Sport e Salute: italiani seduti in panchina a causa del Covid

Bologna, 19 ottobre 2021

Estate da incorniciare per lo sport italiano, con i tanti successi azzurri che hanno fatto emozionare milioni di italiani. Eppure, a ben vedere, nello Stivale non c’è particolare attenzione al movimento e allo sport, anzi: il 30% degli italiani dichiara di non fare alcun tipo di attività fisica, un dato in crescita visto che gli “inattivi” prima della pandemia erano il 25% della popolazione.
Lockdown e Covid hanno influito anche su chi lo sport lo pratica: solo un quinto degli italiani (21%) dichiara di fare sport con continuità: un dato poco lusinghiero e che è stato fortemente impattato dalla pandemia: prima dei lockdown, infatti, più di un italiano su quattro (28%) si dedicava in maniera costante ad una disciplina sportiva.
Lo rileva l’Osservatorio Sanità1 di UniSalute realizzato con Nomisma per indagare le abitudini degli italiani in ambito di salute e prevenzione. Che la pandemia abbia influito negativamente sul tempo dedicato all’attività fisica emerge anche da un altro dato: il 28% attualmente dichiara di dedicare meno tempo allo sport di quanto faceva in epoca pre-Covid. Le limitazioni alla pratica di sport di gruppo poste in questo ultimo anno e mezzo hanno sicuramente inciso sulle abitudini degli italiani, che non a caso se ne lamentano: il 32% degli intervistati afferma di non essere soddisfatto della quantità di tempo dedicata al movimento nell’arco della propria giornata tipo. Insoddisfazione che sale al 72% per quanto riguarda il tempo dedicato alle attività sportive specifiche.

Anche coloro che non hanno rinunciato allo sport ammettono però una riduzione nel tempo dedicato: Il 63% degli sportivi “abituali” si allena ora 2-3 volte alla settimana per sessioni che nella maggioranza dei casi (69%) non superano l’ora, mentre solo il 31% riesce a ritagliarsi momenti di almeno due ore da dedicare agli allenamenti.
Cosa li spinge a non rinunciare allo sport? La consapevolezza dei benefici: il 51% pensa che l’attività motoria sia fondamentale per la propria salute, mentre il 46% vede nella pratica sportiva un momento di relax e divertimento utile a ricaricare le pile. La difficoltà di trovare del tempo per gli allenamenti influenza anche la scelta degli sport da praticare: non è un caso che quasi due sportivi su tre (63%) dichiarino di dedicarsi alla corsa. Il 56% fa attività con pesi e macchinari in palestra o a casa mentre il 49% si concede allenamenti in bicicletta o cyclette. Tutte attività individuali, che possono essere svolte in qualsiasi orario e che non necessitano di coordinamento con altre persone. Tra gli sport di squadra il preferito si conferma essere il calcio, praticato dal 22% degli sportivi italiani, seguito da pallavolo (7%) e basket (5%). La pandemia non ci ha reso solo meno sportivi, ma anche più pigri: il 52% degli italiani non arriva a camminare 30 minuti al giorno e solo il 7% cammina per un’ora o più. Risultati che non stupiscono considerato che il 56% degli italiani dichiara di prendere la macchina per qualsiasi spostamento urbano. Meno sportivi, ma più tecnologici: il 31% degli italiani, infatti, è abituato ad utilizzare app del proprio smartphone per misurare i chilometri percorsi a piedi mentre il 26% affida questo compito agli smartwatch. Nel complesso un quadro poco lusinghiero e preoccupante. La speranza è che con il ritorno ad una quotidianità simile a quella pre-Covid, gli italiani trovino la voglia e le motivazioni per fare maggiore movimento, indispensabile non solo per “staccare la spina” dalla routine giornaliera ma per mantenersi in uno stato di salute migliore.

UniSalute
UniSalute è la prima assicurazione sanitaria in Italia per numero di clienti gestiti. Si prende cura ogni giorno della salute di oltre 10 milioni di persone provenienti dalle più grandi aziende italiane, dai Fondi sanitari di categoria e dalle Casse professionali. È l’unica compagnia in Italia che si dedica da oltre 25 anni esclusivamente alla protezione della salute e offre piani sanitari personalizzati e integrati con un’ampia gamma di servizi per rispondere nel modo più efficace ai diversi bisogni di protezione per le aziende di ogni dimensione e tipo. Inoltre, per prima in Italia, ha sviluppato una gamma di polizze individuali acquistabili online. Garantisce ai propri assistiti l’accesso in tempi rapidi alle migliori strutture sanitarie in Italia e all’estero tra cui ospedali, case di cura, poliambulatori, centri diagnostici e fisioterapici,studi odontoiatrici e di psicoterapia, operatori socio assistenziali anche a domicilio. Nel 2016 UniSalute ha fondato UniSalute Servizi di cui fa parte il marchio SiSalute, per la gestione e la commercializzazione di servizi sanitari non assicurativi per rispondere alle nuove esigenze di welfare aziendale e per offrire nuovi strumenti di protezione della salute accessibili anche dai singoli individui. A conferma degli elevati standard nella gestione del servizio per clienti e partner, UniSalute ha ottenuto la Certificazione UNI EN ISO 9001:2015. Fondata dal Gruppo Unipol nel 1995, è l’operatore di riferimento nel mercato della sanità integrativa italiana.

www.unisalute.it

 

 

1
Indagine CAWI condotta dall’istituto di ricerca Nomisma nel 2021 su di un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età (18-65 anni), sesso ed area geografica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post

    Nessun commento