I consigli per rendere piacevoli le vacanze con il gatto
La territorialità del gatto va in vacanza
La territorialità è la caratteristica principale del felino, il tratto che lo distingue, ad esempio, dal cane. Il micio, come sa chi ama quest’animale, ha poco in comune con Fido a livello caratteriale: se avete fatto una vacanza con il cane, ricordate che il gatto ha altre esigenze, e dunque la pianificazione deve essere diversa. Tenerlo a mente prima di partire faciliterà il vostro compito, perché tutto, dai preparativi per il viaggio all’arredamento del luogo in cui si va a stare, va fatto a misura di questo animale se si viaggia con lui. L’amore viscerale per i suoi luoghi il cucciolo lo acquisisce subito dopo il distacco dalla madre, creandosi una serie di punti di riferimento: sono le cosiddette marcature, fatte attraverso strusciamenti (con relativo deposito di feromoni) e graffi. Passeranno dunque alcuni giorni, quando sarete in ferie, perché si trovi bene nel nuovo territorio, e in questo tempo avrà probabilmente effettuato tutte la marcature del caso: all’inizio si sarà sentito spaesato non trovando i suoi riferimenti, pian piano riuscirà a individuarli. Deve tranquillizzarsi e acquisire fiducia nel nuovo ambiente, dove è importante che non senta la presenza di un suo simile: potrebbe ingelosirsi e agitarsi. Le vacanze col vostro gatto saranno di sicuro più piacevoli se lui si sentirà a casa.
Il luogo ideale in cui passare le vacanze con il gatto
Lo suggeriscono il concetto stesso di territorialità e il suo carattere: un appartamento è per lui il luogo ideale in cui trascorrere la vacanza. Oppure un appartamento, o un bed and breakfast non affollato. Se poi il micio già conosce il posto, meglio ancora: non ci vorranno i giorni di ambientamento. La casa è il luogo in cui di sicuro si tranquillizza più facilmente e meglio troverà i suoi spazi, e dove più indolore è lo spostamento delle sue cose.
Più difficile è che si ambienti in altre strutture: alberghi, ostelli, campeggi. In quest’ultimo caso, però, se lo avete abituato a stare in camper sin da piccolo, la possibilità che si adegui è più alta. Per chi comunque ha scelto una struttura alberghiera, niente paura: quelle pet friendly in Italia e all’estero non mancano. L’albergatore studierà, a seconda del tipo di servizio proposto, un’accoglienza ad hoc per il vostro amico: alcuni hotel o agriturismi hanno un giardino riservato, altri fanno trovare in stanza la ciotola e una massiccia dose di crocchette. Micio si adeguerà, e la vacanza scorrerà piacevole.
Gli spazi aperti
Meglio il mare o la montagna? Nessuno dei due, probabilmente, può soppiantare il divertimento, il relax e la privacy di cui un gatto in vacanza può usufruire in un giardino tutto per sé. Oppure un tetto, da sempre luogo di gioco e caccia per il micio, abituato a fare la tintarella e dormire sotto il sole per ore ma non molto attirato dalla spiaggia, perlomeno quando è affollata. Le passeggiate, inutile dirlo, non fanno per lui, dunque anche la montagna è un luogo ostico. A meno che non ci sia la neve: per alcuni è un gioco molto divertente. Detto questo, se le vostre mete irrinunciabili sono la spiaggia o un rifugio dolomitico, niente paura: trovando la struttura adatta al vostro amico e scegliendo le giuste cose da portare con voi, rendere piacevole il soggiorno lontano da casa non sarà difficile.
Cosa mettere in valigia
L’elenco non è breve, ma è meglio non lasciare nulla fuori e perciò cominciare a farlo qualche giorno prima. Ecco le indicazioni principali, un vademecum di ciò che serve per partire in vacanza con un gatto:
– Il cibo, meglio se il suo preferito
– La lettiera e il tiragraffi, per i suoi bisogni e il suo svago
– Le ciotole da cui il nostro gatto mangia, una per il cibo e una per l’acqua
– I medicinali, sui quali è meglio chiedere consiglio al veterinario
– Il libretto sanitario, il passaporto animale se si va all’estero
– Il trasportino, essenziale per il viaggio: in treno dovrà essere tenuto sulle ginocchia, in aereo dovrà convivere in stiva coi cani, in traghetto dovrà adattarsi al gattile. In auto, invece, è tutto più semplice. Imprevisti a parte, perché potrebbe avere la nausea da mal d’auto.
Le vaccinazioni
I veterinari consigliano di solito di farle a seconda del luogo in cui si va, e anche il Ministero della Salute ha stilato una serie di consigli sul tema: indica come obbligatoria la vaccinazione per l’espatrio, l’antirabbica, e consiglia farmaci e alimentazione diversi in base alla regione verso cui siamo diretti. Indipendentemente dalla meta è comunque importante proteggere il gatto dalla potenziale aggressione di agenti patogeni e batteri per lui nuovi: si può dunque procedere ad una vaccinazione, alla somministrazione di farmaci che impediscono l’attecchimento di un’eventuale infezione e all’osservazione di rigorose norme igieniche. Sarà il veterinario a consigliarvi la strada da percorrere.
Fare le vacanze col gatto esige dunque, a prescindere dalla tipologia di ferie, viaggio e soggiorno prescelti, una visita preliminare dal professionista di riferimento, che analizzerà lo stato di salute del felino e darà dritte utili soprattutto per il viaggio. Tenere il micio sotto controllo medico sin dalle prime settimane di vita è un’abitudine importante per la sua salute, ma a volte i costi delle visite tengono lontani dagli ambulatori. Per questo sono state studiate apposite polizze assicurative per animali domestici che, con una spesa annuale non elevata, consentono di eseguire visite periodiche, avere sempre a disposizione la consulenza (anche telefonica) di un esperto, usufruire di sconti su interventi e prestazioni particolari. In caso di un imprevisto lontano da casa potremo dunque chiedere aiuto chiamando un numero verde di riferimento, che oltre a fornirci un parere medico ci indicherà le strutture convenzionate più vicine a noi. Per stare tranquilli anche in vacanza.
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