Cos’è il congelamento? Riconoscere i sintomi per intervenire
Il congelamento, o assideramento, è una lesione localizzata causata dal congelamento dei fluidi tissutali, soprattutto nelle estremità come dita di mani e piedi, naso e orecchie. L’esposizione prolungata a basse temperature, combinata con vento forte e umidità, aumenta il rischio di congelamento, soprattutto in alta montagna, dove per questa ragione interviene spesso il soccorso alpino.
Sintomi del congelamento
Ecco un breve elenco di sintomi che permettono di riconoscere i principi di assideramento o congelamento.
Assideramento superficiale (1° grado)
Pelle pallida, fredda, intorpidita e insensibile. Al tatto, può sembrare leggermente indurita. Una volta riscaldata, la zona colpita può diventare rossa, gonfia e dolorante. Può comparire una lieve cianosi.
Congelamento parziale (2° grado)
Formazione di vesciche piene di liquido chiaro. Pelle gonfia, lucida e dura. Dolore, a volte intenso.
Congelamento profondo (3° grado)
Danni ai tessuti sottostanti (muscoli, tendini, nervi). Pelle bluastra o nera, completamente insensibile. Possibili vesciche piene di sangue.
Primo soccorso per il congelamento
Vi ricordiamo qui le regole basilari per intervenire in caso di persona colta da sintomi di congelamento.
- Ambiente caldo: spostare la persona in un luogo caldo e riparato dal vento.
- Indumenti asciutti: rimuovere indumenti bagnati o costrittivi. Utilizzare una tuta termica se disponibile.
- Riscaldamento graduale: immergere la parte congelata in acqua tiepida (37-40°C) per 20-30 minuti. Mai usare acqua calda o fonti di calore dirette (termosifoni, fiamme libere).
- Evitare sfregamenti: non strofinare o massaggiare la zona.
- Proteggere la zona: coprire con garze sterili. Non rompere le vesciche.
- Antidolorifici: se necessario, somministrare antidolorifici seguendo le indicazioni di un medico o farmacista.
- Assistenza medica: il congelamento, specie se profondo, richiede sempre una valutazione medica.
Ipotermia: una grave minaccia per la vita
L’ipotermia, pericolosa quanto il congelamento, si verifica quando la temperatura corporea scende sotto i 35°C. È un’emergenza medica che richiede intervento immediato, soprattutto in contesti montani dove il soccorso alpino è fondamentale.
Sintomi di ipotermia
È importante considerare se una persona può essere stata colta da ipotermia, valutandone i sintomi.
- Tremori: brividi intensi, dovuti al fatto che il corpo cerca di generare calore.
- Confusione mentale: difficoltà di concentrazione, disorientamento, perdita di memoria.
- Difficoltà di eloquio: parole rallentate e linguaggio confuso.
- Letargia: sonnolenza, debolezza, difficoltà di movimento.
- Bradicardia e ipotensione: battito cardiaco rallentato (bradicardia) e respirazione superficiale.
- Perdita di coscienza: indica una condizione di emergenza gravissima.
Primo soccorso per l’ipotermia
Mettete in atto queste iniziative per tutelare persone colpite da ipotermia.
- Soccorsi immediati: chiamare il 118 o il 112. In montagna, allertare il soccorso alpino.
- Riparo: spostare la persona in un luogo caldo e riparato.
- Asciugare e riscaldare: rimuovere indumenti bagnati e sostituirli con indumenti asciutti e caldi, come una tuta termica. Avvolgere la persona in coperte termiche, utilizzare scaldamani e scaldapiedi.
- No alcol: non somministrare alcolici.
- No massaggi: non massaggiare o strofinare la persona.
- Monitoraggio: controllare respirazione e battito cardiaco. In caso di arresto respiratorio o cardiaco, iniziare la RCP.
Prevenzione: la miglior arma contro il freddo
Prevenire congelamento e ipotermia è fondamentale, soprattutto in montagna.
Vestirsi a strati
Utilizzate più strati di abbigliamento leggero e traspirante, privilegiando l’isolamento termico. Completate con una tuta termica in caso di basse temperature.
Proteggere le estremità
Guanti, cappello, sciarpa e calzini caldi sono essenziali. Scaldamani e scaldapiedi possono offrire ulteriore protezione.
Limitare l’esposizione agli agenti atmosferici avversi
Evitate lunghe permanenze al freddo intenso, specie con vento o umidità.
Idratazione
Bevete liquidi caldi, come tè, brodo.
No alcol e fumo
Limitate il consumo di alcol ed evitate di fumare.
Meteo
Consultate sempre le previsioni meteorologiche prima di uscire.
Come comportarsi, l’importanza di consultare gli specialisti
Queste informazioni sono a scopo divulgativo e non sostituiscono il parere medico. In caso di dubbi o sintomi, consultate un professionista sanitario. L’ipotermia terapeutica è una procedura medica controllata e non correlata all’ipotermia accidentale.
Fonti
Croce Rossa Italiana
Club Alpino Italiano (CAI)
Istituto Superiore di Sanità (ISS)
Glossario informativo
Assideramento: lesione dei tessuti causata dal freddo intenso, sinonimo di congelamento.
Bradicardia: rallentamento del battito cardiaco al di sotto dei 60 battiti al minuto.
Cianosi: colorazione bluastra della pelle dovuta a scarsa ossigenazione del sangue.
Fluidi tissutali: liquidi presenti nei tessuti del corpo.
Ipotensione: pressione arteriosa anormalmente bassa.
Letargia: stato di profonda sonnolenza e inattività.
RCP: Rianimazione Cardio-Polmonare, manovre di primo soccorso per ripristinare la circolazione e la respirazione.
Soccorso alpino: organizzazione specializzata nel soccorso sanitario in ambiente montano.
Tuta termica: indumento isolante che aiuta a mantenere il calore corporeo in condizioni di freddo estremo.
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