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Il decalogo della prevenzione di Marco Bianchi: limitare il consumo di carne

Amici, insieme ad UniSalute torno a parlarvi di prevenzione, attraverso una serie di consigli rivolti in particolare alle donne, ma utili per il benessere di tutti. Negli scorsi appuntamenti abbiamo parlato dell’importanza di tenere sotto controllo il peso e di evitare una vita sedentaria, della necessità di introdurre nella nostra dieta sempre più frutta e verdura e di come vadano limitati i cibi grassi ed evitate le bevande zuccherate. Oggi invece voglio parlarvi di un’altra importante regola in ambito di prevenzione, riguardante il consumo di carne.

All’interno di una dieta bilanciata è importante limitare il consumo di carne, in particolar modo rossa (carni ovine, equine, suine e bovine, compreso il vitello). Il consiglio è di non superare i 500 grammi a settimana, secondo quanto suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Attenzione anche al metodo di cottura, piuttosto che la brace, ad esempio, meglio preferire la cottura in forno o cotture a bassa temperatura.

Particolare attenzione va rivolta alle carni processate e lavorate (come i salumi e gli insaccati), che andrebbero eliminati dalla lista della spesa o comunque consumati occasionalmente (in una quantità non superiore ai 50 grammi a settimana, sempre secondo le raccomandazioni dell’OMS e comunque da includere nei 500 gr complessivi). I fattori di rischio legati a queste ultime sono attribuibili anche al loro contenuto di grassi saturi, oltre che ai metodi di conservazione (salatura, affumicatura, conservanti, coloranti).

Le persone che seguono una dieta ricca di carni rosse e lavorate, inoltre, hanno un maggior rischio di sviluppare anche altre patologie, legate soprattutto alla sfera cardio-vascolare, all’obesità e al diabete.

In definitiva il consiglio è sempre quello di attenersi ai principi della dieta mediterranea, dove un limitato consumo di carne viene compensato, per quanto riguarda la sfera proteica, dall’assunzione di proteine vegetali reperibili nel mondo vegetale, in particolare nei legumi.

 

Fonti:

fondazioneveronesi.it

 

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