La dentizione, ovvero il periodo in cui iniziano a spuntare i dentini, comprende varie fasi e inizia in genere dai 4 ai 12 mesi. La dentatura decidua lascerà poi il posto a quella permanente: la caduta dei denti da latte avviene lungo un arco temporale di diversi anni ma l’età in cui comincia non è uguale per tutti i bambini.
In questo articolo parleremo di come avviene la graduale e progressiva sostituzione della dentatura, quali fattori possono modificarne le tempistiche e approfondiremo tutto ciò che può aiutare i genitori ad affrontare in maniera serena questo momento.
Caduta denti da latte, quando comincia?
I denti si sviluppano molto precocemente, già quando il feto è nell’utero materno: le gemme di quelli da latte, infatti, iniziano a formarsi già intorno all’ottava settimana di gravidanza. Avviene lo stesso per la dentatura permanente, che matura sotto la superficie gengivale fino a raggiungere il pieno sviluppo nel momento dell’emersione. La caduta dei denti da latte comincia intorno ai 6 anni e termina di solito verso i 12 anni, ma si tratta di un periodo indicativo, che può variare da bambino a bambino.
La permuta della dentatura decidua in permanente avviene secondo un ordine: ecco quali sono le tempistiche più frequenti.
Tra i 6 e i 7 anni
I primi denti da latte ad allentarsi per fare spazio agli altri sono i due incisivi centrali inferiori, seguiti dai superiori.
Tra i 7 e gli 8 anni
Cadono poi gli incisivi laterali, prima quelli inferiori e dopo i superiori.
Tra i 6 e gli 8 anni, inoltre, cominciano a crescere quattro molari permanenti, in fondo all’arcata: la dentatura definitiva, infatti, ha 12 denti in più rispetto a quella decidua, e i molari sono i primi a erompere.
Tra gli 8 e i 10 anni
È un periodo di circa due anni in cui non cadono altri denti da latte. Durante questa pausa, i tessuti ossei si rinforzano e le gemme dentali continuano la loro maturazione sotto le gengive.
Tra i 10 e i 12 anni
È il momento in cui vengono sostituiti i canini e i primi e secondi molaretti (inferiori e superiori). Cominciano, inoltre, a spuntare i secondi molari permanenti. A partire dai 17 anni, infine, potrebbero fare la loro comparsa anche i terzi molari, chiamati denti del giudizio, ma in questo caso l’età è ancora più indicativa: in molte persone, infatti, non accade prima dei 20-25 anni.
La “dentizione mista”: cosa avviene durante questa fase
La fase in cui nel cavo orale sono presenti sia denti da latte che i permanenti è chiamata “dentizione mista”, e copre l’arco temporale compreso tra la caduta del primo incisivo deciduo a quella dell’ultimo molaretto. Come abbiamo visto, in genere è compresa tra i 6 e i 12 anni.
È piuttosto comune che in questo momento la dentatura presenti differenze di colorazione: quella da latte, infatti, è più chiara per via di alcuni fattori: i minerali sono meno compatti, il contenuto di sostanze organiche è maggiore e l’esposizione a cibi e bevande è minore. Al confronto, i permanenti potrebbero quindi apparire giallognoli, ma si tratta di una situazione normale: quando nella bocca ci saranno solo i 32 denti definitivi, il colore sarà uniforme.
Caduta dei denti da latte precoce o posticipata: a cosa è dovuta?
La caduta dei denti da latte è meno dolorosa rispetto alla dentizione. Questo passaggio, quindi, è anche meno traumatico sia per il bambino che per i genitori, i quali tuttavia possono avere delle preoccupazioni legittime. In particolare, sono frequenti i dubbi riguardo alle tempistiche.
I denti decidui iniziano ad allentarsi e cadere per far spazio ai permanenti quando la gemma ha raggiunto il suo sviluppo e si è formata gran parte della radice, che spinge verso l’alto. Allo stesso tempo, la radice di quello deciduo si consuma, fin quando la corona non ha più nulla che la ancori alla gengiva. Questo processo avviene, come abbiamo visto, all’età di circa 6 anni ma a volte può ritardare fino ai 7 anni di età oppure avvenire precocemente. Vediamo per quali motivi e quali sono le conseguenze.
Caduta denti da latte precoce
I denti da latte di solito rimangono in posizione fino a quando non vengono espulsi dalla pressione di quelli permanenti. Se la caduta avviene troppo presto, per esempio a causa di un trauma, una patologia oppure per via della carie, il dente definitivo potrebbe spostarsi. La conseguenza è che anche il resto della dentatura potrebbe assumere posizioni diverse.
Caduta denti da latte posticipata
In qualche caso, la caduta dei denti da latte tarda a cominciare. Se a 8 anni il bambino non ne ha ancora perso uno, in genere viene consigliata una panoramica, un esame ai raggi X che mostra l’assetto della dentatura. Potrebbe comunque trattarsi di una condizione normale, che non deriva da nessun problema o patologia. Tuttavia, è bene tenere sotto controllo la situazione, poiché un ritardo nella caduta può causare seri problemi alle gengive oppure disallineamenti e sovrapposizioni nella dentatura permanente, che non può erompere.
Tra le cause che impediscono la caduta troviamo la presenza di un dente in più o in meno: può infatti accadere che il bambino abbia un dente permanente in eccesso oppure che non li abbia tutti. In questi casi, l’intervento del dentista è necessario per assicurare che la persona, da adulta, non subisca le conseguenze di questo problema.
La caduta dei denti da latte è una fase che non deve preoccupare i genitori, poiché di solito avviene senza particolari inconvenienti. È sempre consigliabile, però, verificare che la dentatura, sia quella decidua che quella permanente, sia in ottima salute e che tutto proceda bene. Per questo è opportuno effettuare periodici controlli presso il proprio dentista, che fugherà ogni dubbio e darà i consigli migliori a seconda della situazione. Da questo punto di vista, può essere vantaggioso acquistare una polizza assicurativa dentistica dedicata ai ragazzi, come UniSalute Dentista che prevede controlli gratuiti e tariffe vantaggiose presso le strutture convenzionate con la Compagnia.
Fonti
sioi.it
stanfordchildrens.org
mayoclinic.org
stlouisbraces.com
pediatricdentistry.com
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