Donna sorridente che pratica le pulizie di casa, disinfettandola dalla scabbia

Come disinfettare casa dalla scabbia: guida completa all’eliminazione degli acari


Disinfettare casa dalla scabbia richiede interventi mirati sugli oggetti entrati in contatto più di recente con gli acari Sarcoptes scabiei. Gli acari sopravvivono infatti solo 2-3 giorni lontano dal corpo umano e muoiono rapidamente a temperature superiori a 50 °C. Lavaggi ad alte temperature, isolamento temporaneo degli oggetti non lavabili e pulizia accurata degli ambienti sono sufficienti per eliminare il rischio di reinfestazione.

Disinfettare casa dopo aver ricevuto una diagnosi di scabbia è spesso motivo di preoccupazione. Sono tanti gli interrogativi: è necessario disinfettare tutto? Come si evitano le reinfestazioni? Si può continuare a dormire nel proprio letto o va cambiato il materasso? Come vanno trattati vestiti e biancheria?

La buona notizia è che gli acari della scabbia sopravvivono poco tempo lontano dal corpo umano: per una disinfezione efficace sono dunque sufficienti misure di pulizia mirate. Vediamo insieme quali.

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Come igienizzare la casa in caso di scabbia?

Per comprendere come procedere a una disinfezione efficace degli ambienti dalla scabbia è importante conoscere il ciclo vitale dell’acaro responsabile della scabbia, il Sarcoptes scabiei. La femmina di questo parassita scava dei cunicoli negli strati superficiali dell’epidermide umana e vi depone le uova. Queste ultime si schiudono nel giro di 4-5 giorni in larve, che migrano in superficie dove mutano in ninfe e poi in acari adulti. Un ciclo riproduttivo dura in media 10-21 giorni.

Lontano dal corpo umano, gli acari non sopravvivono più di 2-3 giorni. In particolare, muoiono se esposti a temperature superiori a 50°C. Questo significa che la sanificazione della casa deve concentrarsi sugli oggetti e sulle superfici che possono essere state in contatto con la pelle negli ultimi giorni.

Come sanificare superfici e arredi

Considerata la limitata sopravvivenza degli acari lontano dalla pelle umana, non è necessario ricorrere a disinfestazioni professionali o all’impiego di prodotti chimici aggressivi. È sufficiente una normale pulizia accurata:

  • aspirare pavimenti, tappeti, divani, poltrone e materassi, specie nelle aree di contatto prolungato e in caso di infestazione da scabbia crostosa, una forma di scabbia particolarmente contagiosa
  • detergere le superfici dure (mobili, maniglie, sanitari, pavimenti) con acqua e detergenti o tramite vapore caldo
  • coprire materassi, divani e superfici imbottite con dei teli lavabili ad alte temperature. L’assenza di contatto con la pelle è sufficiente per far morire gli acari residui.

Va evitato l’uso di insetticidi o fumiganti: oltre a non essere inefficaci contro gli acari della scabbia, possono irritare le vie respiratorie.

Donna che effettua una pulizia delle superfici contro la scabbia, sorridendo al suo animale domestico

Superfici pulite, scabbia sotto controllo: un metodo pratico per mantenere la casa libera dagli acari.

Come eliminare la scabbia da oggetti, indumenti e biancheria?

Gli indumenti e la biancheria (lenzuola, federe, asciugamani, ecc.) rappresentano i principali veicoli di contagio indiretto. Per evitare reinfestazioni, è dunque cruciale trattarli in modo adeguato.

Secondo le raccomandazioni diffuse dal Ministero della Salute, tutti i capi entrati in contatto con la pelle – compresi quelli utilizzati nei giorni precedenti all’inizio del trattamento farmacologico – devono essere lavati in lavatrice a una temperatura di almeno 60 °C

Gli indumenti o i tessuti non lavabili possono essere chiusi in un sacco di plastica per circa una settimana, poi esposti all’aria e lavati alle normali temperature. In alternativa possono essere sanificati con vapore caldo (a temperatura superiore a 50 °C), che consente una disinfezione efficace senza danneggiare le fibre.

Infine, è importante che i capi vengano asciugati alla luce del sole, con un’asciugatura a caldo o un lavaggio a secco prima di essere riposti.

 

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Donna che si concede una pausa dopo avere disinfettato casa dalla scabbia

La scabbia può essere gestita con una disinfestazione efficace degli spazi domestici e dei tessili.

Le domande più frequenti dei pazienti

Per quanto tempo gli acari della scabbia sopravvivono fuori dal corpo umano?
In condizioni ambientali normali, da 24 a 72 ore. La sopravvivenza si riduce notevolmente in ambienti caldi e asciutti.

Occorre disinfestare tutta la casa con prodotti specifici?
No, è sufficiente una pulizia accurata: aspirare pavimenti, tappeti e superfici imbottite, igienizzare con detergenti o vapore caldo le superfici dure, coprire per alcuni giorni gli elementi di arredo non lavabili. 

A quale temperatura muore l’acaro della scabbia?

Gli acari della scabbia muoiono quando vengono esposti a temperature superiori ai 50 °C. A questa soglia termica, non sopravvivono per più di 10 minuti. 

È necessario buttare via materassi o vestiti?
No, è sufficiente isolare materassi e superfici imbottite con dei teli lavabili per 72 ore e lavare indumenti e biancheria ad almeno 60 °C. 

Glossario informativo

Acari: microscopici artropodi appartenenti alla classe degli aracnidi, alcuni dei quali possono essere parassiti.

Sarcoptes scabiei: specie di acaro responsabile della scabbia nell’uomo.

Ninfa: stadio giovanile di alcuni insetti e aracnidi, simile all’adulto ma sessualmente immaturo.

Reinfestazione: nuova infestazione dopo un trattamento apparentemente riuscito.

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