tosse rimedi bambini

Influenza nei bambini: i consigli per evitare i malanni di stagione


Specie durante la stagione fredda, l’influenza è tra i disturbi cui sono più esposti i bambini. I virus che la provocano si trasmettono facilmente negli ambienti chiusi. Riconoscere i sintomi e adottare buone pratiche di prevenzione – come osservare buone pratiche igieniche, aerare gli ambienti ed evitare un riscaldamento eccessivo – è fondamentale per ridurre il rischio di contagio. Il vaccino antinfluenzale resta uno strumento efficace per limitare i casi e le complicanze. In caso di dubbi o febbre alta, è sempre importante rivolgersi al pediatra.

In inverno i bambini sono spesso soggetti a malanni stagionali dovuti alla circolazione di virus. L’influenza è tra i disturbi più diffusi. Ma perché compare così frequentemente nei più piccoli? Come si manifesta e come può essere prevenuta? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Mai più otite senza potersi sentire subito tranquilli

Scopri la polizza My Family

Influenza nei bambini: cause e trasmissione

L’influenza è un’infezione virale acuta dell’apparato respiratorio, che colpisce soprattutto durante le stagioni più fredde. I virus che ne sono responsabili, infatti, si diffondono più rapidamente quando, a causa del clima rigido, le difese immunitarie sono più deboli, e quando si trascorre molto tempo in ambienti chiusi, affollati e riscaldati.

Sono 4 i ceppi virali ad oggi conosciuti – appartenenti alla famiglia Orthomyxoviridae – che causano l’influenza:

  • il tipo A (che circola sia in uomini che in animali) e B (che circola solo nell’uomo), responsabili dei classici sintomi influenzali
  • il tipo C, asintomatico e di scarsa rilevanza
  • il tipo D, che interessa gli animali e non è ancora chiaro se possa infettare l’uomo.

Come mai l’influenza torna ogni anno e colpisce così tante persone? La particolarità di questi virus sta nel mutare da una stagione all’altra. Un grosso problema per il nostro sistema immunitario: a ogni stagione influenzale, le difese che l’organismo aveva messo a punto per i virus influenzali dell’anno prima non sono più efficaci. La vulnerabilità dei bambini è ancor più marcata, considerato che il loro sistema immunitario è ancora immaturo.

La trasmissione degli agenti patogeni che ne sono responsabili avviene per via aerea o per mezzo di oggetti contaminati, in due modi:

  • diretto, ovvero mediante tosse, starnuti, o parlando a distanza ravvicinata, come spesso avviene quando i bambini giocano
  • indiretto, cioè dovuto alla dispersione di goccioline di saliva e secrezioni su posate o giocattoli condivisi. Pertanto, più l’ambiente in cui i bambini si trovano è piccolo e chiuso, più è alta la possibilità che un virus influenzale venga trasmesso per via aerea.

Ecco perché aule scolastiche, mezzi pubblici, ma anche centri commerciali e altri luoghi di aggregazione sono, purtroppo, spazi ideali per la propagazione di questi patogeni.

Va detto infine che i virus influenzali sono in genere molto resistenti, e possono sopravvivere per lungo tempo su superfici esterne del corpo, per poi penetrare nell’organismo attraverso le mucose.

Periodo di incubazione e contagio

Negli adulti il virus dell’influenza si trasmette da tre fino a sette giorni dopo l’inizio della sintomatologia, mentre i bambini e persone immunodepresse risultano essere contagiose nel momento stesso in cui si manifestano i sintomi della malattia, e lo saranno per un periodo di tempo maggiore rispetto ad un adulto.

Ecco perché è molto importante tenere i bambini a casa non appena compaiono i primi disturbi influenzali, così da evitare di contagiare soggetti sani.

influenza bambini asilo

Rawpixel.com/shutterstock.com

Quali sono i sintomi dell’influenza nei bambini?

L’influenza nei bambini insorge con i medesimi sintomi che riguardano anche gli adulti:

La malattia fa il suo corso nell’arco di 7-10 giorni e si risolve in modo spontaneo senza conseguenze. Nei bambini più fragili, tuttavia, possono insorgere complicanze quali:

Quando preoccuparsi?

Sebbene nella maggior parte dei casi l’influenza nei bambini segua un decorso benigno, è cruciale monitorare l’evoluzione dei sintomi. Se la febbre persiste per più giorni, il bambino appare molto debole, respira con difficoltà o manifesta segni di disidratazione, è importante contattare il pediatra. Un consulto medico è raccomandato anche in presenza di peggioramento dei sintomi o di manifestazioni che possono indicare complicanze, come dolore all’orecchio, tosse insistente o sonnolenza anomala.

influenza bambini sintomi

leksandra Suzi/shutterstock.com

Come ridurre la frequenza delle malattie influenzali nei bambini?

Ecco un piccolo vademecum per cercare di prevenire i malanni invernali come l’influenza o il raffreddore nei bambini, sulla base delle indicazioni del Ministero della Salute e della Società Italiana Pediatria:

  • insegnare a lavare con cura le mani dopo aver starnutito o tossito, prima e dopo aver utilizzato il bagno, e dopo avere frequentato luoghi e mezzi di trasporto pubblici. Si tratta dell’intervento di prevenzione più importante, riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come uno dei metodi più efficaci per il controllo della diffusione delle infezioni
  • aerare frequentemente i locali in cui i bambini passano molto tempo, come aule o stanze da letto
  • gettare i fazzoletti usati nella spazzatura
  • insegnare a non toccarsi occhi, naso e bocca, senza prima lavare le mani
  • tenere i bambini in casa, quando sono malati
  • evitare lo scambio di ciucci e posate con altri bambini
  • mantenere i riscaldamenti attorno ai 19 gradi, evitando gli eccessi
  • permettere ai bambini di giocare all’aria aperta: a favorire l’influenza non è il freddo, bensì gli ambienti chiusi e scarsamente areati.

Vale la pena soffermarsi sugli ultimi due punti per chiarire l’effetto che il riscaldamento e la temperatura degli ambienti hanno sulla diffusione dei virus. Si tende a considerare l’influenza una “malattia da raffreddamento” e dunque a pensare che restare al caldo e al coperto protegga dal contagio, ma non è del tutto così: l’aria troppo secca causata dal riscaldamento può irritare e disidratare le mucose respiratorie, rendendole più vulnerabili ai patogeni. Questi ultimi hanno invece vita molto più dura all’aperto. Negli spazi esterni sono infatti meno concentrati, si disperdono con facilità grazie al vento ed al sole, che contribuisce con i suoi raggi UV a tener a bada la loro crescita.

Areare le stanze in cui i bambini trascorrono molto tempo è pertanto un accorgimento basilare per ridurre la trasmissione dei virus influenzali. Allo stesso modo, lasciare che i bambini trascorrano un po’ di tempo all’aria aperta, anche in inverno, non facilita l’insorgere dell’influenza e, anzi, potrebbe essere un buon consiglio: via libera quindi ai giochi all’aperto anche se fa freddo, nel cortile della scuola o al parco.

Vaccino antinfluenzale per bambini

Infine, un ruolo importante nella prevenzione è svolto dal vaccino antinfluenzale, che l’Istituto superiore della sanità raccomanda per i bambini non a rischio dai 6 mesi ai 6 anni. La vaccinazione aiuta a limitare il rischio di contagio e la gravità dei sintomi, proteggendo non solo chi la riceve ma anche le persone intorno.

trattamento dell'influenza del bambino

New Africa/shutterstock.com

Come affrontare l’influenza nei bambini

Sono poche e semplici le regole che permettono di combattere l’influenza nei bambini in maniera adeguata.

  • far riposare a sufficienza il bambino 
  • assicurarsi che il bambino sia sempre correttamente idratato
  • far assumere frutta e verdura in quantità adeguate
  • in caso di febbre superiore ai 38 gradi centigradi, utilizzare degli antipiretici
  • non usare in modo combinato o alternato paracetamolo e ibuprofene
  • preferire la somministrazione per bocca, optando per le supposte solo in caso di vomito
  • somministrare antibiotici solo su precisa indicazione del medico: se non necessari, infatti, non aiutano a far passare prima la febbre
  • somministrare le vitamine, se prescritte dal pediatra
  • effettuare lavaggi nasali
  • vestire i bambini in modo adeguato, evitando di coprirli in modo eccessivo.

Ad ogni modo, per ricevere le indicazioni di intervento più opportune, è fondamentale avere come punto di riferimento il pediatra di fiducia, ancor di più in caso di bambini a rischio di complicanze, per i quali può essere prescritta una terapia antivirale sistemica.

Altrettanto importante è poter contare su un’assistenza specializzata in caso di necessità. Come nel caso della soluzione My Family di UniSalute, che offre un servizio di consulenza pediatrica sempre disponibile, in qualsiasi luogo e momento, per chiarire ogni dubbio sulla salute dei propri figli.

 

Scopri ora come la soluzione My Family può aiutarti a prenderti cura di chi ami

prevenzione bambini inverno

Maria Evseyeva/shutterstock.com

Le domande più frequenti dei pazienti

Quanto dura l’influenza nei bambini?
Di solito l’influenza dura dai 5 ai 7 giorni, anche se alcuni sintomi come la stanchezza o la tosse possono persistere un po’ più a lungo. Se i sintomi durano oltre una settimana o peggiorano, è opportuno consultare il pediatra.

Il freddo causa l’influenza?
Non è il freddo in sé a causare l’influenza, ma il fatto che d’inverno si trascorre più tempo in ambienti chiusi e poco aerati, dove i virus si trasmettono più facilmente. Tuttavia, gli sbalzi di temperatura possono indebolire le difese immunitarie e rendere i bambini più suscettibili alle infezioni.

Come si può prevenire l’influenza nei bambini durante l’inverno?
La prevenzione passa da piccoli gesti quotidiani: lavare spesso le mani, arieggiare gli ambienti chiusi, coprire bocca e naso quando si tossisce o starnutisce, seguire una dieta equilibrata e un sonno regolare per rafforzare le difese immunitarie.

È utile vaccinare i bambini contro l’influenza?
Sì, il vaccino antinfluenzale è raccomandato ogni anno per i bambini con patologie croniche o condizioni di fragilità, ma può essere consigliato anche per i più piccoli in età prescolare, che frequentano comunità come asili e scuole. La vaccinazione riduce il rischio di contagio e attenua la gravità dei sintomi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post

    2 commenti

  1. Sono d’accordo, soprattutto sul punto del far giocare i bimbi all’aperto… Molti genitori hanno paura del freddo e li fanno giocare in ambienti troppo chiusi, quando in realtà è proprio li che si prendono i virus

  2. Sono assicurata UNISALUTE. I miei genitori hanno quasi 80 anni. Esiste un piano tariffario che possa includere anche le loro spese sanitarie comprese visite, esami, ricoveri e interventi chirurgici?