L’influenza stagionale è un’infezione respiratoria causata da virus influenzali che si trasmette per via aerea. I sintomi più comuni sono febbre, dolori muscolari, naso chiuso o che cola, mal di gola, tosse, spossatezza. Di norma, la guarigione avviene in modo spontaneo in 5-7 giorni, ma nei soggetti più fragili possono esserci complicanze. La prevenzione passa da semplici misure di igiene quotidiana e dal vaccino, raccomandato per le categorie a rischio.
Ogni anno, con l’arrivo della stagione fredda, l’influenza stagionale torna a colpire milioni di persone in Italia. Si tratta di una delle infezioni respiratorie più comuni: molto spesso rappresenta un fastidio passeggero che ha un decorso benigno, ma in soggetti fragili come bambini, anziani e persone con patologie croniche può portare a complicanze anche severe. Approfondiamo sintomi, modalità di trasmissione e strategie di prevenzione per proteggersi in modo efficace.
Che cos’è e come si trasmette l’influenza stagionale?
L’influenza stagionale è un’infezione respiratoria causata da virus influenzali della famiglia degli Ortomixoviridiae di tipo A e B, che mutano costantemente dando origine a nuove varianti ogni anno.
La trasmissione avviene:
- per via aerea, inalando goccioline di saliva emesse tossendo, starnutendo o parlando
- tramite il contatto con superfici contaminate dalle secrezioni e toccando poi occhi, naso o bocca.
Il periodo di massima diffusione va da novembre a marzo, con un picco tra dicembre e febbraio.
Quali sono i sintomi dell’influenza stagionale?
I sintomi dell’influenza stagionale possono essere più o meno intensi, a seconda dell’età e delle condizioni di salute della persona colpita. Includono:
- febbre
- brividi
- sudorazione
- spossatezza
- dolori muscolari e articolari diffusi
- mal di testa
- mal di gola
- naso chiuso o che cola (rinorrea)
- tosse
- in alcuni casi, nausea, vomito o diarrea (più comuni nei bambini).
Alcuni di questi sintomi richiamano quelli del raffreddore, anch’esso causato da virus respiratori: per questa ragione, le due infezioni possono essere confuse. A fare la differenza però è l’intensità dei sintomi: l’influenza provoca febbre alta, dolori muscolari e un marcato senso di affaticamento, mentre il raffreddore ha manifestazioni più lievi.
Influenza stagionale: quanti giorni dura?
La durata dell’influenza stagionale varia in base alla risposta immunitaria individuale e alla presenza di eventuali patologie concomitanti. Nella maggior parte dei casi, i sintomi compaiono entro 1-3 giorni dall’esposizione e si risolvono in 5-7 giorni, anche se alcune manifestazioni, come tosse e stanchezza, possono persistere per una o due settimane.
Durante le prime 48 ore la febbre, quando compare, tende a essere più elevata, accompagnata da dolori muscolari e brividi. Successivamente, i sintomi respiratori (tosse, mal di gola, congestione nasale) diventano più evidenti, mentre la temperatura inizia a normalizzarsi.
Complicanze
Nelle categorie più a rischio (anziani, bambini piccoli e persone immunodepresse) la guarigione può richiedere più tempo e il rischio di complicanze è più alto:
- bronchite e polmonite
- otite
- peggioramento di patologie preesistenti: insufficienza respiratoria in pazienti che soffrono di asma, bronchite cronica o enfisema; scompenso cardiaco in pazienti cardiopatici
- encefalite
- meningite
- nei bambini con febbre alta, convulsioni.
Per questo è importante monitorare l’andamento della febbre e rivolgersi al medico se non si osservano miglioramenti dopo alcuni giorni o se i sintomi peggiorano.

Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi o usare un disinfettante a base di alcol (almeno 60%).
Cosa prendere per l’influenza stagionale?
Nella maggior parte dei casi, l’influenza stagionale può essere gestita con riposo e idratazione, senza necessità di ricorrere a farmaci. In caso di bisogno, per attenuare i sintomi si possono usare farmaci antipiretici e analgesici da banco come paracetamolo o ibuprofene, utili per controllare febbre e i dolori muscolari.
Dal momento che l’influenza è provocata da un virus, gli antibiotici non sono utili, a meno che non si sviluppino sovrainfezioni batteriche.
Solo in casi selezionati a rischio di complicanze, il medico può valutare la prescrizione di antivirali, efficaci solo se somministrati nelle prime 48 ore dall’esordio dei sintomi.
Influenza stagionale: rimedi naturali
Per contrastare gli effetti dell’influenza stagionale è possibile fare affidamento su alimenti e sostanze naturali:
- bere molti liquidi, in particolare acqua, tisane calde (per esempio a base di zenzero, ricco di proprietà antinfiammatorie, o echinacea, dotata di proprietà immunostimolanti, antivirali e antinfiammatorie) e brodi vegetali, per reintegrare i sali minerali persi con la febbre
- consumare frutta e verdura ricche di vitamina C, zinco e antiossidanti, come agrumi, kiwi e verdure a foglia verde
- fare suffumigi o aerosol con soluzioni saline per decongestionare le vie respiratorie
- adottare “rimedi della nonna” come miele e limone, utili rispettivamente per lenire il mal di gola e supportare il sistema immunitario
- assumere probiotici, per sostenere la salute dell’intestino.
Prevenzione dell’influenza stagionale
Allontanare il rischio di contrarre l’influenza stagionale passa innanzitutto da piccole accortezze quotidiane, che permettono di limitare la diffusione del virus. Ecco alcuni comportamenti che possono essere d’aiuto:
- lavare spesso le mani con acqua e sapone o utilizzare soluzioni disinfettanti a base alcolica, soprattutto dopo aver tossito, starnutito o toccato superfici comuni (maniglie, telefoni, mezzi pubblici)
- coprire bocca e naso con un fazzoletto o nella piega del gomito quando si tossisce o si starnutisce
- mantenere la distanza da chi ha sintomi influenzali
- pulire e disinfettare le superfici toccate
- mantenere uno stile di vita sano che includa un’alimentazione equilibrata, ricca di vitamina C, attività fisica e sonno regolare
- arieggiare regolarmente gli ambienti chiusi.
Vaccino antinfluenzale
Lo strumento più efficace per prevenire l’influenza stagionale e ridurne le complicanze resta il vaccino antinfluenzale, in particolare nelle persone fragili. Ogni anno viene aggiornato secondo le disposizioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per adattarsi ai nuovi ceppi virali circolanti.
In Italia, la campagna vaccinale si svolge generalmente tra ottobre e dicembre, così da garantire la massima protezione durante il periodo di maggiore diffusione del virus. Le raccomandazioni sull’uso dei vaccini sono diffuse di anno in anno dal Ministero della Sanità.
Chi dovrebbe vaccinarsi contro l’influenza?
- persone over 65
- bambini da 6 mesi a 5 anni
- donne in gravidanza
- persone con patologie croniche
- operatori sanitari.
Il vaccino stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi specifici contro i virus influenzali più probabili per la stagione in corso.
Scopri ora come le soluzioni UniSalute Per Te possono aiutarti a prenderti cura della tua salute

Il vaccino antinfluenzale è il metodo più efficace per prevenire l’influenza e le sue complicanze.
Le domande più frequenti dei pazienti
Cos’è l’influenza stagionale e come si differenzia dal raffreddore?
L’influenza stagionale è un’infezione respiratoria causata da virus influenzali, più grave del comune raffreddore. I sintomi influenzali includono febbre alta, dolori muscolari e stanchezza marcata, mentre il raffreddore presenta sintomi più lievi come naso chiuso e mal di gola.
Come si trasmette l’influenza?
L’influenza si trasmette per mezzo delle goccioline respiratorie emesse quando si tossisce o starnutisce o tramite il contatto con superfici contaminate.
Cosa fare se ho i sintomi dell’influenza?
È importante riposare e bere molti liquidi. All’occorrenza, è possibile utilizzare farmaci da banco come paracetamolo o ibuprofene per alleviare i sintomi.
Quali sono i rimedi naturali per alleviare i sintomi dell’influenza?
Tra i rimedi più utili ci sono riposo, idratazione abbondante e un’alimentazione leggera ricca di frutta e verdura. Tisane calde, miele e suffumigi possono alleviare mal di gola e congestione, favorendo un recupero più rapido.
Gli antibiotici sono utili contro l’influenza?
No, gli antibiotici sono efficaci solo contro le infezioni batteriche e non hanno alcun effetto sui virus influenzali. Assumere antibiotici quando non necessari può contribuire allo sviluppo di resistenza agli antibiotici.
Come posso rafforzare il mio sistema immunitario per prevenire l’influenza?
È possibile rafforzare il sistema immunitario seguendo uno stile di vita sano: mangiando in modo equilibrato, facendo attività fisica regolarmente e dormendo a sufficienza.
Il vaccino antinfluenzale è efficace? Chi dovrebbe farlo?
Sì, il vaccino antinfluenzale è il modo più efficace per prevenire l’influenza e le sue complicanze. È raccomandato soprattutto per anziani, bambini, donne in gravidanza, persone con patologie croniche e operatori sanitari.
Glossario informativo
Virus influenzale: agente patogeno responsabile dell’influenza, appartenente alla famiglia degli Orthomyxoviridae.
Vaccino antinfluenzale: preparato biologico che stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi contro i virus influenzali.
Etichetta respiratoria: insieme di comportamenti da adottare per prevenire la diffusione di malattie respiratorie.
Distanziamento sociale: pratica di mantenere una distanza fisica dalle altre persone per ridurre la trasmissione di malattie infettive.
Sistema immunitario: complesso sistema di difesa dell’organismo contro agenti patogeni e sostanze estranee.
Antibiotici: farmaci utilizzati per combattere le infezioni batteriche, inefficaci contro i virus.
Probiotici: microrganismi vivi che, se somministrati in quantità adeguate, apportano un beneficio alla salute.


Nessun commento