Penna sbiancante: cos’è e come funziona
La penna sbiancante altro non è che un dispositivo dalla forma di una penna, appunto, che viene utilizzata per migliorare lucidità, brillantezza e colore dei denti. Oltre al corpo base, il sostegno che dà il nome a questo strumento tecnologico di odontoiatria estetica, c’è un pennellino posto all’estremità attraverso il quale fuoriesce un gel che esercita l’effetto sbiancante e desensibilizzate, se attivato attraverso un piccolo pulsante posto all’estremità opposta della penna.
Il modo d’uso è molto semplice: si posiziona la penna con il pennellino sul dente, si preme il pulsante e si passa lo strumento direttamente su tutti i denti, evitando labbra e gengive. Non tutti i prodotti sono uguali, per cui in alcuni casi può essere richiesto un periodo di posa, in altri invece è consigliata l’applicazione più volte al giorno.
Composizione delle penne sbiancanti
Non tutti i prodotti sul mercato sono uguali, le sostanze sbiancanti contenute nel gel all’interno della penna possono essere differenti. Solitamente si trova:
- perossido di carbammide, la stessa sostanza degli apparecchi invisibili in silicone;
- perossido di urea, che viene consigliato per agire contro delle piccole macchie;
- lichene artico, idrossiapatite e cloruro di potassio che hanno anche funzione desensibilizzante, ragion per cui possono essere utilizzare da chi ha denti particolarmente sensibili.
L’effetto è, nella maggior parte dei casi, immediato: in molti notano la differenza anche dopo una sola applicazione anche se per completare il ciclo e raggiungere un risultato ottimale è solitamente necessario aspettare almeno 10 giorni. Il vantaggio della penna sbiancante è, oltre alla facile reperibilità in farmacia, quello di non danneggiare lo smalto: nessuna delle sostanze solitamente presenti nei prodotti più venduti va, infatti, a colpire ed erodere il rivestimento esterno del dente.
In ogni caso, il risultato ottenuto con la penna sbiancante non è paragonabile al bleaching ottenuto attraverso un trattamento effettuato direttamente dal dentista che, valutando il caso singolo, propone una modalità di azione mirata e personalizzata.
Esistono delle controindicazioni all’uso?
Sebbene si tratti di un prodotto testato e complessivamente sicuro, gli esperti consigliano caldamente di evitare il contatto tra penna sbiancante e gengive, labbra e mucose, che potrebbe causare pizzicore o lievi irritazioni.
Non è da escludere la possibilità di essere allergici ai gel delle penne sbiancanti, ragion per cui in caso di reazioni evidenti è fondamentale interrompere subito il trattamento. Così come non sono adatte ai minori di 14 anni: a proposito di questo limite, il consiglio è di leggere con attenzione il foglietto illustrativo ed attenersi strettamente alle indicazioni della casa produttrice.
Infine, la penna sbiancante può sembrare un prodotto perfetto per il “fai da te”, ma non è proprio così. Anche prima di iniziare questo trattamento molto semplice, è fondamentale confrontarsi con il proprio dentista: solo lui, infatti, conosce l’effettivo stato di salute del cavo orale e saprà valutare se la penna è la soluzione più adatta ed, eventualmente, consigliare un prodotto piuttosto che un altro.
Instaurare, dunque, un rapporto di fiducia con il dentista è fondamentale. Visite periodiche e un confronto regolare sono presupposti fondamentali e, anche per chi è spaventato dai costi o conserva intatta la “paura del dentista” (una delle più diffuse in Italia), esiste una soluzione a portata di mano: la polizza assicurativa Dentista di UniSalute. Prevede, infatti, visita di controllo e igiene orale annuali gratuite, la scelta di uno studio dentistico convenzionato tra gli oltre 5.000 della rete di professionisti UniSalute, uno sconto pari, in media, al 41% sulle prestazioni odontoiatriche di cui c’è bisogno. Un supporto importante per chi sogna un sorriso scintillante e sano. Conoscevate la penna sbiancante?
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