Com’è cambiato il concetto di welfare aziendale nel 2022

Quando si entra nel mondo del lavoro nel ruolo di dipendenti, spesso si familiarizza con il concetto di welfare aziendale e, a seconda delle proposte attivate dall’azienda, si ha concretamente modo di apprezzare quanto questo strumento possa migliorare la qualità di vita dei lavoratori

Inoltre, come è successo nel corso degli anni alla stragrande maggioranza delle iniziative aziendali a supporto del benessere dei dipendenti, anche il welfare del 2022 è cambiato, e negli ultimi decenni si è arricchito di nuovi benefit e opportunità. 

In questo articolo cercheremo di capire meglio cos’è il welfare, come funziona e come è cambiato il welfare aziendale nel 2022

Che cos’è il welfare aziendale 

Cecilie_Arcurs/gettyimages.it

Con il termine welfare aziendale si fa riferimento a tutte quelle proposte, attività e iniziative adottate dalle aziende, quindi dai datori di lavoro, per permettere ai dipendenti di avere una vita lavorativa e personale sana, oltre a un ottimo work-life balance. 

Ovviamente le iniziative di welfare non sono le stesse per tutti i lavoratori dipendenti italiani, ma cambiano da azienda ad azienda. Il principio di base resta però il medesimo: offrire alle persone i giusti strumenti, economici (come nel caso di rimborsi, incentivi, voucher e sconti) o extra-economici (come nel caso di corsi di formazione), per vivere al meglio il lavoro e la propria vita. 

Nel successivo paragrafo entreremo nel dettaglio degli effettivi benefit compresi dal welfare aziendale. 

Quali sono le iniziative di welfare aziendali più comuni? 

Quando si pensa al welfare, è normale concentrarsi sui benefit aziendali più noti come i buoni pasto, i rimborsi per il tragitto casa-lavoro. 

In verità, nell’ecosistema del welfare aziendale sono numerose le opportunità messe a disposizione dai datori di lavoro ai dipendenti. Eccone alcune: 

  • rimborsi delle spese scolastiche sostenute per i figli; 
  • viaggi (tramite buoni o cofanetti);
  • corsi di aggiornamento e formazione; 
  • buoni da spendere per acquisti in punti vendita convenzionati; 
  • abbonamento per palestre, piscini o corsi sportivi; 
  • buoni, cofanetti o voucher per centri termali; 
  • rimborsi o sconti per visite mediche; 
  • previdenza complementare; 
  • polizze assicurative. 

Insomma, tutti vantaggi altamente apprezzati dai lavoratori e che permettono al dipendente di compiere acquisti per la famiglia che non gravino sullo stipendio e che, al tempo stesso, migliorino il suo benessere come persona e lavoratore. 

Come funziona il welfare aziendale? 

AzmanJaka/gettyimages.it

La maggior parte delle iniziative di welfare aziendale, come i viaggi, gli sconti o gli abbonamenti, possono essere erogati tramite buoni e voucher, riscattabili dai dipendenti direttamente in azienda ritirando le card e i documenti necessari, oppure tramite le molte piattaforme online che si utilizzano per gestire l’erogazione del welfare. 

In altri casi, i benefit sono rappresentati da rimborsi di spese già effettuate, inseriti direttamente in busta paga e sommati quindi al netto dello stipendio del dipendente. Parliamo, per esempio, di rimborsi in busta paga per: 

  • spese scolastiche e universitarie; 
  • asili nido; 
  • acquisto di testi scolastici; 
  • spese assistenziali per familiari anziani o malati;
  • spese per l’acquisto di abbonamenti per i trasporti. 

Infine, è importante ricordare che anche i cosiddetti “premi di risultato”, che il lavoratore può ricevere al raggiungimento di determinati obiettivi, possono essere convertiti in welfare aziendale ed essere quindi esenti da contributi e tasse.

Il welfare aziendale nel 2022 

La situazione economica e sociale degli ultimi anni ha messo in difficoltà tanto le aziende, quanto i lavoratori. La pandemia da Covid-19, inoltre, ha portato con sé oltre un serio rischio per la salute fisica delle persone, oltre alle gravi conseguenze sulla salute mentale generale, affaticata dal clima di costante incertezza. 

Un sondaggio svolto da Ipsos in più di 30 paesi ha messo in luce uno scenario a dir poco preoccupante: la salute mentale del 45% degli intervistati è peggiorata dopo la pandemia; percentuale che sale al 54% in Italia. 

Un’altra ricerca svolta sempre da Ipsos ha evidenziato come, nel contesto lavorativo, il 30% dei lavoratori afferma di avere grandi difficoltà a concentrarsi sul lavoro, mentre il 15% dichiara di avere problemi a prendere decisioni sul lavoro o a ragionare con chiarezza. 

Inoltre, secondo i dati di uno studio svolto dal Dipartimento di Scienze Biomediche di Humanitas University, la pandemia ha causato nel 50% degli intervistati un incremento nella fatica generata dalla normale routine lavorativa. 

Non solo: l’emergenza sanitaria che ha interessato tutto il mondo, Italia compresa, ha causato danni anche all’economia, all’occupazione e alla stabilità finanziaria delle famiglie

Il welfare aziendale è uno degli strumenti più importanti che le aziende hanno per risollevare la situazione e offrire ai dipendenti un valido sostegno sia da un punto di vista economico, sia a livello personale. 

gradyreese/gettyimages.it

L’importanza welfare aziendale nel 2022 per la cura della salute

Oggi più che mai, all’interno di un contesto socio politico incerto e non sempre confortante, prendersi cura della propria salute, sia fisica sia mentale, è una priorità.

Per un’azienda, introdurre al proprio interno delle chiare opportunità di welfare aziendale nel 2022 è un gesto tanto importante quanto forte, perché dimostra nei fatti quanto il benessere psicofisico dei dipendenti sia centrale nelle politiche aziendali. 

Sono ormai diverse le ricerche che provano la correlazione tra welfare aziendali ben gestiti e un aumento nei livelli di soddisfazione, produttività e serenità dei dipendenti, con conseguenze ottime sia sull’azienda, sia ovviamente sui lavoratori.

Tra i benefit più rilevanti che un’azienda può integrare nel 2022 nel suo piano di welfare per i dipendenti ci sono senza dubbio le coperture assicurative sanitarie, che permettono ai datori di lavoro di: 

  • migliorare l’immagine dell’azienda; 
  • aumentare sensibilmente la fidelizzazione dei lavoratori; 
  • incrementare la soddisfazione interna dei dipendenti; 
  • supportare lo stato di salute dei lavoratori, diminuendo così le assenze per malattia. 

UniSalute da oltre 25 anni è l’assicurazione sanitaria integrativa di riferimento per le aziende italiane: dalle piccole e medie imprese alle grandi multinazionali operanti in tutti i settori.

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Inoltre, se l’azienda dispone già di coperture assicurative, UniSalute può mettere a disposizione speciali piani sanitari integrativi e altre soluzioni non assicurative come i flexible benefit attraverso SiSalute.

Conoscevi già i vantaggi del welfare aziendali? Sapevi che il welfare aziendale può riguardare anche la cura della salute?

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