Il raffreddore è un’infezione virale molto comune delle vie respiratorie superiori, causata soprattutto da rinovirus. Si manifesta con naso che cola, starnuti, mal di gola e talvolta febbricola. Non esiste una cura definitiva, ma i sintomi possono essere alleviati con riposo, idratazione e farmaci sintomatici. La prevenzione passa da buone abitudini di igiene quotidiana e rafforzamento del sistema immunitario.
Specialmente durante la stagione fredda, il raffreddore rappresenta uno dei disturbi più comuni. Sebbene sia generalmente innocuo, può incidere sullo svolgimento delle attività quotidiane, influenzando il lavoro, lo studio e le attività sociali. Ma a cosa è dovuto, come si manifesta e come farlo passare? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Che cos’è il raffreddore?
Il raffreddore è un’infezione virale acuta delle vie respiratorie superiori. Si tratta di una delle malattie più frequenti nell’essere umano: gli adulti sperimentano in media 2-3 episodi all’anno, mentre i bambini possono ammalarsi anche 6-8 volte.
Quali sono le cause?
Il raffreddore è provocato nella maggioranza dei casi (quasi il 50%) da rinovirus, una famiglia che comprende oltre 200 varianti diverse. Altri virus includono:
- coronavirus
- virus influenzali e parainfluenzali
- adenovirus
- virus respiratorio sinciziale (RSV).
Come si prende il raffreddore?
La trasmissione del virus avviene prevalentemente per due vie:
- inalazione di particelle virali tramite starnuti, tosse e goccioline di saliva emesse da una persona infetta
- contatto indiretto: stringendo, per esempio, la mano di un soggetto raffreddato o toccando superfici contaminate come maniglie, tastiere, telefoni e oggetti condivisi, e portando poi le mani a occhi, naso o bocca.

Una delle maggiori modalità di contagio del raffreddore è inalazione di particelle virali tramite starnuti, tosse e goccioline di saliva emesse da persone infette.
Quali sono le fasi del raffreddore? Sintomi
I sintomi del raffreddore si manifestano in modo graduale, in genere 1-3 giorni dopo l’esposizione al virus. La progressione è prevedibile e segue uno schema comune.
Nella fase iniziale (giorni 1-2) possono comparire:
- pizzicore o fastidio alla gola
- starnuti frequenti
- sensazione di malessere generale
- stanchezza.
Durante il picco dell’infezione (giorni 2-4), i sintomi diventano manifesti:
- naso chiuso (congestione nasale) dovuto all’infiammazione e al gonfiore delle mucose
- naso che cola (rinorrea): le secrezioni sono dapprima liquide e trasparenti, per poi diventare più dense e di colore giallo-verdastro (catarro)
- starnuti ripetuti: segno del tentativo, da parte dell’organismo, di espellere le particelle virali
- mal di gola, che può rendere fastidiosa la deglutizione
- sensazione di orecchie tappate, a causa della presenza del muco
- tosse: inizialmente secca, può diventare produttiva nei giorni successivi
- raucedine: alterazione del tono della voce per l’infiammazione delle corde vocali
- mal di testa
- dolori muscolari
- affaticamento: di solito meno marcato rispetto all’influenza
- in alcuni casi, febbre moderata.
Nella fase di risoluzione (giorni 5-10) i sintomi iniziano progressivamente a migliorare. La tosse può persistere anche dopo la risoluzione degli altri disturbi.
Rimedi contro il raffreddore
La terapia in caso di raffreddore è sintomatica, poiché non esiste un farmaco specifico in grado di eliminarne il virus che ne è responsabile. Tra i rimedi per alleviare i disturbi ricordiamo:
- riposo, essenziale per facilitare il recupero dell’organismo
- antipiretici o decongestionanti, per controllare la febbre e la congestione
- abbondante acqua, tisane e bevande calde, per mantenere idratate le mucose e lenire il mal di gola
- lavaggi nasali o suffumigi con soluzioni saline per liberare le vie respiratorie.
Per prevenire il contagio sono valide le consuete regole di igiene quotidiana:
- lavare spesso le mani
- evitare di toccarsi occhi, naso e bocca
- coprire naso e bocca quando si tossisce o starnutisce
- rafforzare le difese immunitarie adottando uno stile di vita sano, che includa un’alimentazione equilibrata, attività fisica regolare e un adeguato riposo.
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Bere bevande calde aiuta a mantenersi idratati e a lenire il mal di gola spesso associato al raffreddore.
Le domande più frequenti dei pazienti
Quanto dura il raffreddore?
L’infezione dura in media dai 5 ai 10 giorni, anche se alcuni sintomi come la tosse possono protrarsi per un periodo maggiore.
Quando è necessario rivolgersi al medico?
Nei casi in cui la sintomatologia persiste oltre 10 giorni, peggiora o si accompagna a febbre alta, dolore intenso al volto o all’orecchio, è opportuno richiedere una valutazione medica.
Gli antibiotici servono contro il raffreddore?
Dal momento che il raffreddore è causato da virus, non è opportuno ricorrere a cure antibiotiche, efficaci solo contro le infezioni batteriche. Il loro utilizzo può essere utile, su prescrizione medica, in caso di sovrainfezioni batteriche.
Come distinguere il raffreddore dall’influenza?
Il raffreddore genera solitamente sintomi più lievi come naso chiuso, starnuti e mal di gola, mentre l’influenza è contraddistinta da febbre, dolori muscolari e stanchezza marcata.
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