metà strada tra la parte inferiore dello sterno e l’ombelico;
  4. prendere il pugno con l’altra mano ed effettuare delle compressioni energiche verso l’interno e verso l’alto, tirando con entrambe le braccia: ne vanno fatte almeno 5, ripetendo la procedura se l’ostruzione non si risolve;
  5. se il bambino è molto piccolo è possibile alternare la manovra di Heimlich ai 5 colpi interscapolari illustrati per il neonato. 

Anche in questo caso andremo avanti così fino all’espulsione del corpo estraneo o la perdita di coscienza del piccolo, eventualità che renderà necessario procedere con la rianimazione cardiopolmonare

Le manovre di rianimazione cardiopolmonare in un bambino con più di 1 anno

Sempre precisando che è importante seguire corsi specifici in merito, ecco i passaggi per la rianimazione cardiopolmonare su un bambino con più di 1 anno

  1. appoggiare il piccolo in posizione supina su un piano rigido;
  2. scoprirgli il torace ed eseguire 30 compressioni mettendo il palmo della mano sullo sterno, appena sotto i capezzoli, esercitando una profondità di compressione di circa 5 centimetri;
  3. dopo le compressioni, tenendo il capo del bambino in leggera estensione, coprire la sua bocca con la propria, chiudergli il naso con due dita ed eseguire 2 insufflazioni d’aria (ogni respiro dovrebbe durare circa 1 secondo e far salire il petto del piccolo);
  4. ripetere le 30 compressioni e farle seguire, di nuovo, dalle 2 insufflazioni d’aria.

Anche in questo caso le due procedure vanno ripetute in modo alternato, finché il bambino non si riprende o non arrivano i soccorsi.

Disostruzione pediatrica: i principali errori da non commettere

C’è poi una serie di mosse sbagliate che, a causa della concitazione del momento e in assenza di un’adeguata informazione in merito, si potrebbero compiere. Questo rischia di  provocare danni non voluti al bambino o di peggiorare la situazione. Tra gli errori da non commettere segnaliamo, in particolare:

  • allertare troppo tardi i soccorsi;
  • mettere in atto manovre di disostruzione in caso di ostruzione parziale;
  • forzare il bambino ad aprire la bocca e cercare di rimuovere il corpo estraneo mettendogli un dito in gola: questa mossa, in molti casi, provoca un peggioramento della situazione;
  • scuotere il piccolo;
  • dargli pacche sulle spalle;
  • metterlo a testa in giù;
  • dargli da bere: invece di risolverla, i liquidi potrebbero peggiorare l’ostruzione.

L’importanza della prevenzione

Come abbiamo visto, conoscere le manovre di disostruzione pediatrica è fondamentale per intervenire prontamente e in modo corretto in caso di soffocamento del bambino. Tuttavia, il modo più efficace per evitare questo tipo di incidenti è prevenirli attraverso una serie di accortezze e misure adeguate

Il Ministero della Salute, a questo proposito, propone una serie di linee guida  per la prevenzione del soffocamento nei bambini. Il documento fornisce indicazioni circa la preparazione dei cibi considerati più pericolosi e il comportamento da avere a tavola. Per ognuno di questi alimenti (tra cui rientrano quelli a forma tondeggiante, cilindrica, ma anche semi e frutta secca, solo per fare degli esempi) vengono quindi date istruzioni specifiche per renderli meno rischiosi. 

La prevenzione, in generale, rappresenta la strategia migliore quando si parla di benessere. Solo con un approccio di questo tipo, infatti, è possibile evitare determinate problematiche. Una polizza come UniSalute Famiglia, ad esempio, permette a bambini e ragazzi tra i 4 e i 17 anni di accedere a un programma di prevenzione ad esempio per l’obesità infantile, condizione che può portare a diverse conseguenze per la salute. Grazie a questa assicurazione, inoltre, è possibile usufruire del servizio “Il pediatra risponde” per avere immediata consulenza in caso di dubbi o domande sulla salute del proprio bambino.

Conoscevate le manovre di disostruzione pediatrica da mettere in atto in caso di soffocamento?

 

Fonti:

salute.gov.it
ospedalebambinogesu.it
uppa.it
manovredisostruzionepediatriche.com
msdmanuals.com
medlineplus.gov

 

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