giovane donna con febbre sul divano

Chikungunya: che cos’è e come si cura?


La chikungunya è una malattia virale trasmessa dalle zanzare del genere Aedes, i cui sintomi caratteristici includono febbre alta e forti dolori articolari. L’infezione tende a risolversi spontaneamente in una o due settimane, anche se i dolori articolari possono persistere a lungo. Non esiste un trattamento specifico: la cura è sintomatica, basata su riposo, idratazione e uso di antipiretici e analgesici. In attesa che vengano resi disponibili dei vaccini, la prevenzione si fonda soprattutto sulla protezione dalle punture di zanzara.

La chikungunya è una malattia virale trasmessa da zanzare infette che negli ultimi anni ha destato attenzione anche in Italia per la comparsa di alcuni focolai locali. Descritta per la prima volta in Tanzania nel 1952, si è progressivamente diffusa dall’Africa e dall’Asia in numerosi altri continenti. Il virus è stato segnalato in oltre 110 Paesi, compresi quelli con clima temperato, grazie alla presenza stabile delle zanzare che ne favoriscono la trasmissione.

Sebbene non rappresenti una patologia grave nella maggior parte dei casi, può provocare sintomi debilitanti e persistenti. Scopriamo nel dettaglio cosa provoca e come può essere trattata.

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Che cos’è la chikungunya?

La chikungunya (CHIKV) è una patologia causata da un virus appartenente alla famiglia Togaviridae, trasmesso dalle zanzare del genere Aedes.

Il termine” chikungunya” è tratto dalla lingua kimakonde, lingua del gruppo etnico Makonde originario della Tanzania, e significa ‘curvo’, ‘contorto’: un riferimento alla postura che assumono i pazienti a causa dei forti dolori articolari scatenati dall’infezione.

Come si trasmette il virus della chikungunya?

Il contagio avviene tramite la puntura di zanzare femmine infette del genere Aedes, in particolare Aedes aegypti e Aedes albopictus (comunemente nota come zanzara tigre). Questi insetti, attivi soprattutto durante le ore diurne, depongono le uova in acqua stagnante.

Se una persona che presenta il virus chikungunya nel sangue viene punta da una zanzara non infetta, può trasmetterle il virus. Nei giorni successivi il virus si replica all’interno dell’insetto, raggiungendo le sue ghiandole salivari. A quel punto la zanzara è in grado di trasmettere l’infezione a un altro individuo pungendolo. Nel nuovo ospite il virus si replicherà velocemente, creando le condizioni per contagiare altre zanzare e mantenere attivo il ciclo di trasmissione.

Il virus non si trasmette direttamente da persona a persona, fatta eccezione per rari casi di trasmissione dalla madre al neonato durante la gravidanza o il parto.

Le zanzare femmine infette del genere Aedes sono i vettori del contagio del virus della chikungunya.

Cosa provoca la chikungunya? 

La chikungunya si manifesta, dopo un periodo medio di incubazione di 4-8 giorni, con febbre alta e dolori articolari molto intensi, che possono limitare i movimenti e rendere difficoltose le attività quotidiane. A questi sintomi si associano spesso:

  • dolori muscolari
  • mal di testa
  • spossatezza
  • eruzioni cutanee.

In assenza di dolori articolari significativi, i sintomi tendono a essere lievi e l’infezione può passare inosservata.

Quanto dura l’infezione da chikungunya?

La fase acuta della malattia ha in genere una durata di una o due settimane: la febbre si risolve entro pochi giorni, mentre i dolori articolari possono protrarsi per giorni, talvolta per mesi.

La maggior parte delle persone guarisce senza conseguenze. Raramente possono comparire complicazioni a carico di occhi, cuore e sistema nervoso. Le forme più severe si osservano specialmente nei neonati e negli anziani con malattie croniche preesistenti. In questi ultimi, in qualche caso, l’infezione può essere fatale.

Come si cura la chikungunya?

Non esiste un trattamento antivirale specifico contro le infezioni da CHIKV. La terapia è sintomatica e si basa sul controllo della febbre e dei dolori articolari con antipiretici e analgesici, associati a riposo e a una buona idratazione. 

Sono stati approvati due vaccini contro la chikungunya per essere utilizzati in alcune popolazioni a rischio, ma non sono ancora disponibili su larga scala. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sta valutando i dati degli studi per definire possibili raccomandazioni globali.

Evitare le punture di zanzara rappresenta per il momento la forma di protezione più efficace contro l’infezione da CHIKV. Ecco alcuni validi accorgimenti da osservare:

  • eliminare ristagni d’acqua
  • attrezzare le finestre con zanzariere
  • usare repellenti cutanei
  • indossare indumenti coprenti e di colore chiaro. 

 

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donna con occhiali da sole e zaino spruzza repellente per zanzare sul braccio

Per prevenire le punture di zanzara è fondamentale adottare misure preventive, come utilizzare dei prodotti repellenti.

Le domande più frequenti dei pazienti

La chikungunya è pericolosa?
Nella maggior parte dei casi i pazienti guariscono senza conseguenze, sebbene i dolori articolari possano durare molto a lungo. Solo in rari casi si verificano complicazioni: le categorie più colpite sono neonati e anziani con patologie croniche pregresse.

Chi ha avuto la chikungunya può ammalarsi di nuovo?
No, dopo l’infezione si sviluppa un’immunità duratura che protegge da recidive.

La malattia si trasmette da persona a persona?

No, il virus non si trasmette direttamente tra individui. Le uniche eccezioni riguardano la trasmissione dalla madre al neonato durante la gravidanza o parto.

Esiste un vaccino contro la chikungunya?
Al momento non è disponibile un vaccino per la popolazione generale, ma diversi studi sono in corso per svilupparne uno sicuro ed efficace.

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