Giovane ragazza bionda dai capelli lunghi sorride tenendo una matita in mano mentre si trova in classe

Mestruazioni: tutto ciò che devi sapere per accogliere l’arrivo del menarca

Nel percorso di crescita di ogni donna, arriva un momento in cui il corpo inizia a cambiare. Questa fase, conosciuta come pubertà, segna l’inizio di un nuovo capitolo ed è anche il modo che la Natura ha trovato per farci capire che potremo dare alla luce dei bambini, se lo vorremo. Tra le diverse trasformazioni, infatti, quella più importante è senz’altro l’arrivo del menarca, con cui si fa riferimento alla prima mestruazione: si tratta di un momento significativo nella vita di una ragazza, che però può essere accompagnato da domande, curiosità ma anche qualche imbarazzo e preoccupazione. Allora, perché non esplorare insieme cosa comporta esattamente e cosa aspettarsi da questo importante avvenimento? 

In questo articolo vedremo tutto ciò che bisogna sapere per affrontare quest’esperienza con più consapevolezza e tranquillità.

Ragazza ascolta musica al pc

Dima Berlin/gettyimages.it

Qual è la differenza tra ciclo e mestruazioni?

Partiamo da un’importante specifica: per quanto possa far paura in un primo momento, le mestruazioni sono un avvenimento del tutto naturale nella vita di una donna. Tutte noi, quindi, dovremo farci i conti: la pubertà comprende anche l’inizio del ciclo mestruale, e di conseguenza le mestruazioni. Ma qual è la differenza tra questi due termini?

Facciamo un po’ di chiarezza. Spesso, infatti, l’espressione “ciclo mestruale” viene usata impropriamente per identificare i giorni di sanguinamento, che però sono circa 5 giorni ogni 28 in media. Questi ultimi sono quindi solo “una” delle fasi del ciclo mestruale, che dal punto di vista biologico può essere identificato come un processo fisiologico che coinvolge il sistema riproduttivo femminile ed è regolato da un intricato equilibrio di ormoni. Si riferisce al periodo di tempo che va dal primo giorno di una mestruazione al giorno precedente alla successiva: in genere, la durata media di un ciclo mestruale è di 28 giorni, ma sono considerati normali anche cicli mestruali di 24 o 32 giorni. 

Invece, le mestruazioni consistono in quel periodo specifico in cui avviene una perdita di sangue dalla vagina, causata dallo sfaldamento delle pareti interne dell’utero, e durano in media 5 giorni

Questo processo è distintivo del sistema riproduttivo femminile quando inizia l’età fertile: il primo step è il menarca, termine con cui si intende appunto la prima mestruazione, e si ripete ciclicamente fino alla menopausa, che segna invece la fine della fertilità nelle donne.

Le 4 fasi del ciclo mestruale

Il primo passo per vivere con più consapevolezza il proprio ciclo mestruale è comprendere cosa accade al nostro corpo durante quei 28 giorni. Ad esempio, è bene sapere che il ciclo mestruale è diviso in diverse fasi, ciascuna caratterizzata da cambiamenti ormonali e fisiologici nel corpo di una donna, e che quindi i livelli di energia, concentrazione e buonumore sono soggetti a oscillazioni significative. Passiamo in rassegna  queste fasi per capire cosa accade al nostro corpo.

Fase 1: le mestruazioni

Il primo giorno delle mestruazioni segna l’inizio effettivo del ciclo mestruale. Durante questo periodo, che come abbiamo visto dura in media 5 giorni, avviene lo sfaldamento delle pareti interne dell’utero, noto come endometrio, a causa del calo dei livelli di estrogeni e progesterone prodotti dalle ovaie. Questo sfaldamento provoca il tipico sanguinamento vaginale, che può essere molto diverso per colore, consistenza e intensità da donna a donna. Durante questa fase, a causa del livello di ormoni più basso, può capitare di sentirsi più stanche, sensibili, vulnerabili e meno produttive e concentrate.

Fase 2: fase proliferativa o follicolare

La fase follicolare, anche chiamata fase proliferativa, si estende circa dal 6° al 14° giorno del ciclo mestruale, ma ovviamente è soggetta a variazioni. Durante questa fase, l’endometrio si rigenera e le cellule epiteliali vaginali si ispessiscono per creare un ambiente favorevole alla sopravvivenza degli spermatozoi. Inoltre, sotto l’influenza dell’ormone FSH, i follicoli ovarici iniziano a crescere, fino a selezionarne uno dominante che maturerà per l’ovulazione. Dopo un calo, in questa fase assistiamo a un aumento del livello di estrogeni e dunque, della propria produttività ed energia.

Fase 3: ovulazione

Passiamo alla fase successiva, quella in cui la maturazione dell’ovulo è completata. Durante l’ovulazione, il follicolo maturo rilascia un ovocita nell’ovidotto, pronto per essere fecondato. I livelli ormonali aumentano e contribuiscono a preparare il rivestimento dell’utero per un’eventuale gravidanza. Ed è anche in questo periodo che si assiste, in genere, a un picco di energia e proattività.

Fase 4: fase lutea

Dopo l’ovulazione, il follicolo residuo si trasforma nel cosiddetto “corpo luteo”, che produce progesterone. Se l’ovocita viene fecondato, si impianta nell’utero circa 6-12 giorni dopo l’ovulazione. In caso contrario, invece, il corpo luteo si disgrega, i livelli di progesterone diminuiscono e avviene lo sfaldamento dell’endometrio, dando così inizio a un nuovo ciclo mestruale. Verso la fine di questa fase, quando ormai l’ovulo non è stato fecondato, si verifica nuovamente un calo ormonale, e di conseguenza può capitare che ci siano sbalzi d’umore e fluttuazioni nei livelli di energia.

Giovane studentessa con zaino in spalla sorride

Ridofranz/gettyimages.it

Cosa succede quando arriva la prima mestruazione: i sintomi

Ora che abbiamo fatto una panoramica su come funziona grossomodo il ciclo mestruale e come i livelli di energia cambino durante le varie fasi, cerchiamo di rispondere a una delle domande più comuni tra chi è in attesa dell’arrivo del menarca: cosa accade al corpo quando arriva la prima mestruazione? Ci sono dei segnali per capire se sta arrivando il flusso mestruale? 

In molti casi, l’arrivo del menarca può essere annunciato anche solo dalla comparsa di piccole perdite scure sugli indumenti intimi, senza alcun segnale premonitore evidente. Fatto che potrebbe portare molte ragazza a chiedersi: era un “ciclo” oppure no? La risposta è sì: all’inizio, la prima mestruazione può consistere solo in perdite marroni ed essere piuttosto breve, mentre, man mano che i cicli passano, aumenta di quantità e il colore tende a un rosso vivo.

In altri casi, si accompagna ad altri segnali che possono aiutare a individuare l’arrivo imminente del primo ciclo mestruale. Ad esempio, parlando di pubertà nelle ragazze, abbiamo visto come durante la fase prepuberale, il corpo femminile subisce già importanti trasformazioni come lo sviluppo delle ghiandole mammarie, uno scatto nella crescita staturale, e la comparsa di peli sotto le ascelle e nella zona pubica. Inoltre, segnali come

  • tensione e sensibilità al seno
  • aumento delle perdite bianche vaginali
  • dolori addominali o lombari 
  • dolori al basso ventre 
  • gonfiore

possono far intuire l’arrivo delle mestruazioni, insieme ad altri sintomi come irritabilità, stanchezza più accentuata, variazioni repentini dell’umore, mal di testa e difficoltà di concentrazione. In molte donne, questi sintomi possono presentarsi a ogni ciclo, qualche giorno prima la comparsa effettiva delle mestruazioni, caratterizzando quella che si identifica come “sindrome premestruale”.

Primo menarca: quando può arrivare e quanto dura? 

Ciascuno di noi è diverso e unico, quindi l’età in cui una ragazza ha le sue prime mestruazioni può variare da persona e persona. Non solo, lo sviluppo puberale è fortemente condizionato da fattori genetici, ambientali e sociali e condizioni di salute individuali: la posizione geografica, l’alimentazione, l’attività fisica, il peso corporeo e lo stato di salute generale possono giocare un ruolo significativo nello sviluppo della maturità sessuale. Questo per dire che, in genere, la prima mestruazione si verifica in media attorno ai 12 anni, ma può comparire in una finestra molto ampia che va dai 10 ai 15 anni. E non è raro che il ciclo compaia anche prima dei 10 anni (pubertà precoce) o dopo i 16 anni (pubertà ritardata).

Per quanto riguarda la durata, anche in questo caso è molto variabile e soggettiva, ma di solito varia dai 2 ai 7 giorni. È bene sottolineare, quindi, che una fluttuazione nella durata delle mestruazioni è considerata normale: alcune donne sperimentano flussi più brevi, altre invece più lunghi, e questa variabilità può cambiare anche nel corso degli anni. Ad esempio, una certa irregolarità può essere normale all’inizio: il corpo non è una macchina perfetta e impiega circa due anni o più per trovare il suo equilibrio e stabilizzarsi sui suoi personali tempi fisiologici.

Cosa cambia dopo la prima mestruazione?

Dopo il primo ciclo mestruale, è del tutto normale che ci sia un periodo di adattamento, sia nella frequenza che nella durata delle mestruazioni, così come dell’abbondanza del flusso e dell’intensità. Il corpo può impiegare più di qualche ciclo per stabilizzare il proprio ritmo, e la durata delle mestruazioni può variare di conseguenza. All’inizio, quindi, una certa irregolarità è da mettere in conto, in quanto il nostro organismo non è una macchina perfetta.

Questo vale anche per la crescita. Molte persone sono convinte che la comparsa del menarca segni il punto di arrivo e chiusura della pubertà, e di conseguenza che ci sia anche uno stop brusco nella crescita, quando invece non è così. La prima mestruazione non porta con sé un’interruzione totale e definitiva dello sviluppo. Per altri due-tre anni, il corpo femminile continua a crescere a modificarsi, fino a raggiungere l’altezza massima raggiungibile.

Due ragazze escono da scuola

Eduard Figueres/gettyimages.it

Consigli per vivere bene il proprio ciclo

Lo sappiamo bene, l’arrivo della prima mestruazione può generare diverse ansie e preoccupazioni, mentre in altri casi è considerata più che altro una seccatura inutile, o peggio, qualcosa di “sporco”, di cui non parlare. Cosa possiamo fare per cercare di vivere questo momento con la massima serenità possibile? 

  1. Conoscere se stesse e… niente panico! Come detto più volte, il menarca è un evento naturale, che indica lo sviluppo regolare del corpo femminile e fa parte della crescita di ciascuna di noi, quindi non va vissuto con troppe preoccupazioni o stress. Per questo, può essere importante fare delle ricerche online oppure confrontarsi con amiche, familiari o figure adulte professioniste per farsi raccontare le loro esperienze: parlarne insieme aiuta a esorcizzare dubbi, paure o ansie. Inoltre, l’arrivo del ciclo mestruale è un’ottima occasione per iniziare a conoscere meglio il proprio corpo per imparare a gestirlo e, soprattutto, riuscire a instaurare un rapporto sereno con esso.
  2. Curare l’igiene: contrariamente alle credenze del passato, è essenziale mantenere una buona igiene intima durante la fase delle mestruazioni. Il sangue mestruale può creare un ambiente favorevole ai germi, quindi è importante lavarsi con regolarità con un detergente specifico per l’igiene intima e cambiare spesso il dispositivo intimo scelto.
  3. A proposito di dispositivi igienici mestruali, ogni ragazza deve poter avere la libertà di trovare e scegliere quello più adatto alle proprie esigenze. Oggi, le opzioni sono tantissime ed è importante conoscerle per compiere scelte di acquisto consapevoli e responsabili: assorbenti esterni, anche lavabili e riutilizzabili (e quindi più sostenibili), assorbenti interni, coppette mestruali di diverse forme e dimensioni e slip mestruali. È bene scegliere quello che vi fa sentire più sicure e a vostro agio, ma per farlo il nostro consiglio è di provare le diverse possibilità, tenendo conto anche dell’impatto ambientale che questi prodotti hanno.
  4. Tenere un diario mestruale: un diario delle mestruazioni può aiutarvi a monitorare la regolarità dei cicli, la loro durata e intensità, ma soprattutto anche di sintomi particolari o eventuali anomalie. Oggi, ci sono tantissime app gratuite che permettono di tenere traccia del proprio ciclo e annotare tutti questi aspetti.
  5. Valutare di fare una prima visita ginecologica. Facciamo una specifica: le mestruazioni non sono una malattia, e di conseguenza non è obbligatorio andare dal ginecologo appena arrivano (se non ci sono ritardi o anomalie). Tuttavia, potrebbe essere una buona occasione per iniziare a conoscere questo aspetto importante della salute femminile e vedere nel ginecologo un alleato fondamentale della propria salute.
  6. Prendere le giuste precauzioni: l’arrivo del menarca coincide con la maturità sessuale, di conseguenza è fondamentale essere consapevoli di ciò che comporta un rapporto sessuale senza precauzioni. Per questo, se si inizierà ad avere le prime esperienze, è bene utilizzare sempre il preservativo per prevenire le malattie sessualmente trasmissibili e le gravidanze indesiderate.
  7. Curare l’alimentazione dovrebbe essere un imperativo per ogni persona, di ogni età e in ogni condizione fisica. Durante le mestruazioni, però, i cibi che mangiamo possono sia incidere sulla regolarità del ciclo, che venirci incontro per alleviare i fastidiosi sintomi. 
  8. Praticare attività fisica regolare, anche durante le mestruazioni: in generale, muoversi con regolarità è fondamentale per rimanere in salute in ogni momento della vita. Avere le mestruazioni, quindi, non significa essere malate o indisposte: si può fare qualunque cosa, anche praticare un’attività sportiva. Anzi, il movimento fisico in realtà può essere un valido alleato, in quanto il corpo produce più endorfine che aiutano ad alleviare i fastidi e i dolori tipici della fase mestruale.
  9. Imparare a gestire lo stress: purtroppo, uno stress eccessivo può provocare sbalzi ormonali che, in alcuni casi, incide sul ciclo mestruale, ad esempio causando forti irregolarità, spotting tra una mestruazione e l’altra, flussi ridotti e altro. Ecco perché sane abitudini e una buona gestione dello stress sono fondamentali.
  10. Il nostro ultimo consiglio è quello di parlare e confrontarsi con altre persone: ancora oggi, in molti luoghi e contesti sociali le mestruazioni sono considerate un tabù, qualcosa di cui è meglio non parlare; invece è essenziale aprirsi al dialogo, specialmente se qualcosa ci sembra strano. Ad esempio, ritardi eccessivi, cicli troppo abbondanti e accompagnati da sintomi molto dolorosi non sono da considerare normali e possono sottintendere altre patologie, come disfunzioni ormonali o endometriosi.

Accogliere l’arrivo del menarca è un importante momento di crescita e trasformazione nella vita di una ragazza. Conoscere il proprio corpo e comprendere il ciclo mestruale può aiutare a vivere questo avvenimento in modo positivo e con serenità, senza troppo stress. Ricordatevi sempre di consultare un professionista se avete domande o preoccupazioni riguardo al ciclo mestruale.

 

Fonti:

www.uppa.it

magazine.santagostino.it

msdmanuals.com

ospedalebambinogesu.it


Immagine in evidenza di Ridofranz/gettyimages.it

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