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Osservatorio UniSalute: il benessere dei bolognesi passa attraverso l’attività fisica

Sempre più bolognesi si cimentano in qualche attività fisica: solo il 17% ha dichiarato di non fare nessun tipo di movimento.  La passeggiata la più gettonata: la pratica più di un bolognese su 2.  Ottime le donne bolognesi: il 26% pratica sport più volte la settimana, contro il 20% del resto d’Italia
Bologna, 18 settembre 2017
Almeno 150 minuti a settimana di attività fisica per gli adulti e 60 minuti al giorno per bambini e giovani: queste sono due delle raccomandazioni emanate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità con le nuove Linee guida per l’attività fisica 2016-2020. Tutti sanno che lo sport è importante per rimanere in salute, ma forse non tutti si rendono conto di quanto l’attività fisica sia potente come mezzo per prevenire o addirittura curare molte malattie.
Se guardiamo all’ultimo studio dell’Istat «La pratica sportiva in Italia» uscito lo scorso 23 febbraio, tuttavia, notiamo come la percentuale di chi pratica sport con continuità sia in costante crescita dal 2013. Una persona su quattro, ormai, si dichiara uno sportivo. E a Bologna? Pare che gli abitanti della città emiliana siano particolarmente virtuosi. L’ultimo Osservatorio Sanità di UniSalute, la compagnia del gruppo Unipol specializzata in assistenza sanitaria, rivela infatti che il 23% degli intervistati fa una regolare attività fisica più volte a settimana, il 16% una volta a settimana, il 43% saltuariamente e solo il 17% ha dichiarato di non fare mai nessuna attività fisica. La fascia di età più pigra risulta quella degli over 55, mentre i bolognesi tra i 45 e i 54 anni sono i più attivi. Altro dato rilevante che mette Bologna in gran luce rispetto alla media italiana è la percentuale di donne che praticano sport più volte la settimana: il 26% rispetto al 20% del territorio nazionale.
A differenza del resto d’Italia, tuttavia, non è la salute che spinge i bolognesi a praticare sport (18%). Ciò che li spinge oltre ogni cosa ad allenarsi in modo costante è la convinzione che muovendosi ci si senta meglio con se stessi (47%); per il 17% c’è il desiderio di mantenersi in forma, mentre il 12% lo fa per perdere peso.
UniSalute ha chiesto poi ai bolognesi in quali sport preferiscono cimentarsi: prima fra tutte la passeggiata (51%), che raggiunge il 76% nella fascia di età tra i 45 e i 54 anni. Il 22% preferisce la palestra, mentre il 24% pratica la corsa. In realtà gli italiani che decidono di iniziare a correre sono sempre di più, basti pensare che nel nostro Paese sono quasi 40mila le persone che nel 2016 hanno concluso almeno una maratona. Probabilmente gli italiani hanno preso coscienza del fatto che correre non solo aiuta a tenere sotto controllo il peso e gli zuccheri nel sangue, ma migliora lo stato della circolazione sanguigna e dà una mano anche all’umore. Per questo UniSalute, da sempre attenta alla salute degli italiani, ha deciso di affiancare per il secondo anno consecutivo in qualità di main sponsor la Run Tune Up, la mezza maratona che si disputa da 17 anni per le vie del centro di Bologna.
E’ importante però che gli abitanti di Bologna capiscano l’importanza di non improvvisarsi atleti: dall’indagine di UniSalute risulta infatti che l’80%, invece di affidarsi a qualche esperto per praticare in modo corretto attività fisica, preferisce fare da solo, mentre solo il 5% si affida a un personal trainer o si mette nelle mani di un preparatore atletico.
“Praticare regolarmente un’attività fisica è una delle abitudini migliori in grado di garantire il benessere fisico,” commenta Fiammetta Fabris, Direttore Generale di UniSalute. “La mancanza di movimento è uno dei principali fattori di rischio per la salute, senza contare l’aspetto economico: l’inattività non solo ha un pesante impatto negativo in forma di costi diretti per il sistema sanitario, ma ha anche un elevato costo indiretto in termini di aumento dei congedi per malattia o delle inabilità al lavoro. Crediamo fortemente che la salute passi attraverso un corretto stile di vita, e che questo sia fondamentale per vivere non solo più a lungo ma anche per mantenere un corpo sano. Per questo sponsorizziamo per il secondo anno UniSalute Run Tune Up e abbiamo organizzato una conferenza lo scorso 9 settembre a Bologna dal titolo “Diversamente giovani: come vivere fino a 120 anni”: speriamo di aver dato un’occasione per confrontarsi sul tema attraverso l’esperienza di noti sportivi e il contributo scientifico di medici e accademici.”

UniSalute

UniSalute è la prima assicurazione sanitaria in Italia per numero di clienti gestiti. Si prende cura ogni giorno della salute di 7 milioni di persone provenienti dalle più grandi aziende italiane, dai Fondi sanitari di categoria e dalle Casse professionali.
E’ l’unica compagnia in Italia che si dedica da più di 20 anni esclusivamente alla protezione della salute e offre piani sanitari personalizzati e integrati con un’ampia gamma di servizi per rispondere nel modo più efficace ai diversi bisogni di protezione per le aziende di ogni dimensione e tipo.
Garantisce ai propri assistiti l’accesso in tempi rapidi alle migliori strutture sanitarie in Italia e all’estero tra cui ospedali, case di cura, poliambulatori, centri diagnostici e fisioterapici, studi odontoiatrici e di psicoterapia, operatori socio assistenziali anche a domicilio e veterinari. Monitora costantemente la qualità proprio network di migliaia di strutture: 9 clienti su 10 consigliano la struttura in cui hanno effettuato le cure.
Nel 2016 UniSalute ha fondato SiSalute, divisione di UniSalute Servizi, per la gestione e la commercializzazione di servizi sanitari non assicurativi per rispondere alle nuove esigenze di welfare aziendale e per offrire nuovi strumenti di protezione della salute accessibili anche dai singoli individui.
A conferma degli elevati standard nella gestione del servizio per clienti e partner, UniSalute ha ottenuto la Certificazione UNI EN ISO 9001:2015.
Fondata dal Gruppo Unipol nel 1995, è l’operatore di riferimento nel mercato della sanità integrativa italiana.

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