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Diritti degli animali: in Italia vengono rispettati?

Diritti degli animali

Come sa chiunque abbia preso l’impegno di tenere in casa un animale domestico, avere a cuore la salute del proprio cane o gatto implica organizzazione, attenzione e la scelta di un buon veterinario. Non solo: abbiamo anche l’obbligo di far valere i diritti universali dei nostri amici a 4 zampe. Esiste infatti una dichiarazione condivisa dei doveri di individui, enti e istituzioni pensata per assicurare il rispetto dei diritti degli animali e per offrire loro una qualità di vita ottimale. A che punto è l’Italia? Scopriamolo insieme.

Diritti degli animali: la Dichiarazione Universale

 

Deposta nel 1978 a Parigi presso la sede dell’UNESCO, questa dichiarazione prende le mosse dai crimini contro la natura e le altre forme di vita senzienti di cui l’uomo si è spesso reso colpevole. L’obiettivo dichiarato era sostanzialmente quello di sancire che:

La diretta conseguenza di tali enunciati è che ogni atto crudele perpetrato nei confronti di un animale rappresenta una violazione, perseguibile a norma della legge di ciascuno Stato. In particolare, la dichiarazione universale afferma che:

Cosa implica contravvenire a queste regole?

Un documento universale e sovranazionale come tale dichiarazione, gode senz’altro di un’ufficialità largamente condivisa, ma ha una serie di limiti intrinseci.
Nello specifico, vediamo che
le penalità riservate a coloro che violano i diritti degli animali non sono chiaramente specificate, infatti si afferma unicamente che:

L’esistenza di un documento di tutela simile, rappresenta certamente un passo fondamentale; tuttavia, nell’eventualità che si violino i diritti degli animali, è necessario consultare il legislatore nazionale per verificare il tenore delle tutele e delle responsabilità (civili e penali). Analizziamo, dunque, l’orientamento della legge nel nostro Paese.

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Riconoscimento editoriale: Eugenio Marongiu / Shutterstock.com

Da un punto di vista normativo, l’Italia risulta in linea con l’articolo 14 della Dichiarazione Universale di Parigi, che obbliga gli Stati del mondo a concedere una rappresentanza governativa alle associazioni di protezione e di salvaguardia degli animali. Pensiamo, per esempio, all’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) o alla Lav (Lega anti-vivisezione), entrambe attive a livello istituzionale.

Anche rispetto ai maltrattamenti la normativa italiana è alquanto chiara: attualmente l’articolo 544 ter. del codice penale punisce e persegue i soprusi sugli animali attraverso un iter processuale analogo a quello riservato alle vittime umane. Quanto al benessere degli animali, invece, il codice civile si esprime per lo più in materia di abusi e di vivisezione incontrollata, mentre è necessario fare riferimento agli Accordi presenti in alcune normative regionali per trovare un dettato sul miglioramento delle condizioni degli animali da compagnia.

Tali Accordi, generalmente stipulati tra il Ministro della salute e gli enti regionali, attribuiscono in prima battuta un valore prezioso all’animale da compagnia, in quanto essere senziente con accesso a una serie di diritti inalienabili; contemporaneamente, però, stabiliscono anche una serie di doveri per i detentori, i quali hanno l’obbligo civile di nutrire, pulire, proteggere e assicurare agli animali un’esistenza dignitosa.

Il supporto clinico ai proprietari di animali domestici: quali opzioni?

Sulle pagine di InSalute abbiamo ricordato diverse volte l’importanza di valorizzare il diritto alla salute degli animali domestici che abbiamo scelto come compagni di vita. Il motivo è semplice: sappiamo che il loro benessere è una delle prerogative del nostro, e che vederli felici non solo ci rassicura, ma è anche una continua fonte di gioia.

Da questo punto di vista, è fondamentale conoscere i diritti degli animali e i doveri di noi proprietari, ma soprattutto è utile affidare a un professionista l’iter clinico dei nostri cani e gatti, per assicurar loro benessere e le giuste cure in ogni momento, per quanto riguarda:

Per chi possiede un amico a 4 zampe ma fatica a trovare un veterinario disponibile e vicino a casa, ma anche per coloro i quali desidererebbero tanto prendere un cane (o un gatto) ma temono di dover investire troppe risorse nelle sue cure, UniSalute ha studiato un’opzione assicurativa ad hoc che protegge i nostri fedeli animali domestici dai rischi di infortunio e garantisce loro una copertura sanitaria completa per tutto il periodo dell’attivazione.

Si tratta di UniSalute Pet, la polizza online che si prende cura dei tuoi amici a quattro zampe e ti permette di risparmiare sulle prestazioni veterinarie usufruendo di un servizio professionale e di qualità, con tariffe scontate e consulenze personalizzate.

 

Semplificare la nostra vita e assicurare la salute dei nostri amici pelosi diventa così ancora più semplice!

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